Mastoplastica Additiva: definizione, tecnica e risultati
Definizione
La Mastoplastica Additiva ovvero l’intervento chirurgico di chirurgia plastica estetica per aumentare volume e dimensioni mammarie, con l’utilizzo di protesi mammarie, è attualmente in Italia e nel mondo l’intervento di chirurgia estetica più richiesto e più eseguito insieme alla liposuzione.
Prima di parlare delle protesi mammarie, dell’intervento e dell’anestesia vorrei sfatare innanzi tutto alcuni dubbi e leggende sulle protesiche rappresentano tutt’oggi le domande che mi vengono sempre rivolte durante una prima visita di Mastoplastica Additiva dalle donne, che spesso confuse dai social o dai forum tuttologi sugli argomenti medici, nutrono paure ingiustificate sull’argomento.
- Innanzi tutto oggi le protesi mammarie sono di ultima generazione e sono state raggiunte in ambito tecnologico dei livelli che le rendono talmente sicure per le pazienti che la maggior parte delle case farmaceutiche le garantiscono a vita; ovviamente è meglio riferirsi a case farmaceutiche di livello internazionale e di indubbia fama, capaci di tener fede alle garanzie ed alle informazioni rilasciate in merito. Oggi sono sempre più frequenti questi interventi chirurgici e spesso per garantire anche un’economicità della procedura si cade in tentazione, e direi in fallo, scegliendo protesi non conosciute per risparmiare sul costo complessivo…ma aggiungerei anche sulla qualità e sicurezza di conseguenza.
- Le protesi in aereo non si rompono!!! Dopo un intervento di Mastoplastica Additiva si può viaggiare in aereo senza nessun problema.
- Con le protesi si può allattare senza problemi, dato che questo intervento non altera i dotti galattofori.
- Non si opera in ambulatorio! Rimango sempre stupito da questa domanda….gli interventi chirurgici si effettuano in cliniche private attrezzate, idonee ed accreditate per effettuare gli interventi chirurgici.
A questo punto siamo pronti per parlare con semplicità e chiarezza di uno degli interventi di chirurgia estetica più effettuati: La Mastoplastica Additiva
Motivazioni e finalità della Mastoplastica additiva
La Mastoplastica additiva nasce per correggere delle deformità congenite o acquisite della regione mammaria femminile, infatti spesso è possibile vedere ragazze o donne che si rivolgono al chirurgo plastico per importanti asimmetrie mammarie, dove a fronte di una mammella iposviluppata l’altro lato invece appare come normale; tali alterazioni spesso sono fonte di insicurezze ed imbarazzo nella vita normale e finiscono per condizionare anche l’abbigliamento che viene scelto più per nascondere e passare inosservati che per altro, inoltre anche l’aspetto sociale della vita può, in alcuni casi, condizionare anche la serenità della vita di coppia. Molto frequenti sono le asimmetrie toraciche soprattutto a livello costale dove un torace scavato o prominente modifica la normale conformazione mammaria e può necessitare per la correzione dell’inserimento di protesi mammarie.
La Mastoplastica additiva, che in Italia si può eseguire solo a partire dalla maggiore età, può ridare ad un torace completamente piatto, la sensuale forma che normalmente un torace femminile dovrebbe avere. A volte, purtroppo, la Mastoplastica è necessaria anche per correggere le deformità che una malattia può aver causato, in tal caso alludo al percorso ricostruttivo con espansioni mammari e protesi, che molte donne nel mondo devono affrontare a causa di tumori mammari.
Prima visita
La prima visita di Mastoplastica additiva, è una fase fondamentale del futuro intervento chirurgico che una donna dovrà affrontare, per tale motivo è importante rivolgersi solo a specialisti della materia, dato che oggi molti si improvvisano chirurghi plastici senza avere in merito una specializzazione omonima. Ricordo in merito che esiste una specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica e che sarebbe normale farsi visitare da medici che l’abbiano conseguita! Purtroppo però in Italia una mancanza di tutela in materia di specializzazioni mediche non rende necessaria, legalmente, la specializzazione per effettuare tali interventi….anche se io da chirurgo plastico mai mi sognerei di operare un cuore…molti eseguono interventi di chirurgia plastica estetica, senza aver conseguito una specializzazione in merito.
Durante la prima visita verranno prescritte le analisi preoperatorie che consisteranno in un prelievo del sangue, un elettrocardiogramma ed una ecografia mammaria od una mammografia, che andranno eseguite nei giorni successivi per poi essere riportate al chirurgo plastico al fine di verificare l’idoneità all’intervento chirurgico.
Tecnica
Non esiste una tecnica unica per tutte le Mastoplastiche! Dato che ogni donna ha una forma toracica diversa da un’altra e delle proporzioni che differiscono dalle altre è impensabile ottenere risultati tutti identici e stereotipati. Ogni donna possiede delle variabili, date dalla quantità di pelle, dall’elasticità della cute stessa, dalla forma e dimensioni della mammella, dalla dimensione e forma e posizione dell’areola e del capezzolo. Pertanto è sciocco portare foto ad emulazione di altri risultati chirurgici, ci sono infatti ragazze che portano con loro al momento della prima visita le foto del seno di una modella o di una amica, ma spesso bisogna fare i conti con un torace che può presentare dei problemi a causa dei quali non si può raggiungere il risultato che magari rappresenta l’ideale raggiungibile. Per esempio a volte un aspetto simil tuberoso della ghiandola mammaria, rende più problematica una Mastoplastica che a quel punto ha il fine di ridare un aspetto quanto più normale ad una malformazione, spesso sconosciuta anche dalla paziente stessa, e necessita più di un intervento ricostruttivo che puramente estetico.
Le protesi
Le protesi mammarie, sono rivestite da un involucro di silicone contenente all’interno il gel di silicone, oggi hanno raggiunto un’affidabilità incredibile basata su centinaia di test per ogni protesi prima della sua commercializzazione, ed è possibile per il chirurgo plastico scegliere tra centinaia di dimensioni differenti, che permettono di raggiungere il risultato richiesto dalla paziente. Fondamentalmente esistono due tipi di forme: la protesi rotonda e quella anatomica o a goccia.
A questo punto voglio precisare alcune cose su queste forme di protesi al fine di chiarire alcuni dubbi in merito: la forma delle protesi, che devono essere centrate al di sotto dell’areola-capezzolo, consente di garantire con la forma rotonda una maggior pienezza nel polo superiore del torace, mentre un profilo più naturale dello stesso polo con la protesi anatomica; quindi la maggior differenza tra una protesi rotonda ed anatomica sarà apprezzabile oltre che frontalmente ( effetto pushup con la protesi rotonda) soprattutto di profilo, dove si avrà un risultato di un profilo sempre pieno ma scosceso in modo naturale con la protesi anatomica.
La superficie delle protesi può essere liscia o ruvida, quest’ultima è detta testurizzata e tale ruvidezza della superficie serve ad evitare o meglio a contrastare un fenomeno detto contrattura capsule periprotesica.
Le incisioni
Le incisioni più frequenti possono essere presenti a livello dell’areola o del solco sottomammario, esiste anche l’incisione ascellare ma è una scelta meno frequente. La scelta dell’incisione da effettuare per inserire la protesi mammaria dipende dal tipo di areola o di ghiandola o dal solco mammario.
Il posizionamento delle protesi
Questa tematica si presta a molti fraintendimenti da parte delle pazienti, ma fondamentalmente le protesi possono essere posizionate a tre livelli:
- Sottoghiandolare
- Sottomuscolare
- Dual Plane
Esiste anche un quarto posizionamento, che è quello sottofasciale, ma direi che è poco usato e meno frequente rispetto agli altri tre.
Il posizionamento delle protesi dipende molto dal tipo di tessuti della paziente (pazienti più o meno magre) dal risultato che si vuole ottenere e dall’effetto che si vuol dare . Pertanto è un aspetto che è determinante per la buona riuscita dell’intervento.
L’anestesia
L’anestesia per l’intervento di Mastoplastica additiva è generale o locale con sedazione profonda. L’intervento ha una durata di circa un’ora nei casi standard, ma a volte quando si hanno importanti asimmetrie che debbano richiedere il posizionamento di protesi di dimensioni diverse o incisioni diverse da quelle descritte sopra, può essere più comoda l’anestesia generale se si prevedono tempi operatori più lunghi.
L’intervento chirurgico
L’intervento chirurgico è la tappa tanto desiderata…le pazienti, a digiuno da almeno 6 ore, raggiungono e si ricoverano in clinica la mattina stessa dove porteranno con loro le analisi prescritte durante la prima visita in modo da poterle allegare, in copia, alla cartella chirurgica. É importante il giorno dell’intervento non avere lo smalto alle unghie né oggetti metallici come piercing. É consigliabile eseguire una doccia la mattina dell’intervento e di non utilizzare creme cosmetiche né oli per il corpo, inoltre è altrettanto raccomandato vestirsi con abiti comodi, che permettano di muoversi agilmente al rientro a casa la sera.
I drenaggi sono dei tubicini di silicone rigido che fuoriescono ai lati delle ferite e servono a raccogliere i liquidi post operatori all’interno di raccoglitori in plastica, a monitorare così nei casi selezionati l’andamento post chirurgico; generalmente si possono o meno posizionare, a seconda dell’andamento chirurgico e della coagulazione del la paziente. Generalmente dopo un accurato studio della paziente preparatorio, non metto mai i drenaggi al termine dell’intervento.
Il risveglio e la dimissione
Dopo l’intervento chirurgico la paziente si riposerà dall’intervento nella propria stanza all’interno della clinica, dove verrà monitorato il decorso post operatorio dal chirurgo, dagli infermieri e dall’anestesista. Verranno fornite tutte le informazioni per il trattamento farmacologico da iniziare e continuare per una settimana e verranno rilasciate le garanzie sulle protesi con l’etichette delle protesi impiantate. Le medicazioni verranno controllate in clinica e verrà fornito un reggiseno ed una fascia della misura adeguata, che servirà a conservare e proteggere la zona operata nelle settimane successive. Dopo due ore verrà servito un the prima della dimissione.
Alla dimissione sarà opportuno farsi accompagnare a casa e non guidare per i primi tre o quattro giorni.
A casa
La Mastoplastica additiva non è più un intervento doloroso, si potranno muovere le braccia da subito e dormire i primi giorni in posizione supina. Sarà opportuno non bagnare le medicazioni e quindi un’eventuale doccia dovrà essere effettuata con attenzione.
I controlli successivi in ambulatorio saranno di volta in volta decisi con il chirurgo plastico.
Risultati
I risultati della Mastoplastica additiva sono permanenti e miglioreranno nei mesi successivi all’intervento, infatti inizialmente la sensazione riferita è quella di avvertire la zona rigida e dura e ciò è dovuto principalmente all’edema post-operatorio, successivamente i seni appariranno sempre più morbidi e naturali, a volte più un lato di un altro, ma ciò è assolutamente normale dato che la guarigione non è simmetrica e ciò si normalizzerà in circa sei mesi. Saranno consigliate creme per la gestione e cura delle cicatrici.
Sarà possibile eseguire mammografie ed esami diagnostico strumentali con le protesi, basterà solo avvertire il radiologo della loro presenza. Inoltre è possibile allattare senza nessun problema.
Le protesi non durano 10 anni! Anche questa leggenda non corrisponde più alla realtà infatti non occorre cambiarle dopo dieci anni…le protesi mammarie potranno durare anche tutta la vita anche se come dico alle mie pazienti il fisico invecchia e così cambiamenti nel nostro fisico possono portare negli anni all’esigenza di un “ritocchino”. Le stesse case farmaceutiche che garantiscono l’integrità delle protesi non ne garantiscono la durata illimitata.
Complicanze
Le complicanze relative a questo intervento chirurgico non devono essere taciute ma illustrate e discusse nel corso della prima visita, per informare la paziente sulla loro esistenza, seppur rara, e sulle metodiche esistenti per la loro risoluzione.
Quindi le tematiche inerenti gli ematomi, i sieromi, le cicatrizzazioni e la contrattura capsulare periprotesica saranno discusse ampiamente nel corso della prima visita specialistica di chirurgia plastica.
A cura del Dott. Pietro Campione
Medico Chirurgo
Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva