​Ipertricosi e irsutismo, non solo un problema estetico

​Ipertricosi e irsutismo, non solo un problema estetico
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 12 mag 2015 · Aggiornamento: 24 mar 2020
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Il termine irsutismo indica la crescita eccessiva di peli spessi e scuri nella donna, in zone che di solito vengono identificate come aree tipicamente maschili, ad esempio baffi, barba, il petto e le spalle, la parte inferiore dell'addome, la schiena e l’interno coscia.

La definizione di peli "in eccesso" naturalmente varia in base all'etnia e all' interpretazione culturale, ma raramente riguarda gli uomini che, a differenza delle donne, possono avere quantità estremamente variabili di peli sul corpo, senza che la cosa renda necessaria una valutazione medica.

L'ipertricosi è invece un aumento generale della peluria, che può essere limitato ad alcune zone oppure diffuso su tutto il corpo.

Gli ormoni regolano la crescita dei peli

La crescita dei peli è influenzata dall'equilibrio tra ormoni androgeni (ad esempio il testosterone, il deidroepiandrosterone solfato [DHEAS] o il diidrotestosterone [DHT]) e gli ormoni estrogeni.

Gli ormoni androgeni sono quelli responsabili della comparsa di peli più forti e scuri, mentre quelli estrogeni sono in grado di rallentare la crescita dei peli e di influenzare le loro caratteristiche, rendendoli più fini e più chiari.

È per questo che l'irsutismo può dipendere semplicemente da un aumento dei livelli circolanti nel corpo di ormoni androgeni o dall'aumentata risposta dell'organismo alla loro presenza.

Nel primo caso, cioè quando c’è un aumento di ormoni androgeni, la presenza di peli in eccesso si accompagna quasi sempre alla virilizzazione della donna, con sintomi che possono essere l’assenza di mestruazioni, l’aumento della massa muscolare, l’abbassamento della voce, l’acne, l’alopecia androgenetica e talvolta anche la clitoromegalia.

Una delle cause più comuni di irsutismo è la presenza dell’ovaio policistico, ma possono entrare in gioco anche varie patologie surrenali oppure l'assunzione continuativa di alcune categorie di farmaci.

In casi più rari l'irsutismo può dipendere da malattie gravi, come alcuni tipi di tumori che secernono ormoni oppure da patologie sistemiche che ne alterano il normale equilibrio, come disturbi ipofisari, iperinsulinemia e malattie del fegato, solo per fare alcuni esempi.

Non sempre la gravità dell'irsutismo corrisponde a un livello esagerato di androgeni, dal momento che la sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni circolanti è del tutto individuale tanto che, in alcuni soggetti, anche lievi alterazioni sono sufficienti a causare crescita anomala di peluria.

L'aumento dei peli, infine, può essere legato a una condizione fisiologica o di familiarità, come ad esempio può accadere ad alcune donne dopo la menopausa o in gravidanza.

ipertricosi e irsutismo

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L'ipertricosi, a differenza dell'irsutismo, non dipende in alcun modo agli ormoni; spesso la sua comparsa è associata all'assunzione di particolari farmaci oppure alla presenza di una malattia sistemica o di una sindrome paraneoplastica. Anche in questo caso possono influire le condizioni familiari, ed è la condizione in cui si parla di ipertricosi congenita.

Quando si manifesta un fenomeno di ipertricosi è importante sottoporsi nel più breve tempo possibile ad una visita specialistica, così da poter escludere la presenza di patologie che potrebbero esserne responsabili, come l'acrodinia (l’intossicazione da mercurio), l'anoressia, vari disturbi del sistema nervoso centrale, infezioni gravi o come l'HIV in stadio avanzato. Anche le sindromi paraneoplastiche e la porfiria possono essere responsabili dell’ipertricosi, così come l'assunzione di varie classi di farmaci o del famoso Minoxidil (usato per contrastare l'alopecia).

La diagnosi del medico deve basarsi prima di tutto su una ricostruzione dell'evoluzione della malattia, l'età di insorgenza, la sua gravità e tutte le caratteristiche dei peli in eccesso.

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Per poter ipotizzare una patologia la quantità di peli in eccesso deve essere abbondante e diffusa in più siti, compreso viso, torace, addome inferiore, schiena, glutei e cosce, ma anche ascelle, collo e seno.

È importante far caso all'eventuale presenza di segni di virilizzazione, l'abbassamento della voce ad esempio, i tratti somatici induriti o anche l'aumento della libido, tutti segnali che potrebbero essere legati a disturbi endocrini, ad una patologia surrenalica o ovarica o anche ad un cancro.

Vista l'ampia varietà dei sintomi e la complessità della diagnosi, lo specialista non si limita semplicemente ad un esame fisico.

Partendo dalla storia familiare (altri membri della famiglia hanno simili fenomeni di peli in eccesso?), lo specialista prende in esame la condizione del paziente in ogni dettaglio, verificando anche l'eventuale assunzione di droghe o di steroidi anabolizzanti.

In seguito il medico prescrive degli accertamenti diagnostici necessari ad escludere la presenza di eventuali patologie ed in grado di individuare il motivo della presenza di peli in eccesso. Solitamente per le donne, lo specialista richiede la misurazione dei livelli ormonali nel siero, nello specifico:

  • Testosterone libero e totale
  • DHEAS
  • Ormone follicolo-stimolante (FSH) e luteinizzante (LH)

Come liberarsi dei peli in eccesso?

Per eliminare i peli indesiderati, dopo una diagnosi di ipertricosi o irsutismo, si possono utilizzare diverse tecniche; in pratica, oltre a tutte le normali tecniche depilatorie, come la rasatura, le creme, l’epilazione meccanica o con ceretta, si possono eseguire anche l’epilazione permanente con laser o con luce pulsate IPL, avendo l’accortezza di ripeterle con costanza e impiegando, durante il loro utilizzo, se necessario, anestetici topici sulla pelle. Come alternativa alla depilazione si può valutare l'impiego di decoloranti, si tratta di un metodo poco costoso ma efficace solo quando l'irsutismo non è eccessivo.

Prodotti specifici come l'Eflornitina, una crema da applicare due volte al giorno, possono rallentare la velocità di crescita dei peli se utilizzate a lungo termine, permettendo così di aumentare l'intervallo di tempo tra una depilazione e l'altra.

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Il trattamento ormonale

Se l'irsutismo deriva da un problema ormonale e nello specifico da un eccesso di androgeni nell’organismo, di solito si richiede una terapia a lungo termine, perché si ci trova di fronte ad un problema difficile da eliminare definitivamente, perché è difficile rimuovere la fonte di questo squilibrio. I trattamenti ormonali che possono essere prescritti, nel caso di irsutismo, includono i contraccettivi orali, i farmaci antiandrogeni o altri farmaci particolari, inclusa la finasteride, lo spironolattone, la flutamide, che però sono controindicati nelle donne in età fertile.

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