Mastoplastica senza dolore: in anestesia locale oggi si può
La paura del dolore e la preoccupazione data dall’anestesia e i suoi possibili effetti sono due dei pensieri che suscitano maggiore ansia in chi sta sognando o programmando un intervento di chirurgia plastica ed estetica, non solo nel caso della mastoplastica. Tanto che molte persone vi rinunciano proprio a partire da queste preoccupazioni.
Il Dott. Alfio Scalisi - specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica con moltissimi anni di esperienza alle spalle - ci aiuta, in questa intervista, a fare chiarezza su questi temi, per cercare di capire come si possa affrontare un intervento di mastoplastica additiva per l’aumento del seno riducendo al minimo tutti i possibili rischi, i disagi e le preoccupazioni.
Qual è il tipo di anestesia più adatto per un intervento di mastoplastica additiva e come si decidono le modalità di intervento?
La scelta del tipo di anestesia da applicare dipende principalmente dalla paziente e dal medico anestesista. Ci sono diverse opportunità, fra cui la local soft oppure un blocco loco regionale. Queste sono le tecniche più nuove, senza però tralasciare l’anestesia generale, alla quale corrisponde una tradizione molto lunga alle spalle.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’anestesia generale e quali, invece, quelli dell’anestesia locale?
In entrambi i casi la paziente non avvertirà mai dolore, si tratta più che altro di una scelta anestesiologica, valutata a partire dalle condizioni di base della paziente e anche in base alla durata dell’intervento che si andrà ad eseguire. L’anestesia generale ha come svantaggio un risveglio molto lento, che invece risulta essere molto più rapido con le altre tecniche di anestesia locale; dopo una breve osservazione si può infatti dimettere la paziente.
Quali sono le sue rassicurazioni per le pazienti o future pazienti che hanno paura dell’anestesia?
Basti pensare alla lunga esperienza dei medici sul campo per potersi rassicurare, anni e anni di studio per affinare procedimenti sempre più efficaci e rapidi.
Come avviene la preparazione della paziente in vista dell’intervento, sia dal punto di vista della preparazione del fisico che della preparazione psicologica?
Dal punto di vista psicologico, generalmente, non vi sono particolari problemi, poiché è spesso il desiderio di risolvere un inestetismo che porta la paziente in sala operatoria. La preparazione fisica richiede un attimo di attenzione verso l’alimentazione prima dell’intervento: va fatta una leggerissima cena o evitata del tutto, e chiaramente si deve digiunare dal mattino fino all’esecuzione dell’intervento.
Quali sono i suoi suggerimenti per aiutare le pazienti ad affrontare eventuali paure e preoccupazioni come il dolore o il timore di possibili complicazioni?
Seguire le indicazioni del medico-chirurgo garantisce il successo terapeutico, riducendo dolore, paure e complicazioni.
L’intervento e il post operatorio sono dolorosi?
L’intervento è assolutamente indolore, nel post operatorio potrebbe più che altro essere presente del fastidio.
Cosa si può fare per gestire eventuali dolori e fastidi?
Nel caso in cui si dovessero presentare dei dolori, possono essere trattati con alcuni antidolorifici comunemente reperibili o prescrivibili dal medico: assumere antidolorifici, adottare posizioni corrette a letto, ridurre al minimo gli sforzi da parte degli arti superiori, sono tutti accorgimenti che aiutano a diminuire fastidi e dolori.
La scelta di un determinato tipo di protesi piuttosto che un altro influisce sul decorso del post operatorio?
Il decorso operatorio non cambia dal tipo di protesi, ma dal tipo di intervento, che a sua volta dipende dalle caratteristiche della paziente stessa e della mammella di partenza.
E la tecnica di intervento? Ci sono tecniche che riducono dolore, disagio o tempi di degenze? Oppure il post operatorio è sempre uguale a prescindere dalla tecnica impiegata?
Il post operatorio è generalmente sovrapponibile, il tipo di tecniche utilizzate sono già finalizzate alla ottimizzazione di decorso, disagio o dolore.
Quali sono le modalità di intervento che Lei predilige?
Le modalità prescelte si riferiscono soprattutto all'utilizzo di anestesia locale, che velocizza particolarmente la ripresa della paziente, e ad una incisione sul solco mammario che ben si nasconderà nella piega anatomica della cute.
Prima di salutarci, ci sono altre considerazioni che vorrebbe aggiungere su questo argomento?
Semplicemente valorizzare questa chirurgia, ribadendo come negli anni sia stata impiegata e perfezionata, mirando alla cura del dettaglio e alla soddisfazione della paziente.