Plasma Chirurgia: applicazioni in medicina estetica
È noto come ormai sempre più pazienti richiedano anche in campo Medico Estetico soluzioni e tecnologie sempre meno invasive e soprattutto legate a risultati predicibili e possibilmente con tempi di recupero assolutamente brevi. I pazienti cercano trattamenti che consentano quindi, ove possibile, la continuazione della normale attività sociale.
La grande sfida della Medicina estetica moderna è quella di differenziarsi dalla chirurgia estetica nel raggiungimento di risultati comparabili alla chirurgia ma soprattutto legati ad una minore invasività e praticamente ad una totale assenza dei tempi di recupero che in chirurgia ,pur essendosi ridotti con l'introduzione di nuove tecniche chirurgiche ,rimangono comunque presenti.
La sfida non è certo facile e negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale nella domanda di trattamenti medico estetici. Le aziende hanno messo in campo sforzi notevoli in campo biomedico e tecnologico proprio con il fine di soddisfare le esigenze dei clinici e dei loro pazienti per rendere questi trattamenti assolutamente sicuri e predicibili .
In campo tecnologico i laser ad esempio hanno subito miglioramenti sostanziali sia per qualità che anche nell'incremento dei campi di applicazioni , quali ad esempio la rimozione dei tatuaggi per citarne uno. Fino a qualche anno fa la rimozione di un tatuaggio era considerato difficoltoso se non impossibile senza sequele ancorché modeste.
Ad esempio gli interventi basati sull'infiltrazione di sostanze quali ad esempio Acido Ialuronico o Idrossiapatite , solo per citarne alcuni, oggi tendenzialmente possono venire effettuati mediante l'iniezione con specifiche ago-cannule che, attraverso pochi punti di ingresso e che non essendo taglienti, consentono la deposizione dei materiali in modo "soft" minimizzando il traumatismo e le ecchimosi legate all'ago tradizionale e consentendo tecniche quali la "Soft Restoration" o "Liquid Lift" che consentono di raggiungere in sicurezza anche regioni anatomiche di difficile accesso o ritenute più rischio di effetti collaterali se trattate con le tecniche classiche in cui si utilizza l'ago.
Queste tecniche consentono di ripristinare volumi e idratazioni su ampie zone con pochi punti di ingresso sul viso.
La plasma chirurgia, nasce con lo stesso concetto di "soft" e consente di trattare un ampio spettro di inestetismi limitando l'uso del bisturi e anche di alcuni laser, specie su zone delicate dove quest'ultimo sarebbe difficoltoso.
La Plasma chirurgia ad oggi trova la sua espressione di somma e di sintesi nel Plexr il cui ideatore con molto vanto è l'italianissimo Prof. Giorgio Fippi.
Il Plexr è un generatore elettronico di plasma, che utilizza il quarto stato della materia. I tessuti trattati "Sublimano" (evaporano) istantaneamente .Il Piano di azione de. Plexr è il piano superficiale, definito planare senza andare in profondità nei tessuti e questo meccanismo d'azione impedisce di comunicare quantità di calore eccessivo residuale ai tessuti circostanti e ancor più importante , la trasmissione dell'energia residuale ai tessuti "sottostanti".
Alcuni laser o elettrobisturi e/o radiobisturi, infatti tendono a dissipare sotto forma di calore l'energia residuale ai tessuti circostante la zona di intervento . Questo ad esempio può portare in alcuni casi a sequele post trattamento, quali ad esempio iperpigmentazioni o ipopigmentazioni solo per citare le più comuni.Questi effetti collaterali potenziali sono legate ad una azione più profonda di alcune tecnologie che vanno ad agire anche nei piani sottostanti e interessano quindi le cellule deputate alla pigmentazione.
Il vantaggio dell'energia utilizzata del Plexr ,il Plasma, è quella ascrivibile al suo meccanismo di azione planare e al non diffondersi quindi in profondità . Una delle conseguenze più importanti di questo meccanismo di azione del Plasma è quello quindi non solo di avere tempi di guarigione più rapida rispetto ad altre tecnologie proprio in virtù del minore coinvolgimeto tissutale.ma anche quello di non intaccare tessuti non interessati al trattamento.
Il suo utilizzo, seguendo i protocolli corretti, dopo adeguata formazione specifica,consente di trattare numerosi inestetismi quali:
- Macchie della pelle
- Ptosi palpebrali
- Lifting del viso e collo
- Cute in eccesso degli arti superiori ed addome
- Cicatrici postacneiche
- Cheloidi
- Fibromi
- Oculistica
- Ginecologia
- e in campo odontostomatologico le mucose orali e gengivali.
Blefaroplastica non chirurgica con Plexr.
Prima e dopo il Plexr.
Foto 1-2: Dott. Giorgio Fippi