La blefaroplastica non chirurgica
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Intervistato dalla nota rivista Grazia, il Dott. Gabriele Franciosi ci parla del trattamento di Blefaroplastica non chirurgica.
Prima di tutto parliamo dell’invecchiamento perioculare
Con il passare del tempo, la zona perioculare è la zona del viso più soggetta all’invecchiamento. Di solito, sulla palpebra inferiore compaiono una serie di rughe, conosciute come zampe di gallina, oppure le antiestetiche borse. Non sempre ma, in alcuni casi la pelle delle palpebre va incontro a cedimenti, rendendo lo sguardo meno fresco e stanco.
Per quanto riguarda la palpebra superiore, il cedimento del tessuto cutaneo apparirà più evidente, non solo provocando un fastidioso inestetismo ma, limitando il campo visivo dell’occhio coinvolto. Tutto questo quindi andrà ad influenzare lo stato di salute del paziente che dovranno forzare la vista per mettere meglio a fuoco.
Fino a qualche tempo fa, per risolvere queste problematiche si ricorreva all’intervento chirurgico conosciuto come blefaroplastica chirurgica e che prevede l’effettuazione di incisioni, a livello delle pieghe naturali degli occhi, così da apparire meno evidenti ed eliminare il tessuto cutaneo in eccesso.
Innanzitutto, quali sono i vantaggi della blefaroplastica non chirurgica?
Oltre alla blefaroplastica chirurgica classica, esistono altre tecniche che permettono di ottenere uno sguardo più giovane e con tecniche minimamente invasive.
Oggi, grazie ad una nuovissima strumentazione chiamata Plasma Chirurgia, risulta possibile la correzione degli eccessi cutanei a livello palpebrale, in regime ambulatoriale e con tempi di recupero estremamente limitati. Grazie all’avvento di questa nuova tecnica, sarà possibile intervenire sia sulla palpebra inferiore che superiore per correggere la pelle in eccesso e le borse sotto agli occhi o, semplicemente per eliminare delle rughe.
Di seguito andremo ad elencare i principali vantaggi della blefaroplastica non chirurgica:
- Per eseguire la procedura non si effettuano incisioni
- Non saranno necessari punti di sutura
- Dopo il trattamento non saranno presenti cicatrici
- Non si presenterà alcun sanguinamento
- Anestesia non necessaria
- Il recupero post trattamento sarà piuttosto veloce
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Come funziona la Plasma Chirurgia nella blefaroplastica non chirurgica?
La tecnica prevede l’utilizzo di uno strumento in grado di emettere, a contatto con la cute, una micro scarica elettrica che determina piccole vaporizzazioni controllate, in seguito alle quali si verifica un immediato processo di retrazione cutanea.
La retrazione di aree ristrette e limitate di pelle, come nel caso della palpebra, risulta essere visibile sotto forma di un vero e proprio lifting in grado di correggere istantaneamente l’eccesso e la ridondanza cutanea. Eccesso cutaneo che, nel tempo, determina la comparsa di uno sguardo stanco e appesantito, a volte foriero di veri e propri problemi visivi dati dalla continua necessità di tenere l’occhio molto aperto per vedere correttamente.
Quante sedute sono necessarie per la blefaroplastica non chirurgica?
Il protocollo terapeutico attuale prevede una o due sedute successive, opportunamente distanziate tra loro di circa due mesi in base all’entità del difetto da correggere anche se, precisa il dott. Franciosi, risulta sempre fondamentale effettuare una visita pre operatoria onde poter valutare in modo preciso l’opportunità della tecnica e la sua probabilità di successo. Per eseguire la blefaroplastica non chirurgica non è richiesto l’uso dell’anestetico ma, per le persone che possiedono una particolare sensibilità a livello cutaneo, si potrà applicare una crema anestetica.
La blefaroplastica non chirurgica può sostituire la blefaroplastica chirurgica tradizionale?
La blefaroplastica non chirurgica non può e non deve essere intesa come sostituto tout court della procedura di blefaroplastica chirurgica tradizionale, soprattutto in caso di difetti molto gravi o di pelli molto spesse in cui è possibile che l’entità del processo di retrazione non risulti sufficientemente correttivo e soddisfacente sia per quanto riguarda l’aspetto estetico che funzionale.
Quali sono i limiti della blefaroplastica non chirurgica?
In pratica il dott. Franciosi, spiega che l’unico vero limite di tutte le tecniche correttive non chirurgiche consiste nell’impossibilità di standardizzare i risultati che si possono ottenere nonostante la costanza nell’impiego di strumentazioni e procedure. Tale limite dipende ovviamente da fattori individuali, difficilmente predeterminabili se non in sede di un’accurata valutazione iniziale.