Tecnica di Kayè: la correzione non chirurgica delle orecchie a sventola
Uno dei problemi più vistosi e imbarazzanti sotto il profilo estetico è sicuramente quello delle orecchie prominenti, cosi dette "a sventola", la cui correzione avviene quasi sempre chirurgicamente con un intervento chiamato otoplastica.
Anatomicamente l'orecchio si definisce prominente se l'angolo che si forma tra il padiglione auricolare e la testa supera i 30°, a causa di una malformazione dovuta, ad esempio, al mancato sviluppo della normale piega cartilaginea a livello dell'antelice oppure ad un'ipertrofia della cartilagine della conca auricolare, che causa la "rotazione" dell'orecchio in senso esterno.
L'otoplastica, che consiste nel riposizionamento ed eventuale riduzione delle orecchie prominenti, è una procedura ampiamente praticata e considerata sicura se eseguita da mani esperte; naturalmente è a tutti gli effetti un'operazione chirurgica, sgradevole soprattutto per i bambini che devono essere sottoposti all'anestesia generale e possono incorrere in un disagio post operatorio mal tollerato proprio in funzione della giovane età.
L'approccio alternativo (non chirurgico e quindi conservativo) è rappresentato dalla tecnica di Kayè, che prevede l'applicazione, secondo un preciso disegno, di punti di sutura in grado di stabilizzare la plicatura dell'antelice in posizione corretta e agire eventualmente su altri aspetti dell'inestetismo.
Questa procedura può essere svolta in ambulatorio e prevede la somministrazione di una semplice anestesia locale.
Al termine dell'intervento il paziente di solito non avverte dolore, ma solo un'eventuale dolenzia che è possibile lenire nelle prime ore con comuni farmaci.
Possono comparire piccole ecchimosi nella regione trattata, che non pregiudicano la ripresa delle normali attività, con la sola accortezza di evitare per qualche giorno l'attività sportiva e in generale movimenti che potrebbero creare un trauma da contatto alle orecchie.
La sutura di Kayè deve essere praticata esclusivamente da un medico esperto, che dovrà valutare durante la visita preliminare l'idoneità del paziente a questo trattamento; la correzione ambulatoriale delle orecchie a sventola, infatti, non è sufficiente nel caso vi sia una sporgenza importante, con angolo al di sopra dei 60-70°.
Il trattamento è particolarmente indicato per i bambini e in generale per le persone che non desiderano affrontare un intervento chirurgico, ma può essere effettuato anche per migliorare il risultato non pienamente soddisfacente di un'otoplastica precedente, o per correggere delle asimmetrie.
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