Correzione cicatrici da acne, intervista al Dr. Luca Siliprandi
L'acne è uno dei peggiori nemici degli adolescenti ma peggiore ancora sono i segni e le cicatrici che ne conseguono. Per fortuna oggi ci sono efficaci metodi per migliorare l'aspetto della pelle e correggere le cicatrici da acne. Di tali tecniche ne parla a GuidaEstetica.it il Dott. Luca Siliprandi, specializzato in Chirurgia Plastica e Professore a contratto presso l'Università di Padova.
Quali sono i metodi da lei utilizzati per la correzione delle cicatrici da acne?
Secondo i casi ed in variabile combinazione, il punch grafting, la fotoabrasione con laser CO2 ultrapulsato e l'autolipotrapianto (lipofilling). La strategia del trattamento, con riferimento alla successione temporale delle diverse tecniche, viene definita dopo un attento studio del singolo caso. La finalità del trattamento, non potendo cancellare le cicatrici, è quella di renderle meno visibili eliminando gli avvallamenti da cui sono rese particolarmente evidenti.
In che cosa consiste il punch grafting?
Il punch grafting è un intervento ambulatoriale eseguibile in anestesia locale che consiste nel sollevamento di ciascuna cicatrice avvallata mediante una “mini"-incisione circolare eseguita con un particolare strumento lungo il suo perimetro. Il paziente dovrà mantenere sul volto per una settimana i cerottini che coprono le parti operate. Spesso non è possibile trattare tutte le cicatrici nel corso di un unico intervento che, quindi dev'essere ripetuto a distanza di una o più settimane.
In che cosa consiste la foto abrasione laser?
Si tratta di un unico trattamento ambulatoriale eseguibile in anestesia locale, con possibile blanda sedazione, che consiste nella “levigatura" della pelle del volto mediante un particolare raggio laser. In tal modo si possono correggere non solo le cicatrici da acne più superficiali, ma anche i segni esitati al punch grafting, eseguito in precedenza per la correzione delle cicatrici più profonde. Durante la convalescenza, che dura 10-12 giorni, il/la paziente deve trattare la cute del volto con unguenti antibiotici. Esita un rossore di variabile intensità che può essere opportunamente occultato mediante fondo-tinta.
Quali i vantaggi rispetto alla tradizionale dermoabrasione a fresa?
I vantaggi risiedono non solo nella possibilità di operare con una maggior precisione in un campo esangue, ma anche di perseguire la guarigione in tempi più brevi con risultati di maggiore qualità.
Quando e come viene eseguito il “lipofilling"? Quale la finalità?
Il lipofilling consiste nell'inoculo, nel sottocutaneo del volto, di cellule adipose prelevate da diverse regioni del corpo (addome, cosce) dello stesso soggetto. Sebbene eseguito in anestesia locale mediante sottilissime cannule, rappresenta un vero e proprio trapianto di tessuto, indicato nei portatori di cicatrici da acne diffuse e retratte che provocano avvallamenti estesi. Il grasso trapiantato, non solo migliora la qualità delle cicatrici, ma contribuisce a reintegrare i volumi facciali persi a causa delle cicatrici e dell'invecchiamento.
Qual è il periodo migliore per sottoporsi a questi trattamenti?
Generalmente l'autunno e l'inverno, specie per la foto abrasione laser: il paziente deve evitare la diretta esposizione alla luce solare intensa per uno o due mesi dopo il trattamento.
Il/la paziente deve seguire alcun trattamento prima di sottoporsi al ciclo di correzioni?
Nel corso delle 3-4 settimane precedenti l'inizio dei trattamenti correttivi è opportuno che il pazienti tratti la cute del volto con creme a base di retinoidi che stimolano l'attività replicativa delle cellule epidermiche.
Dott. Luca Siliprandi
Specializzato in Chirurgia Plastica e Professore presso l'Università di Padova
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