Quando le occhiaie scure diventano un problema

Quando le occhiaie scure diventano un problema
Medico estetico con formazione presso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica di Roma. Si occupa di Medicina Interna e Dermoestetica in Italia e all'estero.
Creazione: 27 lug 2021 · Aggiornamento: 27 lug 2021

Un giorno guardandoci allo specchio, osserviamo un aspetto del nostro viso triste, stanco, arrabbiato, amareggiato, sofferente ed invecchiato che non rispecchia, secondo noi, il nostro stato d’animo. Sentiamo il bisogno di far corrispondere il nostro vero umore e carattere con il nostro aspetto esteriore, perché il viso e in particolare gli occhi sono il nostro biglietto da visita nei confronti delle persone che incontriamo. L’aspetto giovanile del nostro viso è caratterizzato dall’uniformità del colorito e dalla tonicità della cute, da un rapporto armonico del tratti del viso, dalle caratteristiche della cute, dall’ovale del viso; tutti questi aspetti vengono messi in risalto dall’espressione degli occhi e in particolar modo dal terzo medio del viso. Ogni area del viso invecchia in modo differente.

A causa della sua costituzione anatomica la zona perioculare è particolarmente sensibile ai cambiamenti geneticamente predisposti che sommati ai cambiamenti metabolici e ad una serie di fattori interni ed esterni accelerano la comparsa prematura anche in giovane età dei segni dell’invecchiamento. Tra i primi segni dell’invecchiamento ci sono la comparsa di lentiggini, l’iperpigmentazione, la rugosità della palpebra inferiore, il marcato pronunciamento del solco lacrimale, del solco medio-giugulare e del solco palpebro-malare, ed inoltre, anche la riduzione del volume delle guance. Dobbiamo valutare bene il dinamismo facciale per ricreare un equilibrio armonico del viso valorizzando il rapporto tra l’immagine e la personalità dei nostri pazienti. Gli inestetismi della zona perioculare fanno parte di una delle zone del viso più difficili da correggere. Una buona conoscenza dell’anatomia del viso, dei processi patofisiologici dell’invecchiamento in condizioni fisiologiche e patologiche che ci permettono di scegliere un trattamento non invasivo, ma efficace che ci consentirà di soddisfare le aspettative dei nostri pazienti. La medicina estetica moderna utilizza differenti trattamenti senza limitarsi a cancellare solo le rughe o i solchi della cute.

Uno dei trattamenti più richiesti riguarda come migliorare le occhiaie

Le occhiaie scure sono un inestetismo estetico che interessa gli uomini e le donne di qualsiasi età ed etnia. Di solito quando le creme ed i correttori non riescono più a nascondere, “camuffare” l’alone scuro della zona perioculare, la medicina estetica aiuta a risolvere il problema in base alla eziologia. In molti casi l’alone scuro che circonda gli occhi si evidenzia già in giovane età e con il passare degli anni si accentua moltissimo. Le occhiaie, in base alla causa che le hanno determinate, possono avere diverse sfumature: possono essere più scure, nere, viola, bluastre, marroni o grigie. Le dinamiche che originano questo problema sono differenti: predisposizione genetica, invecchiamento, stress, disidratazione, alimentazione scorretta, crono e/o photoaging, fragilità capillare, dermatite atopica, allergie da contatto, alterazioni ormonali. Anche i problemi della salute come (problemi renali, epatici, tiroidei, ed anemizzazione…) possono manifestarsi con occhiaie. Quasi sempre non esiste una sola causa che determina l'annerimento (scurimento) della zona periorbitale, ma la concomitanza dei vari fattori sommati insieme, sono i responsabili della comparsa delle occhiaie. Spesso l’oscuramento della palpebra inferiore è un segno dell’invecchiamento (a volte addirittura un segno di precoce invecchiamento) della cute e dei tessuti sottocutanei, delle strutture muscolo legamentose e della vascolarizzazione della palpebra inferiore e della guancia. Per la sua complessità e particolarità anatomica la zona infra-orbitaria è molto delicata, perciò, necessita da parte del medico estetico una perfetta conoscenza, non solo dell’anatomia della zona e del viso insieme, ma anche una valutazione tridimensionale del viso stesso e delle sue particolarità individuali.

Dal punto di vista clinico le occhiaie sono segno di alterazioni morfostrutturali come l’avvallamento o l’affossamento del solco lacrimale o del palpebro-malare oppure di entrambi, di infossamento della palpebra inferiore, dell’erniazione del grasso infraorbitario, delle alterazioni della cute della palpebra inferiore (iperpigmentazione, assottigliamento, trasparenza), della lassità della cute e del solco lacrimale.

Ogni tipo di occhiaie deve essere trattato in modo differente

Un'analisi facciale completa e in particolar modo, la valutazione dell’area orbicolare, periorbitale, malare è fondamentale per la scelta di un piano terapeutico preciso per ripristinare il ringiovanimento di quest’area. Sono numerosi i trattamenti che la medicina estetica offre per trattare la zona perioculare tra cui peeling chimico, microneedling, biorivitalizzazione, bioristrutturazione, filler, tossina botulinica, carbossiterapia, radiofrequenza. Questi sono solo alcuni dei trattamenti che possiamo utilizzare per curare le occhiaie. Per ottenere un risultato naturale e duraturo nel tempo è necessario combinare le differenti tecniche e prodotti per agire sull’intero complesso strutturale di quest’area. 

Peeling

Per esempio, il peeling chimico è il trattamento di medicina estetica più usato dai tempi antichi. Il peeling chimico o esfoliazione chimica può essere usato da solo o in    accostamento contemporaneo con altri trattamenti medici (per esempio dermoabrasione, needling, filler…). Applicando la sostanza o le sostanze chimiche ben scelte sulla cute si determina un’esfogliazione, controllando in modo particolare la profondità di azione dell’epidermide e/o del derma superficiale con successiva riattivazione dei processi di rigenerazione e rimodellamento della pelle. I Peeling chimici sono i trattamenti medici che aiutano molto in caso di presenza di rugosità cutanea, pori dilatati, distribuzione irregolare della melanina nella cute (lentiggini, efelidi, pigmentazione post-infiammatoria). Sono indicati per i pazienti con fototipi chiari (della pelle tipo Fitzpatrick I,II,III). Per ottenere l’effetto depigmentante e stimolare i processi di rigenerazione possiamo utilizzare le differenti concentrazioni e la combinazione di differenti molecole come, acido cogico, acido tricloracetico, acido azelaico, acido lattico, acido retinoico.

Microneedling

Anche il microneedling è un trattamento poco invasivo, ma efficace, sicuro se viene eseguito da personale medico esperto. La tecnica prevede di creare nella cute numerose perforazioni di diametro di circa 0,25 mm e con una profondità dello strato cutaneo variabile da 0,1 mm a 1,5 mm (per la zona periorbitale di circa 0,5 mm) con impiego di dermaroller. Le microlesioni del derma medio profondo stimolano la rigenerazione cellulare inducendo la liberazione dei fattori di crescita trasformante alfa e beta (TGF alfa, TGF beta), del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF), del fattore di crescita del tessuto connettivo e del fattore di crescita dei fibroblasti. Il trattamento promuove la proliferazione dei fibroblasti con la sintesi di collagene, elastina, proteoglicani, glicosaminoglicani e la sostanza fondamentale ed ottimizzando la vascolarizzazione locale. L’effetto clinico del trattamento è la regolarizzazione della pigmentazione cutanea, la riduzione delle piccole rughe, l’aumento dello spessore della cute e come conseguenza un effetto di annientamento delle occhiaie. Per potenziare l’effetto microneedling possiamo abbinarlo con il peeling chimico, la radiofrequenza o con l’applicazione di farmaci con attività specifica come schiarenti, antiossidanti, fattori di crescita.

Filler

Possiamo migliorare i processi di rigenerazione della cute e dei suoi componenti utilizzando i polinucleotidi-HPT (Higly Purified Technology) da soli o in combinazione con acido ialuronico, peeling, needling, radiofrequenza aumentando l’elasticità della pelle grazie al maggior stimolo di sintesi del collagene tipo I e tipo III, elastina ed altri sostanze della matrice extracellulare (ECM). In caso di presenza di rughe sottili intorno gli occhi e sulla palpebra superiore possiamo utilizzare differenti prodotti con l’effetto di biorivitalizzazione e bioristrutturazione per esempio l’acido ialuronico con peptidi miomimetici specifici, oppure l’acido ialuronico non crosslincato con mix di vitamine, coenzimi. Se il colorito scuro della palpebra inferiore è dovuto allo svuotamento del solco lacrimale o/e del solco nasogiugulare possiamo utilizzare i filler. Per scegliere il filler più adatto a questa zona dobbiamo prendere in considerazione le caratteristiche anatomiche del viso e della pelle, la profondità del solco e le caratteristiche reologiche del filler. Utilizzando differenti tecniche di iniezione e differenti molecole del filler possiamo sollevare i tessuti svuotati, “mascherando il gonfiore della zona periorbicolare. dovuto alle borse sotto gli occhi. Con questo filler possiamo correggere il volume mancante, stimolare la produzione del nuovo collagene (neocollagenesi) con l’effetto clinico di aumentare lo spessore della pelle della palpebra inferiore. In caso di presenza di cerchi scuri, iperpigmentazione molto evidente con svuotamento dell’area del solco nasogiugulare o solco lacrimale, possiamo utilizzare l’idrossiapatite di calcio (Radiesse) per la sua capacità di sbiancare (“schiarire”) la cute.

Carbossiterapia

Con i trattamenti di carbossiterapia possiamo ottimizzare la vascolarizzazione della zona perioculare migliorando non solo il colorito della pelle, ma anche la tonicità e l’elasticità della pelle. L’anidride carbonica iniettata sotto la cute stimola i processi fisiologici dei fibroblasti aumentando la produzione di collagene ed elastina, fattori di crescita endoteliali locali.

Da sottolineare che qualunque trattamento venga scelto per la correzione dell’occhiaie, solo personalizzando il trattamento possiamo ottenere una correzione nel modo desiderato. Inoltre la valutazione globale del viso è necessaria anche per la scelta del tipo di trattamento e del prodotto da utilizzare per arrivare al risultato desiderato nel modo più naturale possibile e senza complicazioni.

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