Alitosi: a quale specialista mi rivolgo?
L'alitosi è un fastidioso disturbo che influenza i rapporti interpersonali e nei casi piú gravi può compromettere seriamente la vita sociale di una persona. Può essere una condizione temporale (ad esempio appena svegli) ma, se permanente, può essere il campanello d'allarme di un disturbo del cavo orale. Ma se siamo seriamente affetti da questo disturbo a chi ci dobbiamo rivolgere per la cura?
Innanzitutto va detto che per prevenire e combattere l'alito cattivo, è fondamentale una corretta igiene orale: solamente grazie ad un'accurata pulizia dentale con spazzolino e filo interdentale è possibile, infatti, rimuovere i resti alimentari allontanando così questo problema.
Che cos'è l'alitosi?
L'alitosi si manifesta attraverso un cattivo odore emesso durante la respirazione. Secondo alcune stime, potrebbe soffrire di alitosi ben il 50% della popolazione mondiale. Inoltre, spesso chi ne è affetto non è consapevole del suo problema.
Si utilizza il termine “alitosi" per indicare un problema legato all'alito cattivo. In realtà si tratta sempre di un sintomo causato da una scarsa igiene orale, dall'alimentazione o da patologie respiratorie e del metabolismo. È un problema che può seriamente compromettere le relazioni sociali o essere fonte di grande imbarazzo per chi ne soffre.
Quali sono le cause dell’alitosi?
L'alitosi è dovuta al proliferare dei batteri sulla lingua. Molto spesso è dovuta dai residui di cibo che restano nella bocca e che permettono l'aumento sia dei batteri che della placca o delle infiammazioni del cavo orale. Tuttavia esistono anche altre cause che non riguardano in primis la bocca, come alcune patologie del sistema respiratorio e del metabolismo (tonsillite, reflusso gastroesofageo, diabete, ecc). Vediamo nel dettaglio che cos’è che può favorire l’alito cattivo:
- Alimentazione. Alcuni alimenti, se consumati frequentemente, possono favorirne l'apparizione (formaggi, aglio, cipolla, alcol, caffè, cibi zuccherati, ecc).
- Igiene orale. Una cattiva igiene causa la proliferazione dei batteri nel cavo orale attratti dai resti di cibo.
- Bocca secca. La saliva, serve a pulire la bocca e a ridurre la proliferazione delle cellule morte all'interno della bocca.
- Fumo. Una delle cause più frequenti dell'alitosi è il fumo che causa un incremento della placca e della secchezza orale.
- Digiuno. Saltare i pasti può provocare la riduzione della salivazione e quindi una minore pulizia del cavo orale.
- Patologie. Stress, carie, disturbi del fegato e tutte quelle patologie che provocano una diminuzione della salivazione causano alitosi. Anche le malattie digestive come il reflusso gastroesofageo o respiratorie come la tonsillite possono determinare l'alito cattivo.
A quale specialista rivolgersi per eliminare l’alitosi?
Come abbiamo visto, nel cavo orale risiede la maggior parte delle cause di alitosi, la quale è dovuta alla presenza di batteri anaerobi (cioè che proliferano in assenza di ossigeno) produttori di gas che possono trovarsi per esempio in tasche parodontali, in carie profonde o in canali di denti in necrosi.
Per questo motivo serve, innanzitutto, una buona visita odontoiatrica e sarà quindi l'odontoiatra la prima figura di riferimento a cui dovremo rivolgerci per escludere la presenza di problemi nella cavità orale ed eventualmente porvi rimedio. In particolare il dentista esperto in Parodontologia può ritenersi lo specialista più appropriato per affrontare questo tipo di problema, in quanto la parodontite, conosciuta anche come piorrea, è una delle patologie del cavo orale che più spesso può causare problemi di alitosi.
Nel caso in cui vengano escluse cause odontoiatriche, è bene indagare sulle cause sistemiche, anche se hanno un ruolo marginale rispetto alle malattie del cavo orale. Se si tratta di una malattia generale non sarà certo facile individuare la causa dell'alitosi, in quanto sicuramente non sarà tra i primi sintomi.
Bisogna comunque prendere in considerazione malattie di origine otorinolaringoiatrica come sinusiti o tonsilliti. Nelle cavitá tonsillari, si possono infatti depositare residui di alimenti che non essendo facilmente rimovibili possono essere fonte di batteri anaerobi. Se il medico rileva la presenza di infezioni respiratorie o tonsilliti, sarà opportuno rivolgersi ad uno specialista in Otorinolaringoiatria oppure in Pneumologia.
Infine, l'alito cattivo potrebbe essere anche espressione di malattie gastroenteriche, anche se raramente sono responsabili di questo disturbo ed è poco verosimile che ci sia un passaggio continuo dallo stomaco al cavo orale, a meno che non sia dovuto a un ernia iatale. I soggetti affetti da problemi gastrici così come i diabetici, o pazienti con insufficienza epatica o insufficienza renale devono invece consultare il medico di famiglia oppure uno specialista in Gastroenterologia per avere le corrette indicazioni su come poter arginare l'alitosi causata da questo tipo di patologie. In questi casi potrebbe essere opportuno, inoltre, rivolgersi anche ad uno specialista in odontostomatologia.
I rimedi contro l’alito cattivo
Nella maggior parte dei casi l'alitosi è causata da uno stile di vita poco equilibrato, e questo vuol dire che se si seguono alcune semplici regole è possibile ridurre o eliminare il problema dell’alito cattivo:
- Seguire una corretta igiene orale;
- Utilizzare il filo interdentale, il collutorio e un pulisci-lingua;
- Bere molta acqua per stimolare la salivazione;
- Mangiare frutta e verdura;
- Evitare i cibi che favoriscono l'insorgere dell'alitosi;
- Evitare l'alcool e il fumo;
- Sottoporsi alla pulizia professionale dei denti 2 volte all'anno.
Esistono, inoltre, alcuni prodotti che risolvono temporaneamente il problema come caramelle, chewing-gum e spray. Bisogna far attenzione perché non sono rimedi veri e propri ma semplici palliativi da usare nei momenti in cui non è possibile lavarsi i denti e avere una corretta igiene orale durante la giornata.
Se mantenete un'impeccabile igiene orale ed evitate i fattori scatenanti dell'alitosi, ma il problema dell'alito cattivo persiste, è ora di rivolgersi a uno specialista. In questo modo sarà possibile capire la causa primaria dell'alitosi e cercare il trattamento maggiormente adeguato.