Mastoplastica mutuabile: in quali casi si può fare?

Mastoplastica mutuabile: in quali casi si può fare?
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 29 set 2018 · Aggiornamento: 16 lug 2019
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Oggi sono sempre di più le persone che decidono di sottoporsi alla chirurgia estetica per sentirsi di nuovo bene con se stesse o per risolvere alcune problematiche fisiche che magari rendono la propria vita difficile e la propria salute più complicata.

In Italia uno degli interventi di chirurgia estetica più diffusi è la mastoplastica. Moltissime donne di tutte le età si ritrovano prima o poi ad avere a che fare con cambiamenti fisici, ed iniziano a sentirsi sempre più a disagio con se stesse e nel rapporto con gli altri. In alcuni casi, gli interventi di mastoplastica possono anche essere presi in considerazione per risolvere alcuni problemi fisici che diventano invalidanti. Da qui, nasce la domanda che molte si pongono: la mastoplastica è mutuabile? La buona notizia è che la risposta è si. La mastoplastica è mutuabile, ma solo in alcuni casi

Scopriamo, quindi, qualcosa di più sulla mastoplastica mutuabile e quando è possibile rifarsi il seno con la mutua.

Quali sono gli interventi al seno mutuabili?

Prima di tutto c’è una cosa da chiarire. Gli interventi al seno con scopi prettamente estetici non sono mai mutuabili e dunque non sono mai a carico del SNN (Servizio Sanitario Nazionale). Gli interventi al seno mutuabili sono quelli che prevedono una risoluzione di un problema che comporta conseguenze anche piuttosto serie e che dunque l’intervento di chirurgia estetica sia realmente funzionale. Cosa significa? L’intervento deve essere necessario a ripristinare una funzionalità che è stata limitata o compromessa prima dell'operazione. Si può notare dunque come ci sia una forte differenza tra chirurgia estetica e chirurgia estetica che sia funzionale: mentre la chirurgia estetica interviene sull'aspetto esteriore della paziente e sul suo aspetto, quella funzionale è rivolta alla risoluzione di disagi che possono essere estetici, ma che sono prima di tutto fisici.

Dunque,  quando parliamo di chirurgia del seno c’è da dire che alcuni interventi di mastoplastica additiva o riduttiva e di mastopessi, appartengono alla branca della chirurgia estetica mentre altri a quella funzionale (o ricostruttiva).

Quindi, sgombrando il campo da dubbi, gli interventi di chirurgia estetica atti a rimodellare il seno per raggiungere specifici canoni di bellezza non sono mutuabili mentre gli interventi di mastoplastica additiva utili alla correzione di gravi deformità o alla ricostruzione della mammella post-mastectomia sono operazioni di chirurgia plastica che hanno tutto il diritto ad essere coperti dal SSN.

rifarsi-seno-gratis-shutterjpg.jpg L'asimmetria può essere corretta con SSN

Asimmetria mammaria: l'intervento è mutuabile o no?

L'asimmetria del seno si verifica quando un seno si presenta diverso dall’altro in dimensione, volume e forma. Questa asimmetria può essere dovuta a problemi ormonali ma anche a malformazioni congenite, come per esempio l’ipertrofia giovanile del seno. Sebbene raro, questo può causare una crescita irregolare del seno che si presenterà con un lato significativamente più grande dell'altro. 

L'assimetria mammaria può essere corretto con un intervento chirurgico realizzato in regime mutuabile, in quanto si tratta di una problematica che può portare a una serie di forti disagi psicologici e insicurezze che non permettono alla donna di vivere serenamente con il proprio corpo.

Seno tuberoso o malformazioni e SSN

La mammella tubolare o il seno tuberoso è un problema più complesso che presenta molte varianti ed è considerato una malformazione congenita. La parte inferiore (uno o entrambi i quadranti inferiori del seno) della mammella non si forma completamente e appare ristretta da una pelle molto sovrastante. La piega sotto il seno può essere spostata verso l'alto e il tessuto rimanente si inclina verso il basso. Il capezzolo e l'areola possono anche risultare allungati. Se il derma dell'areola è sottile, la ghiandola mammaria può erniare attraverso l'areola creando un prolasso del complesso areola capezzolo. Le opzioni chirurgiche dipendono da come la forma e le dimensioni devono essere modificate. Esiste la possibilità di effettuare la correzione del seno tuberoso in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, ma le regole e le procedure cambiano molto a seconda della regione.

Mastoplastica riduttiva e SSN

Seni grandi, pesanti e pendenti possono essere fastidiosi ma, in particolar modo, l'eccesso di peso può causare dolore al collo, mal di schiena, irritazione della pelle, intorpidimento o debolezza. La riduzione del seno quindi diventa essenziale per sentirsi bene e per evitare questi effetti collaterali. La procedura prevede la rimozione di eccesso di pelle, tessuto adiposo e tessuto ghiandolare ma mantenendo la normale sensibilità al seno e persino la capacità di allattamento. La procedura di riduzione riduce l'aspetto, il volume e il contorno del seno, preservandone, però, sia la sensibilità che la funzionalità. Qualora le dimensioni del seno fossero tali da compromettere il benessere fisico della donna si parla di ipertrofia mammaria, e in alcuni casi è possibile richiedere una riduzione tramite SSN.

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Mastopessi e SSN

Può essere considerato un lifting del seno. È una procedura chirurgica eseguita da un chirurgo plastico non solo per modificare la forma del seno, ma più che altro per sollevalo. Durante la mastopessi, la pelle in eccesso viene rimossa e il tessuto mammario viene rimodellato per sollevare il seno. Potresti scegliere di sottoporti ad un lifting del seno se questo si incurva o i capezzoli puntano verso il basso. Un sollevamento del seno potrebbe anche migliorare la propria postura, l'immagine di sé e la fiducia in se stessi, tuttavia è considerato principalmente un trattamento estetico quindi viene eseguito in regime privato. 

La mastoplastica è mutuabile? Asimmetrie o malformazioni possono causare disagio

La ricostruzione dopo una mastectomia

Molte donne che si sono dovute sottoporre a un intervento di rimozione del seno per curare o prevenire il cancro al seno hanno la possibilità di ricostruire il seno rimosso e generalmente è possibile richiedere la convenzione. Le donne che scelgono di efettuare un intervento di ricostruzione mammaria hanno diverse opzioni su come procedere. I seni possono essere ricostruiti utilizzando impianti (salini o in silicone) o possono anche essere ricostruiti usando tessuto autologo (cioè tessuto proveniente da altre parti del corpo). A volte vengono utilizzati sia gli impianti che il tessuto autologo per ricostruire il seno.La chirurgia per ricostruire il seno può essere fatta (o iniziata) al momento della mastectomia (in questo caso si parla di  ricostruzione immediata) oppure può essere eseguita dopo che le incisioni di mastectomia sono guarite e la terapia del cancro al seno è stata completata (ricostruzione ritardata). La ricostruzione ritardata può avvenire mesi o addirittura anni dopo la mastectomia.

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Come si richiede un intervento mutuabile? Consigli sull'iter da seguire per potersi rifare il seno gratis

Per potersi rifare il seno gratis ci sono alcuni consigli che ci sentiamo di darti per richiedere un intervento mutuabile. Prima di tutto, dovrai sottoporti ad una visita specialistica presso un reparto di Chirurgia Plastica di un ospedale pubblico, per far si che si indaghi realmente sul tipo di patologia e sulle problematiche correlate ad esso e per convalidare dunque l’effettiva funzionalità di un ipotetico intervento. Le regole non sono le stesse in tutte le regioni, quindi per avere maggiori dettagli sul funzionamente delle convenzioni nella tua regione si consiglia di rivolgersi al reparto di Chirurgia Plastica più vicino,

Dopo aver accertato questi fattori è possibile inoltrare la domanda per poter usufruire dell’intervento mutuabile. Una cosa da tenere in conto sono le tempistiche. Ovviamente, per quanto riguarda gli interventi mutuabili, è possibile che la data prescelta non sia imminente ma potrebbero passare alcuni mesi. Inoltre, altra cosa da considerare è che, tra la lista di chirurghi convenzionati a sottoporti all’intervento mutuabile farai affidamento su un medico realmente preparato e pronto ad aiutarti a prepararti all’intervento all’insegna della professionalità, anche se non potrai essere tu a scegliere il medico che preferisci.

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