Correzione cicatrici con lipofilling e cellule staminali: il caso di Adriana
Oggi è possibile correggere le cicatrici grazie al lipofilling con cellule staminali. Adriana ha avuto un grave incidente con la moto, essendo il passeggero posteriore, dal quale è derivata una lunga e profonda cicatrice al livello della tibia.
“È come se ci fosse un vuoto, un avvallamento che, grazie al lipofilling con cellule staminali, si sta riempiendo". In italia è possibile accedere alle cure mediche della pubblica sanità nel caso di malformazioni congenite o derivanti da eventi traumatici.
Come hai saputo dell'esistenza del lipofilling per la correzione delle cicatrici?
“Prima di tutto ho parlato con un chirurgo estetico di Milano, che mi ha consigliato questo trattamento e mi ha fatto un preventivo di circa 3000 euro a seduta. Egli stesso mi ha consigliato di rivolgermi ad una struttura pubblica, poiché si tratta di chirurgia ricostruttiva e non solo estetica. Mi sono così recata al reparto Grandi ustionati del Sant'Eugenio di Roma, mi hanno visitato e mi hanno dato appuntamento per l'intervento."
Come conferma il Prof. Riccardo Pietrantoni, chirurgo plastico del Reparto grandi ustionati dell'ospedale dove è in cura Adriana, già da alcuni anni si trattano le vecchie cicatrici da ustioni- e anche di altro tipo- con la tecnica del lipofilling con cellule staminali.
Professore, in che cosa consiste la tecnica?
“Il tessuto adiposo è certamente molto ricco di cellule staminali, in grado cioè di riprodursi nella nuova sede dove vengono di fatto trapiantate. Il tessuto adiposo, prelevato con delle piccole cannule dai siti donatori, (esterno cosce, addome, fianchi, interno cosce), viene centrifugato per alcuni minuti a circa 3.000 giri; in tal modo viene separata la parte liquida e la parte cellulare, restando soltanto un concentrato di adipociti (cellule adipose ). Queste piccole quantità di centrifugato, ricche di fattori di crescita, vengono iniettate nei siti riceventi, che possono essere, oltre a varie tipologie di cicatrici, anche zone da ricostruire (esiti di quadrantectomia, S. di Poland, retrazioni capsulari periprotesiche, ulcere cutanee, ecc.). Questo trattamento, che si esegue comunemente in regime di Day Hospital, va considerato ripetibile 2-3 ed anche più volte, in base alla situazione da correggere" Spiega il Professore Pietrantoni.
Adriana, è stato doloroso?
“Mi hanno fatto un'anestesia locale con sedativi, per tranquillizzarmi ed evitare ansia e nervosismo, quindi non ho sentito nulla. Al risveglio ho sentito del bruciore nella zona da dove è stato estratto il tessuto adiposo. Dopo il trattamento mi hanno fatto indossare una fascia contenitiva, la stessa che si usa dopo una liposuzione".
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Il risultato si vede subito?
"No, si tratta di cellule intelligenti che si iniettano nei tessuti da riparare e sanno come riprodursi, però trascorrono uno o due mesi prima che si possano apprezzare i risultati. E dopo sì che si vedono! Già non si nota più quell'avvallamento profondo di cui mi vergognavo. Nel futuro dovrò sottopormi ad un intervento di chirurgia estetica per ridurre la superficie della cicatrice, però solo quando avrò terminato le sedute di lipofilling. La cosa bella è che, mentre parte del tessuto adiposo iniettato si riassorbe, queste cellule continuano a lavorare per tutta la vita, quindi l'aspetto della gamba continuerà a migliorare nel corso del tempo."
Sei soddisfatta?
"Sono molto soddisfatta perché vedo che l'aspetto della cicatrice è migliorato molto e so che continuerà a migliorare. Dovrò sottopormi a una o più sessioni, ma il risultato è già evidente."
Quali potrebbero essere le alternative al lipofilling per le cicatrici?
Come afferma il Prof Pietrantoni: “Il metodo è certamente passibile di miglioramenti; infatti, di recente, si aggiunge al concentrato centrifugato di adipociti una piccola quantita di P.R P. (Plasma ricco di piastrine) ottenuto da un prelievo di sangue dal Paziente. Anche in questo caso si centrifuga il sangue per ottenere la parte piastrinica che, a sua volta, è ricca di fattori di crescita".
Sia il Lipofilling che il P.R.P. sono alternative a trattamenti Laser, infiltrazioni di cortisone, lamine di silicone, elastocompressione. Adriana ha potuto usufruire delle cure più avanzate presso una struttura pubblica poiché si tratta di chirurgia ricostruttiva a seguito di incidente traumatico. Lo stesso accade per chi ha subito un'asportazione parziale della mammella (esiti di quadrantectomia) o per chi ha delle malformazioni congenite. Diverso è il discorso per i casi di Estetica (riempimenti di rughe facciali, aumenti volumetrici delle mammelle, ecc. ) che non sono compresi dal Servizio Sanitario Nazionale e che quindi possono essere praticati solo privatamente.
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