Mommy Makeover, ovvero tornare in forma dopo le gravidanze!
In America vi è l’usanza di dare un soprannome a qualsiasi fenomeno, anche la società europea ne è pervasa: nel campo della chirurgia estetica questo accade molto di frequente. Come tradurre allora questo termine, “mommy make over”?
Si potrebbe utilizzare “trasformazione della mamma”, termine che non “suona” bene come in inglese ma con cui si intende l’esecuzione in contemporanea di almeno 2 procedure estetiche (chirurgiche) che servono a correggere in meglio le trasformazioni che il corpo della neo mamma ha subito dopo gravidanza e allattamento.
La nascita di un figlio è un periodo della vita che lascia ricordi stupendi nella mente della neo mamma, d’altro canto però in molti casi provoca delle modifiche estetiche che non sono altrettanto gradevoli. Il periodo immediatamente successivo al parto può essere causa di grande stress per la madre sia dal punto di vista fisico che psicologico, in quanto è spesso l’unica persona coinvolta al cento per cento nell’assistenza del nascituro (se allatta al seno, per ovvi motivi). Lasciar passare un congruo lasso di tempo è fondamentale, anche per motivi fisiologici: la “linea nigra” (la stria scura che si forma sulla pancia) passa in qualche settimana, Il seno si riduce di volume dopo l’allattamento, nel giro di qualche mese. Anche il peso corporeo si modifica, ristabilendosi alle condizioni precedenti. Generalmente un periodo di 9-12 mesi (mese più, mese meno) è il tempo corretto da aspettare per poter pensare di rivolgersi al chirurgo estetico. In questo lasso di tempo è importante mantenersi in forma con attività fisica e alimentazione corretta.
Gli interventi tipicamente richiesti riguardano il seno e la regione dell’addome. A livello del seno vi è la presenza di mammelle “svuotate” dall’allattamento, che quindi presentano riduzione del volume ghiandolare (confrontato con il periodo precedente alla gravidanza) con eccesso di pelle grinzosa, il capezzolo che inizia a guardare verso il basso e medialmente. La mastopessi con protesi è l’intervento giusto per questo tipo di situazione: con essa si risolleva il complesso areola-capezzolo e allo stesso tempo si riempie il volume mancante con la protesi che più si adatta alle misure del singolo paziente, per avere un seno tonico e sollevato. L'uso di protesi è a discrezione della paziente: se è contenta del volume residuo e non vuole modificarlo, si può effettuare una mastopessi senza protesi, con il solo fine di risollevare il seno ricreandone uno di forma conica, magari non grande, ma molto naturale.
Nella regione addominale invece si possono manifestare 2 condizioni. Da un lato la comparsa della cosiddetta “diastasi muscolare” ovvero la presenza di uno spazio sulla linea mediana dell’addome (sopra e sotto l’ombelico) tra i 2 “muscoli retti” (2 muscoli simmetrici che corrono tra il pube alla gabbia toracica, creando di fatto una parte importante della parete addominale anteriore). Questo spazio è provocato dallo stiramento delle fasce muscolari avvenuto durante la gravidanza, che ha assottigliato il legamento normalmente presente tra i due muscoli, detto linea alba. Il dottor André Salval lo può valutare in sede di visita, tramite la palpazione della parete addominale. Questo provoca in taluni casi una modifica della forma dell’addome, che diventa più sporgente e non più piatto (visto di profilo), in casi peggiori anche la comparsa di sintomi fisici, di tipo posturale, o la presenza di ernie della regione ombelicale. La seconda manifestazione è a livello cutaneo. La comparsa di smagliature, lassità e perdita di tono della cute e del grasso sottocutaneo.
L’intervento di addominoplastica risolve tutte queste condizioni in un unico intervento: le fasce muscolari vengono ricostruite mediante l’esecuzione di suture permanenti ad alta tenuta, (sintesi fasciale con sutura continua auto-bloccante) mentre tutta la cute dell’addome viene stirata verso il basso, eliminandone l’eccesso, le smagliature presenti al di sotto dell’ombelico e ridando tono a tutta la pelle. L'ombelico viene riposizionato nella posizione esteticamente più piacevole e se necessario ridotto di volume, in quanto spesso anch'esso si modifica allargandosi e superficializzandosi. L’esecuzione di una liposuzione della regione laterale dell’addome e dei fianchi poi, migliora ancora di più il risultato estetico, assottigliando di qualche centimetro il punto vita.
L’esecuzione di procedure “combinate” come queste è possibile in tutta sicurezza dopo aver valutato lo stato di salute del paziente, le eventuali cure farmacologiche in atto, gli esami ematici (a volte è necessaria una integrazione di ferro e acido folico) ed esclusivamente con il ricovero in clinica per 1 o 2 notti dopo l’intervento, per valutare la ripresa post operatoria immediata e la mobilizzazione precoce del paziente. Il vantaggio è in termini di tempo (i tempi di recupero sono gli stessi che dopo un intervento di addominoplastica eseguito da solo, circa 30 giorni.) ed in parte anche economici: il costo totale è inferiore rispetto a quello di 2 procedure separate nel tempo.
Scegliere bene il momento in cui effettuare tale intervento è altrettanto importante, la mamma si deve prendere un periodo di riposo in cui dovrà pensare principalmente a se stessa: non vi è stagionalità, purché si disponga di un luogo climatizzato in cui soggiornare e della possibilità di effettuare tutti i controlli post operatori prescritti dal chirurgo. Il dott. André Salval ne esegue solitamente 3 nel primo mese post operatorio.