Come si trattano le cicatrici dopo un intervento chirurgico?

Come si trattano le cicatrici dopo un intervento chirurgico?
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 21 ago 2014 · Aggiornamento: 19 mar 2020
Contatta i centri Verificati che possono offrirti il trattamento.

Dopo un intervento chirurgico è importante curare adeguatamente le cicatrici per far sì che si vedano il meno possibile. Cercheremo di darvi qualche consiglio per rendere facile la cura delle cicatrici.

Se ci prendiamo cura fin dall'inizio delle cicatrici evitiamo che queste diventino molto pronunciate. Inoltre ci sono diversi trattamenti e semplici accorgimenti per rendere le cicatrici praticamente invisibili. Ciò dipende anche, ovviamente, dalla posizione in cui si trova la cicatrice, dalla sua dimensione e dalle sue caratteristiche. La cicatrice è una ferita aperta sulla nostra pelle solitamente lascia un segno che ci accompagnerà per tutta la vita. Nella maggior parte dei casi, le cure seguite durante il processo di cicatrizzazione sono determinanti per la comparsa di queste tracce sulla nostra pelle.

Perché compaiono le cicatrici?

La loro comparsa è relazionata con i fibroplasti che ci aiutano a chiudere la ferita o incisione. Quando si produce un taglio, l'area colpita si ricostruisce con il tessuto fibroso. La cicatrizzazione, come processo di protezione e di riparazione epiteliale, è propria dei tessuti connettivi, composti da collagene, elastina, fibre reticolari... Una delle cellule che compongono i tessuti connettivi sono i fibroplasti, la cui produzione aumenta dopo una ferita o incisione sulla pelle.

Non tutte le cicatrici sono uguali. La loro evoluzione influisce sulla cura fatta dell'incisione fino alla sua chiusura, ma sono importanti anche altri elementi, come l'età della persona, la gravità e la profondità della ferita o incisione (una ferita superficiale e un taglio profondo non sono la stessa cosa) e la zona dove compaia. Anche i fattori genetici possono incidere sulla forma della cicatrice. Naturalmente, la stessa evoluzione della chiusura della ferita è determinante. Se dopo un'operazione o un taglio si produce un'infezione o qualche complicazione, questo influirà sul processo di cicatrizzazione.

4934d572-69c6-11ea-a476-0050568b1dee.jpg

Quanti tipi di cicatrice esistono?

Non tutte le cicatrici sono uguali, ne esistono di vari tipi a seconda delle caratteristiche come forma, colore e profondità:

  • Piane: nascono da ferite superficiali. Sono piane perché il tessuto è poco in rilievo e di solito con il passare del tempo non impercettibili.
  • Atrofiche: sono quelle cicatrici profonde che compaiono dopo una varicella o a causa dell'acne. La loro comparsa si deve alla minore produzione di collagene durante la riparazione del tessuto danneggiato. Per questo motivo sono come "affondate" nella pelle.
  • Ipertrofiche: sono quelle in rilievo. Si tratta di sovraelevazioni di color rosso, spesse, dure e con bozzi, di conseguenza molto antiestetiche. Si presentano così per un eccesso di tessuto connettivo come conseguenza di un'alterazione nella formazione del collagene, eccessiva, e per questo motivo fuoriesce. Possono anche essere fastidiose, dato che alcune provocano prurito. A differenza delle cicatrici cheloidi, di cui parleremo di seguito, circoscrivono la stessa ferita, cioè, la cicatrice supera i limiti della ferita. I medici dicono che la sua comparsa è dovuta a diversi fattori, come infezioni durante il periodo di cicatrizzazione o per una tendenza genetica alla formazione di questa cicatrice. Ad esempio, è il tipo di cicatrice che si forma quando si produce una bruciatura.
  • Cheloidi: sono quelle che di solito si formano quando l'incisione ha raggiunto profondità e colpisce l'epidermide. Come quella precedente, il suo spessore e aspetto si deve all'eccesso di formazione di tessuto connettivo, anche se, in questa occasione, questo tessuto fuoriesce dal limite della ferita e presenta forme irregolari. Il fattore genetico sembra essere determinante per la loro comparsa, ma riguarda anche la localizzazione della ferita o dell'incisione.

Sapere come curare una cicatrice è molto importante, dato che ridurrà le possibilità di comparsa di complicazioni e darà luogo a un risultato esteticamente migliore. Anche se, come abbiamo già visto, fattori come la profondità, la longitudine e la zona hanno un peso molto importante durante questo processo.

👧 Vorresti avere dei consigli su come curare la tua cicatrice postoperatoria? Connettiti alla nostra Community

Dott.ssa Laura Arduin
Lendinara, Rovigo
Trieste, Trieste

Come curare una cicatrice subito dopo l'intervento

Una volta rimossi i punti di sutura, inizia il processo per ridurre al minimo, per quanto sia possibile, le cicatrici che possono rimanere dopo l'intervento. Ci sono 4 passi fondamentali da seguire per avere dei buoni risultati. È importante essere costanti, poiché tutto si basa sul fatto di far recuperare alla pelle, il più possibile, il suo stato originale.

  • Massaggiare la zona interessata con olio di Rosa Canina una o due volte al giorno. Questo aiuta la rigenerazione dei tessuti e la crescita cellulare.
  • Utilizzare i cerotti adatti per ridurre le cicatrici. Si tratta di fogli sottili fatti con gel al silicone che riducono le cicatrici. Sono più o meno efficaci a seconda della posizione della cicatrice e delle sue caratteristiche.
  • Proteggere le cicatrici dal sole, soprattutto se sono molto visibili.
  • Bisogna usare la protezione solare alta e trucco coprente, evitando l'esposizione solare diretta. 5a0ca046-69c6-11ea-ab0c-0050568b3871.jpg

Dopo tempo dall'intervento chirurgico

La maggior parte degli esperti in chirurgia estetica danno una serie di consigli per curare le cicatrice, raccomandazioni che sono rivolte a evitare infezioni e ridurre i rischi che si producano cicatrici cheloidi o ipertrofiche, che sono le più antiestetice e quelle che producono più di tutte incidenze emozionali nel paziente, poiché si notano molto.

  • Infiltrare corticosteroidi. Quando c'è tendenza a una cattiva cicatrizzazione o precedenti familiari di cheloidi o cicatrici ipertrofiche, il medico può fare infiltrazioni di corticosteroidi sulla ferita per prevenire o ridurre questa possibilità.
  • Idratare la ferita o incisione. L'idratazione è molto importante per apportare elasticità alla pelle. In questo modo, i chirurghi consigliano di mantenere la pelle idratata con prodotti emollienti, come l'olio di rosa mosqueta, gel in silicone, vasellina o trattamenti atopici con acido ialuronico o acido latteo, che favoriscono la corretta idratazione e aiutano a far recuperare la pelle e quindi a migliorare la cicatrice.
  • Proteggere la cicatrice dai raggi del sole. L'incidenza dei raggi ultravioletti incrementerà la pigmentazione di melanina e, quindi, causerà una iperpigmentazione della cicatrice. Come conseguenza, questa si vedrà ancora di più, dato che risalterà rispetto al resto del colore della pelle circostante. Quindi, bisogna evitare di esporre la ferita direttamente al sole e di proteggere la cicatrice con crema solare ad alto fattore protettivo.
  • Lavare la ferita con acqua tiepida e sapone neutro. Mentre si forma la cicatrice, per evitare infezioni che pregiudichino la cicatrice, i medici consigliano di lavare la ferita una o due volte al giorno. Per questo motivo, bisogna usare un sapone neutro e acqua tiepida.
  • Massaggiare leggermente la zona. Praticare leggeri massaggi circolare sulla zona aiuta a prevenire e a ridurre l'infiammazione tipica dell'incisione dell'inizio della cicatrizzazione.

L'evoluzione della ferita è una delle principali cause di una cattiva cicatrizzazione. Per questo motivo, le cure che applichiamo sull'incisione durante il periodo di infiammazione e rimodellamento del tessuto connettivo sono molto importanti. Quando è passato un po' di tempo dall'intervento e abbiamo seguito i consigli sopra elencati, si può provare a effettuare ulteriori trattamenti per ridurre al minimo la visibilità della cicatrice, per esempio:

  • Esfoliazione chimica (Peeling TCA, a base di acido tricloroacetico). Minimizza le imperfezioni. Infiltrazioni che riducono le cicatrici.
  • Dermoabrasione. È un trattamento che permette di "levigare" la pelle danneggiata, lasciando una pelle sana e con un buon aspetto.
  • Laser. Elimina la maggior parte le lesioni delle cicatrici.
  • Iniezioni di acido ialuronico
  • Trapianto di grasso autologo. Quando le cicatrici sono molto profonde può essere vantaggioso riempirle con questi trattamenti.

Vi raccomandiamo di seguire tutte le indicazioni del vostro medico. Nessuno sa meglio di lui come trattare le cicatrici secondo la zona e le particolari caratteristiche del vostro caso.

👩‍⚕️ Per trovare il medico più vicino a voi, specializzato nel trattamento delle cicatrici seguite questo link.

Annuncio

Le informazioni contenute in Guidaestetica.it non possono sostituire in nessun caso la relazione tra medico e paziente. Guidaestetica.it non difende un prodotto o servizio commerciale.