Macchie cutanee ed iperpigmentazioni
Anno dopo anno, con l’arrivo dell’estate vediamo comparire più frequentemente rispetto alla stagione fredda, fastidiose ed antiestetiche macchie sulla pelle? Ma di cosa si tratta esattamente?
Queste macchie sono anche dette discromie cutanee ed indicano una variazione oltre che un’alterazione del normale colorito. Sono generalmente causate da numerosi fattori, per questa ragione è sempre importante un’attenta analisi per valutare il tipo di problematica personale. Generalmente tanto più le macchie si estendono in profondità rispetto allo strato superficiale della cute tanto più andranno curate con attenzione.
Cause delle macchie cutanee e delle iperpigmentazioni
Le cause possono essere molteplici, la più semplice e più comune è quella dovuta all’esposizione prolungata al sole, da cui possono scaturire lentigo solari, ossia macchioline scure, lenticolari, che possono essere causate da scottature. Un’altra causa piuttosto comune è il melasma gravidico, ossia la comparsa di macchie durante la gravidanza o l’allattamento, la causa principale è ormonale, poiché i melanociti vengono indotti al cambiamento, così come il corpo stesso della donna cambia durante i nove mesi. La sua localizzazione è tipica sulla fronte e sugli zigomi o intorno alle labbra. Anche l’utilizzo di farmaci, come antibiotici o estro progestinici (pillola anticoncezionale), possono sensibilizzare la pelle, aumentando così la possibilità di macchiarsi al sole. Inoltre piccole macchie scure possono comparire anche con l’avanzare dell’età.
Come prevenirle?
E’ importantissimo utilizzare sempre prima di esporsi al sole dei buoni filtri con una protezione adeguata in base al proprio fototipo di carnagione (SPF 30 è consigliata per tutti) Un altro aiuto concreto è fornito dalla natura e dagli antiossidanti che prevengono i danni indotti dallo stress ossidativo e presentano ottime proprietà antiinfiammatorie. I principali elementi che ricorrono in nostro aiuto per questa battaglia sono: vitamina E (vitamina presente in molti vegetali e in olii come l’olio di germe di grano, l’olio di cocco), la vitamina C, i derivati del the verde e l’acido alfa lipoico (contenuto in alcuni alimenti come spinaci, broccoli, piselli, crusca e carne).
Come rimuoverle?
Per la maggior parte delle macchie la soluzione più comune è il laser. Q-switched: è utilizzato anche per rimuovere i tatuaggi. Emettere impulsi di luce molto brevi, la luce va a colpire selettivamente l’accumulo di melanina in superficie, senza lesionare il resto dell’epidermide. E’ utile per eliminare le macchie del dorso delle mani, mentre non è indicato per trattare il melasma.
- Il laser frazionale non ablativo: questo laser sfrutta un meccanismo differente dal precedente (Palomar 1540) aiuta ad eliminare anche le forme di melasma gravidico. Senza lesionare lo strato superficiale dell’epidermide la luce laser crea alcuni micro cilindri nella pelle che stimolati generano un processo di rinnovamento molto intenso, disgregando gli accumuli di melanina che formano la macchia.
- La luce pulsata ad alta intensità: aiuta a lavorare sugli strati più superficiali della melanina che determina il melasma. Il suo uso è ottimale anche per rimuovere le macchie dovute al sole. Il sistema che utilizza questa tecnica è Emax–Syneron.
- La Radiofrequenza frazionale: Utilizzata per trattare non solo le macchie ma anche le imperfezioni della pelle, determina una leggera esfoliazione superficiale ed un miglioramento dell’aspetto (Matrix- RF–Syneron).
- Un’altra metodologia utilizzata per trattare questo problema è rappresentata dal peeling chimico, eseguito grazie all’ausilio di sostanze esfolianti applicate in più sedute. A seconda del tipo di macchia o di pelle, sono presenti differenti trattamenti: acido tricloroacetico, per macchi di grado medio o alto acido glicolico per le macchie e le lentigo superficiali; soluzione di jessner per il melasma misto medio o superficiale acido mandelico: per rinfrescare il colorito del viso, utilizzabile anche nella stagione estiva.