Accutane (isotretinoina), la soluzione miracolosa per l'acne?

Accutane (isotretinoina), la soluzione miracolosa per l'acne?
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 14 ago 2014 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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La pelle rappresenta il nostro “confine" con il mondo, ed è in profondo collegamento con le nostre emozioni. Questo dovrebbe aiutarci a comprendere il forte impatto psicologico che può avere, su un giovane paziente, una forma grave di acne. La ricerca del rimedio definitivo può diventare molto frustrante, le ricadute e recidive, in questa patologia, sono frequenti, tanto da dare la sensazione che la situazione sia sfuggita al controllo e senza speranza di rimedio.

Se, per molti pazienti, il problema dell'acne resta episodico, o limitato a brevi periodi durante l’adolescenza, per alcuni l'acne si protrae per anni, arrivando a minare gravemente l'autostima e l'immagine di sé stessi.

Accutane: isotretinoina per curare l'acne

L'isotretinoina, è ad oggi uno dei rimedi più forti ed efficaci nei casi più gravi e resistenti di acne, quando oltre ai tipici foruncoli rossi si presentano anche cisti e noduli non solo sul viso, ma anche sulla schiena o sulle spalle che rischiano di lasciare cicatrici molto visibili.

Accutane (conosciuto anche come Roaccutan) è il nome commerciale con il quale, da molti anni, è conosciuto il farmaco a base di isotretinoina, un farmaco che tuttavia, non ha mancato di suscitare polemiche e controversie, per le complicazioni e gli effetti collaterali, talvolta anche seri, che può indurre. Non si tratta di un prodotto di nuova invenzione, infatti le prime prescrizioni di isotretinoina per il trattamento dell’acne venivano fatte già nel 1979.

Chimicamente, l'isotretinoina è un derivato della vitamina A, appartenente quindi alla famiglia dei retinoidi, per essere ancora più precisi è un retinoide sintetico. Il suo meccanismo d'azione consiste nella riduzione della secrezione sebacea da parte delle ghiandole e nella riduzione della carica batterica del follicolo, responsabile dell'infiammazione. In più favorisce un assottigliamento dello strato esterno dell'epidermide costituito da cellule morte che causano l'occlusione dei pori, con la conseguente formazione dei cosiddetti punti neri e punti bianchi (comedoni).

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Posologia e risultati

Il trattamento con Accutane-isotretinoina è una terapia orale, quindi consiste in delle pastiglie che vengono assunte in genere dopo i pasti. Questo trattamente deve essere effettuato solo ed esclusivamente su prescrizione medica, non può essere assunto come una sorta di autoterapia perché è un farmaco forte che può avere effetti collaterali anche importanti e per questo la sua assunzione deve essere monitorata con attenzione da parte di un medico specialista.

L’isotretinoina agisce direttamente sulle ghiandole sebacee, che le inibisce e allo stesso tempo le riduce fino al 90%. Inoltre, blocca la produzione di sebo e inibisce la sintesi dei lipidi. La terapia, si protrae, solitamente, per almeno 5 o 6 mesi, dando però risultati apprezzabili fin dalle prime settimane di utilizzo.

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Effetti collaterali e possibili rischi

Il farmaco anti acne a base di isotretinoina causa quasi sempre una condizione di estrema secchezza della cute, e tra gli effetti collaterali che può spesso provocare si possono notare soprattutto un sensazione di prurito e un aumento della fotosensibilizzazione. Per alleviare il disagio, è consigliato da un lato bere molta acqua e dall’altro lenire, idratare e proteggere la pelle con prodotti specifici, che non interferiscano né con la formazione dell’acne né con i principi attivi dell’Accutane (il medico stesso saprà consigliare i prodotti migliori per ciascun caso e paziente).

Oltre a questi effetti collaterali già citati e considerati tra le reazioni normali, bisogna evidenziare che ci sono anche alcuni aspetti negativi legati all'assunzione di Accutane o isotretinoina, che meritano una maggiore attenzione e monitorizzazione rispetto ai precedenti. Ad esempio, le pazienti donne devono adottare, per tutta la durata del trattamento, misure atte ad evitare il rischio di incorrere in una gravidanza, in quanto il farmaco ha effetti teratogeni noti sul feto. Questo è un punto da tenere in estrema considerazione e da non sottovalutare se si pensa di intraprendere questa terapia: effetti teratogeni significa che il feto segue uno sviluppo anomalo, che conduce a malformazioni fisiche gravi. Le sostanze contenute nel farmaco risultano presenti nel sangue già dopo 30 minuti dopo l’assunzione della prima pastiglia, e rimangono in circolazione nel sangue anche dopo il termine della terapia fino a un periodo che può andare dalle 2 alle 4 settimane: quindi tutte le donne che si accingono a intraprendere questa terapia devono assolutamente discutere con il proprio medico sulle misure da adottare per evitare il rischio di rimanere incinta durante l’assunzione di Accutane. E questo non è un argomento da prendere alla leggera!

A tutti i pazienti, sia donne che uomini, inoltre, è raccomandato sottoporsi a controlli ematici mensili (analisi del sangue), che consentano al medico di monitorare la corretta funzionalità del fegato e dei reni, in modo da verificare l'assenza di danni che imporrebbero la sospensione della cura. E questo non è un argomento da sottovalutare, quindi fidatevi dei consigli del vostro medico!

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Quando può essere consigliata l’isotretinoina?

In breve, considerato l'impegno che l'assunzione orale di Accutane-isotretinoina richiede al paziente (ed i potenziali pericoli che comporta!) il suo uso è limitato ai casi in cui i trattamenti più comuni - come spironolattone, retinoidi, antibiotici - non hanno prodotto risultati e miglioramenti, e preferibilmente solo ai casi in cui la patologia abbia gravi ripercussioni sulla qualità della vita del paziente, creando forti disagi a livello psicologico e sociale.

Accutane e l’isotretinoina hanno dimostrato la loro efficacia su molti casi di acne cistica nodulare e conglobata, risolti in maniera definitiva, in quanto le ghiandole sebacee, al termine del trattamento, tendono a mantenere le dimensioni ridotte indotte dal farmaco, e molto raramente rientrano nella condizione di iperattività precedente al trattamento. I suoi effetti positivi, però, non devono farci dimenticare quelli negativi.

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