Calvizie precoce, l'importanza del test diagnostico per curare l'alopecia

Calvizie precoce, l'importanza del test diagnostico per curare l'alopecia
Centro medico specializzato in trattamenti per la perdita dei capelli, come l'autotrapianto con tecnica atFUE, e in Medicina Rigenerativa. Gli è stato assegnato il premio Le Fonti Innovation Awards®.
Creazione: 7 ott 2013 · Aggiornamento: 19 ago 2019

Perdere capelli in giovane età è un dramma condiviso da molti uomini e sempre più spesso anche dalle donne. Le cause possono essere molteplici: dall’alimentazione alle condizioni ambientali, dalla genetica allo stress. Le reazioni di fronte i primi sintomi di calvizie precoce sono diverse e non sempre sono le più adeguate. Il Dott. Mauro Conti della Hair Clinic, istituto specializzato nelle terapie contro la calvizie, ci spiega quali sono gli errori più frequenti e quale invece sono le mosse vincenti per combattere la perdita dei capelli.

Che cosa fare quando ci si rende conto per la prima volta che i capelli si stanno diradando?

Errore N1. Ignorare la situazione

Il più delle volte i problemi di calvizie possono essere risolti con le cure adeguate, con l’integrazione di sostanze mancanti nel nostro organismo e con le moderne tecniche di medicina rigenerativa. Va da sé che più peggiora la situazione, più difficile diventa recuperare tanti capelli con tecniche poco invasive. Per cui è meglio scoprire subito quali sono le cause dell’alopecia per ricorrere a cure efficaci.

Errore N2. Ricorrere subito al trapianto di capelli

Di fronte alle prime stempiature e ai primi capelli sul cuscino, il terrore attanaglia i giovani, che pensano che la soluzione migliore sia ricorrere immediatamente all’autotrapianto. Ma il trapianto di capelli non è consigliato in giovane età. Se la caduta dei capelli continua, sarebbe una soluzione estetica transitoria e non definitiva e quindi con danni superiori ai benefici. Il rischio è di far diventare il cuoio capelluto ancora più fibroso e di dover ricorrere ad altri trapianti nel corso della propria vita.

perdita dei capelli

Errore N3. Affidarsi solo alla terapia farmacologica

Le terapie farmacologiche a volte sono necessarie ma anche queste comportano degli effetti collaterali: sono due, in genere, le molecole capaci di arrestare la perdita dei capelli:

1)  Minoxidil: è un vaso dilatatore che fa confluire più sangue ai capelli però, come effetto collaterale, può causare l'abbassamento della pressione arteriosa con conseguenti lipotimie e maggiore eventualità di svenimenti.

2)  Finasteride: è un farmaco che agisce contro il testosterone, ed è utile per chi soffre di alopecia androgenetica poiché i capelli di alcune zone sono particolarmente sensibili anche alle dosi normali di ormoni maschili. L’assunzione continuata di tale sostanza, però, è causa frequente di problemi nella sfera sessuale, come il calo della libido o la disfunzione erettile.

Che cosa fare quando si iniziano a perdere i primi capelli?

L’azione da intraprendere nel momento in cui ci si accorge che i capelli stanno cadendo è fare una diagnosi che permetta di capire qual è la causa principale della calvizie e di agire eliminando o contrastando gli elementi nocivi del nostro corpo. Tale diagnosi, per essere completa, deve essere supportata da tre test:

1)  Test genetico: un tampone salivare permette di estrarre un campione di DNA e di capire se vi sono delle componenti genetiche della calvizie.

2)  Test ormonale: ci permette di valutare i dosaggi degli ormoni spesso implicati nel processo di caduta dei capelli.

3)  Profilo lipidomico: i capelli vivono grazie al sangue che trasporta ossigeno e nutrimento in tutto il corpo. Il sangue  è formato da una componente liquida e una cellulare. Se la componente liquida non è sana e avvelena le cellule dei globuli rossi, avvelena anche quelle dei capelli. Se i lipidi nella membrana cellulare dei globuli rossi sono alterati anche le cellule dei capelli saranno inquinate. Con un semplice prelievo di sangue analizziamo le condizioni delle membrane cellulari dei capelli, senza ricorrere alla biopsia. In questo modo capiamo se è possibile iniziare una terapia nutraceutica in grado di correggere l'inquinamento del sangue stesso, dando grande beneficio ai capelli.

Questi tre test: Test genetico + test ormonali+ profilo lipidomico danno tutte le informazioni necessarie per una diagnosi esaustiva e quindi permettono di capire se è necessaria una terapia nutraceutica con integratori vitaminici in grado di ripristinare l'equilibrio per la crescita dei capelli o se, oltre a questo, è consigliabile iniziare una terapia rigenerativa con le cellule staminali.

Grazie ai risultati è possibile determinare la causa della calvizie e quindi anche quale terapia risulta ottimale per rigenerare i capelli perduti, evitando mosse sbagliate che si possono rimpiangere per il resto della propria vita. Questa diagnosi globale è importantissima perché permette anche di individuare un malfunzionamento nel nostro corpo e nel nostro sangue. Per fortuna oggi questi test sono disponibili presso strutture private specializzate come Hairclinic e i costi non sono troppo sostenuti (intorno ai 600 euro). 

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Test genetico + test ormonali+ profilo lipidomico danno tutte le informazioni necessarie per una diagnosi esaustiva. Foto: Hair Clinic

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