Alopecia: perché si produce e come curarla

Alopecia: perché si produce e come curarla
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 19 mar 2018 · Aggiornamento: 14 feb 2022
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Per molti, una chioma folta e setosa è un simbolo di giovinezza, ma può accadere che con il trascorrere del tempo i capelli comincino a cadere. L'alopecia è molto comune negli uomini, ma può colpire anche le donne. Di solito queste ultime cercano di nasconderlo mentre molti uomini decidono di accettare la caduta dei capelli con naturalezza.

La perdita di capelli e il cambio dell'aspetto che si produce su chi è affetto da alopecia, molte volte, comporta anche altri problemi emozionali. Il primo tra tutti è la perdita di autostima, soprattutto i giovani che avvertono i primi sintomi della calvizia e le donne. A questa perdita di autostima si unisce lo stress e l'ansia che generano il problema e che incrementano ancora di più la caduta dei capelli. Per questo motivo, gli specialisti raccomandano, prima di tutto, di accettare il problema, poiché questa accettazione eviterà ansie e quindi, ci saranno meno stress e nervosismo. E, naturalmente, mettersi nelle mani di professionisti il prima possibile per cercare di rimediare alla perdita dei capelli.

Cos'è l'alopecia?

Si tratta di una malattia che colpisce i follicoli piliferi e produce la caduta dei capelli. In alcuni casi, questa caduta si manifesta producendo diverse aree calve (alopecia areata), mentre a volte si può arrivare anche a perdere tutti i capelli. Inoltre l’alopecia non colpisce soltanto il cuoio capelluto, ma anche i peli del viso e del corpo.

L’alopecia può colpire sia gli uomini che le donne e si può manifestare a qualsiasi età. Tuttavia, bisogna segnalare anche che non tutte le cadute di capelli implicano un problema di alopecia

Ogni giorno perdiamo fino a un centinaio di capelli, ed è una cosa totalmente normale. Il problema sorge quando questa caduta diventa più abbondante e si comincia a notare che i capelli persi non ricrescono più.

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Cosa può provocare la caduta di capelli?

La principale causa di alopecia androgenetica è l'ipersensibilità al diidrotestosterone (DHT) dei recettori dei follicoli piliferi, ormone che nasce dal testosterone che si sintetizza in diverse zone del corpo (tra cui i follicoli piliferi) e che atrofizza i follicoli, poiché ricevono meno ossigeno e sangue. In alcuni casi provoca soltanto l'indebolimento del capello, ma nella maggior parte dei pazienti, questa atrofia impedisce al capello caduto di ricrescere.

Inoltre, ci sono molti fattori che possono incidere sulla perdita dei capelli, i più comuni sono i fattori genetici o ereditari, ma non bisogna scartare neanche cause come un'alimentazione inadeguata, lo stress, le malattie endocrine, alcuni processi infettivi, le interazioni farmacologiche e anche la mancanza di ferro e l'anemia.

Nel caso delle donne, l'alopecia può essere dovuta anche ai cambi ormonali dopo la menopausa, dopo un parto o dopo un aborto. Inoltre, anche l'abitudine giornaliera di portare acconciature molto tirate può produrre un indebolimento delle radici e favorire la caduta dei capelli.

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Come curare l'alopecia

Di fronte ai primi sintomi di alopecia, bisogna mettersi nelle mani di professionisti per determinare la causa della caduta dei capelli e stabilire un trattamento specifico, dato che non tutti i problemi di alopecia possono essere curati allo stesso modo.

Nel caso, per esempio, della perdita di capelli originata da cambi ormonali, il medico consiglierà un certo tipo di cura, se l'origine è da cercare invece nello stress o in un disturbo autoimmune si dovrà utilizzare un altro approccio. 

Noi stessi possiamo notare come in momenti precisi di stress, a causa del lavoro o di problemi familiari o personali, i capelli cadano di più. Ma se l'unica causa è questa, bisogna affrontare il problema emozionale che provoca l'alopecia per fermarla. Se la causa è l'alimentazione, il medico raccomanderà di seguire una dieta sana che includa alimenti ricchi di nutrienti per i nostri capelli, affinché crescano forti e sani. E se la causa è un cambio ormonale, la cosa più probabile è che la perdita di capelli finisca quando terminerà anche il cambio di ormoni.

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La nutrizione e la caduta dei capelli

Una dieta sana e adeguata influisce in maniera positiva su tutto il nostro organismo, incluso sulla salute dei capelli. Ci sono numerosi studi che dicono che un'alimentazione povera di proteine e minerali può colpire la struttura del capello, indebolirlo e provocare la sua caduta. Infatti, una dieta carente di vitamina A, B e C, biotina o vitamina H (anche conosciuta come vitamina B7), zinco, ferro e proteine può incidere sui follicoli piliferi, che diventano più fragili, mettendo a rischio la rigenerazione capillare.

Anche la denutrizione, l'anoressia nervosa e la bulimia possono causare la caduta dei capelli. Oppure, può succedere che questo problema si aggravi nei pazienti che hanno realizzato un intervento di chirurgia bariatrica, come per esempio il bypass gastrico.

La cosa positiva di questo tipo di alopecia è che si può prevenire attraverso un'alimentazione adeguata. Non è consigliabile, quindi, fare diete drastiche ma bisogna mangiare un po' di tutto e seguire uno stile di vita salutare.

I trattamenti per l’alopecia

L'alopecia androgenetica è, probabilmente, la più complicata da curare. È relazionata con l'enzima 5-alfa reduttasi, che è la causa per cui il testosterone si trasforma in diidrotestosterone. Molti trattamenti farmacologici per curare l'alopecia androgenetica, cercano di inibire proprio questo enzima. In questi casi, solitamente, vengono prescritti dal medico farmaci come minoxidil, melatonina o finasteride. Questo tipo di cure, però, possono frenare la caduta, ma non producono la ricrescita di quelli persi.

Ci sono anche dei trattamenti medico estetici che possono aiutare a recuperare i capelli. Lo studio del paziente aiuterà il medico a determinare quale trattamento sia il più adeguato per la sua alopecia, in base a ciò che l'ha causata, ai suoi antecedenti e alla sua storia clinica. Un esempio può essere la mesoterapia, che comporta l'iniezione di una serie di medicinali ( tra cui un inibitore dell'enzima 5-alfa reduttasi), fattori di crescita sintetica e nutrienti, impiegati per riattivare la circolazione sanguigna dei follicoli piliferi e per recuperare la crescita capillare.

Se i trattamenti falliscono, il medico può consigliare di ricorrere a un trapianto capillare per recuperare la crescita dei capelli in una determinata zona. Le tecniche usate di solito sono due: il metodo FUE e la tecnica FUSS. La differenza tra le due è il tipo di estrazione che può essere realizzato direttamente sui follicoli piliferi o da tessuti estratti dal paziente. 

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