Il bullismo ai tempi della chirurgia estetica
Una nuova soluzione al bullismo? La chirurgia estetica stando all'ultima tendenza proveniente dagli Stati Uniti. Secondo l'American Society For Aesthetic Plastic Surgery nell'ultimo decennio sono aumentati del 30% gli interventi di chirurgia estetica sui bambini per evitare le violenze e proteggersi dal bullismo.
Alla base di questa corsa alla chirurgia estetica è quel fenomeno diffuso, spesso nelle scuole, che si chiama bullismo e che si basa su violenze verbali o fisiche di un "bullo" verso un altro soggetto più debole che si trasforma in vittima. Spesso questo tipo di manifestazioni sono giustificate dall'aggressore con motivazioni basate sulle differenze etniche, fisiche o di genere. Nei casi in cui è stata utilizzata la chirurgia estetica questo tipo di comportamento era diretto verso quei bambini che non rispecchiano un determinato "standard estetico". Le conseguenze di questi atti portano i più piccoli a casi di depressione e nei casi peggiori al suicidio.
Gli interventi più diffusi in bambini e adolescenti
Fra gli interventi più richiesti ci sono l'otoplastica e la rinoplastica per risolvere rispettivamente il problema delle cosiddette "orecchie a sventola" e un naso sproporzionato.
L'otoplastica è un'operazione molto semplice con un recupero molto veloce, è poco invasiva e per questo si può praticare su bambini a partire dai 5 o 6 anni. Gli specialisti consigliano di fare questo intervento quando il bambino è ancora piccolo, dato che dopo l'intervento l'orecchio potrà crescere normalmente, perché a 5-6 anni la cartilagine è già sviluppata. Quindi, anche se il corpo e le orecchie continuano a crescere, l'operazione non sarà un ostacolo per il loro sviluppo.
Nel caso della rinoplastica, invece, gli specialisti raccomandano di aspettare almeno fino ai 15 o 16 anni, in modo che il naso sia più sviluppato e più vicino a quello che sarà la sua dimensione definitiva. Nei bambini piccoli è consigliata soltanto in casi molto gravi di rinomegalia o gravi malformazioni.
Uno dei casi più discussi sulla stampa statunitense e internazionale è stato quello di Samantha Shaw di soli sette anni sottoposta a un intervento di otoplastica per evitare di essere presa in giro dai compagni di classe. Stesso intervento per Nadia Ilse che all'età di 10 anni è stata operata grazie all'aiuto di Little Baby Face Foundation, una ONG che offre interventi gratuiti di chirurgia estetica ai bambini nati con malformazioni ma anche alle vittime di bullismo. Secondo quanto ha raccontato la bambina alla CNN, i suoi aggressori l'avevano soprannominata "Dumbo" per le sue grandi orecchie.
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E in Europa?
Gli episodi di bullismo non avvengono purtroppo solo negli Stati Uniti ma anche in Europa dove si sta diffondendo questo utilizzo della chirurgia estetica. Spagna, Germania, Francia, nessuno sembra immune da questo problema. In Italia non esistono dei registri che censiscono gli interventi estetici e dunque non è ancora possibile riuscire a relazionare gli interventi chirurgici effettuati sui bambini con il tema del bullismo. In Francia, ad esempio, secondo quanto riportato dal quotidiano 20 Minutes e gli studi effettuati dal Congrès des Sociétés de pédiatrie, la chirurgia estetica è sempre più diffusa fra bambini e adolescenti obesi.
Secondo le dichiarazioni riportate dalla stampa italiana, invece, il maggior disagio dei bambini è quello delle orecchie a sventola. Cesare Azzolini, chirurgo plastico di LaClinique, afferma che questo tipo di interventi viene fatto in giovane età perchè verso gli 8 anni l'orecchio ha già assunto il 90% circa delle sue dimensioni definitive. Tuttavia un altro intervento richiesto è quello della correzione della ginecomastia, ossia il rimodellamento del torace e della mammella maschile per correggere l'eccessivo sviluppo della ghiandola mammaria.
L'intervento è realmente necessario?
In base all'età del minore i genitori potranno trattare il tema di una possibile correzione di questo difetto fisico che sta causando problemi la figlio. Ma la cosa più raccomandabile è mettersi nelle mani di uno specialista.
Una buona valutazione fisica e psicologica del bambino determinerà se l'operazione potrà dargli benefici o se al contrario non sarà positiva.
In ogni caso il bambino deve mostrarsi favorevole all'intervento. Se non lo è, la cosa migliore è non eseguirlo, dato che potrebbe essere ancora più traumatico per lui e fargli nascere l'idea che nemmeno i suoi genitori accettano questo "difetto".
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Correggere difetti, non percezioni
Entrare in una sala operatoria presuppone sempre un rischio, ancora di più se chi si opera è un bambino o un adolescente. Per questo gli specialisti raccomandano di limitare al massimo gli interventi di tipo estetico, curando unicamente quei casi in cui il problema può causare gravi danni a livello psicologico.
Per esempio, un naso estremamente deformato può condizionare lo sviluppo sociale del bambino, a prescindere dal fatto di essere o no vittima di bullismo, causando insicurezza in pubblico. In questi casi un intervento può essere la migliore soluzione. Tuttavia, nel caso di ragazze che non accettano la propria taglia di seno o il proprio peso, si tratta più che altro di percezione di se stessi, per cui, bisognerà cercare alternative alla chirurgia: in situazioni di questo tipo si ottengono risultati molto migliori lavorando sull'autostima anziché eseguendo un intervento chirurgico.
Non solo chirurgia
Se l'obiettivo di questi interventi è eliminare il problema e dare nuova fiducia in sé stessi ai bambini colpiti dal bullismo, molti si chiedono se questa soluzione invasiva sia la migliore. Con la chirurgia, infatti, si risolve un problema che ha radici sociali e culturali con una risposta puramente medica ed estetica. Inoltre la soluzione non ricade sull'aggressore, ma ancora una volta sulla vittima che è costretta a cambiare il proprio profilo fisico e psicologico per evitare la violenza.
Uno dei rimedi sicuramente risiede in un dialogo maggiore fra genitori, insegnanti e bambini, i quali devono poter sentirsi liberi di parlare dei propri problemi senza vergogna. Per affrontare il fenomeno è stato istituito un numero verde (il numero è: 800669696) per la campagna del Ministero della Pubblica Istruzione chiamata "Smonta il bullo", istituita proprio al fine di fornire strumenti utili per la denuncia di violenze e atti di bullismo.
Viviamo in una società in cui il culto del corpo si è trasformato praticamente in un'ossessione per molti, e questo sta portando molti giovani a voler ricorrere a interventi chirurgici che non sono necessari e che inoltre possono danneggiare il loro sviluppo.
È ovvio che nessuno vuole che i propri figli siano vittime di bullismo, ma come società dovremmo cercare alternative rivolte a sanzionare le condotte di chi commette la violenza, non cercare di risolvere il problema sottoponendo bambini a interventi chirurgici o trattamenti estetici fin dalla tenera età.
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