La rigenerazione ossea per impianti dentali
Il primo requisito per l'inserimento degli impianti dentali è l'esistenza di una sufficiente qualità e quantità di osso, per poter sostenere i dispositivi in titanio. Quando queste condizioni non sono soddisfatte, è possibile recuperare la sostanza ossea perduta con l'aiuto di tecniche di rigenerazione dei tessuti.
La scelta della tecnica di utilizzare dipende dalla quantità di osso da ripristinare e dalla posizione e dimensione dell'impianto.
Procedimento pre operatorio
L'implantologo esegue per prima cosa uno studio rigoroso del caso, avvalendosi di ortopantomografie o panoramiche digitali e tomografie computerizzate, al fine di individuare la soluzione migliore per il paziente.
PRGF, la tecniva più innovativa
Una delle tecniche più vantaggiose per la rigenerazione ossea è la cosiddetta PRGF (Plasma Rich in Growth Factors, ossia plasma ricco di fattori di crescita ottenuti da sangue prelevato dal paziente). La tecnica fornisce la quantità di proteine necessarie a stimolare la crescita accelerata della porzione di osso perduta.
Il PRGF è in grado di apportare grande beneficio anche ai tessuti trattati con la tecnica del grande rialzo del seno mascellare, promuovendo la formazione di tessuto osseo qualitativamente molto valido, e garantendo un'ottima osteointegrazione degli impianti successivamente inseriti.
L'utilizzo del plasma ricco di piastrine rappresenta perciò una valida soluzione non invasiva sia nei casi di riduzione fisiologica del tessuto osseo che di fallimento di impianti precedenti.
Foto da Mansfielddental.info
Una volta ripristinata la condizione ottimale dell'osso, l'implantologo può procedere nuovamente allo studio radiografico, che porterà alla realizzazione degli impianti dentali necessari per ripristinare perfettamente la funzione masticatoria e l' estetica del paziente.
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