Autotrapainto: mai più senza capelli

Autotrapainto: mai più senza capelli
Chirurgo plastico ed estetico. È stato vice primario dell'Unità di Chirurgia Maxillo-facciale e responsabile del reparto di Microchirurgia del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania per 10 anni.
Creazione: 30 ago 2018 · Aggiornamento: 17 nov 2020

La perdita dei capelli non è una cosa che preoccupa solo gli uomini avviati verso la mezza età, ma rappresenta un problema anche per moltissime persone giovani, sia uomini che donne… e rasarsi i capelli a zero non può essere sempre una toppa adatta a tutti. L'autotrapianto dei capelli è un intervento chirurgico che può offrire una soluzione duratura e naturale e in questo articolo il Dott. Alfio Scalisi, Chirurgo Plastico e Ricostruttivo, ci aiuta a fare il punto su tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

Da cosa è causata la perdita dei capelli e cosa si può fare per prevenirla?

La perdita di capelli è causata da diversi fattori, in primis l'età, il sesso e lo stress, ma su tutti vince la genetica. Chi perde i capelli, infatti, presenta un recettore per gli androgeni che ne indirizzano la caduta. Può essere prevenuta riducendo alcuni fattori di rischio come il fumo o una cattiva alimentazione, oppure utilizzando delle lozioni specifiche; la prevenzione purtroppo non è mai efficace, prolunga solamente i tempi.

Quali sono le principali tecniche di intervento per il trapianto dei capelli?

Le tecniche più antiche prevedevano il prelievo del cuoio capelluto a tutto spessore, lasciando cicatrici visibili e provocando una perdita della sensibilità. Le tecniche più moderne, invece, prevedono il trapianto del singolo bulbo, che ben può sopravvivere in altre regioni del capo; oggi si parla di Follicular Unit Extraction o micro FUE. Il vantaggio è quindi quello di avere un decorso post operatorio rapido, non si perde la sensibilità né del sito donatore, né del sito ricevente, con un risultato estetico ottimo.

Quale di queste tecniche è quella che utilizza maggiormente?

La tecnica più in voga è la FUE, anche se non bisogna dimenticare di valutare la singolarità di ogni paziente ed optare per la tecnica più appropriata. Il tempo intraoperatorio è di circa 3 – 4 ore, perché bisogna prelevare i bulbi uno ad uno, trattarli e reinnestali. La durata dipende quindi molto da quanti bulbi vengono trapiantati.

Da dove vengono prelevati i follicoli per il trapianto?

I bulbi verranno prelevati dalla regione occipitale (cioè la zona corrispondente alla parte posteriore della testa).

2eae6780-c26f-11e9-a839-0050569948e1.jpg

Rimangono cicatrici visibili?

Non rimarranno cicatrici, perchè uno ad uno le regioni di prelievo saranno riparate con semplici crosticine, che spariranno senza lasciare segno di sé.

Che tipo di cure post operatorie bisogna adottare?

Il post operatorio prevede di non dormire a faccia in giù per evitare il gonfiore alla fronte, non farsi lo shampoo per circa una settimana e seguire le corrette medicazioni come indicate dal Medico. Per il resto, si può svolgere qualsiasi attività escludendo bagno in piscina e attività fisiche che comportino la sudorazione.

Quanto tempo bisogna attendere per vedere i risultati?

I risultati sono subito evidenti, ma bisognerà aspettare la completa guarigione per non vedere più le crosticine e l’edema della cute.

Il risultato è omogeneo e naturale? e che aspetto hanno i nuovi capelli?

I nuovi capelli hanno un aspetto normale, saranno inseriti con uno schema naturale, e non sembrerà mai di essere stati trapiantati.

Quanto può costare un intervento di questo tipo?

Dipende dal numero di bulbi trapiantati, generalmente si necessitano dai 3200 ai 4000 euro per avere un risultato apprezzabile; possono essere molto meno se le necessità sono più piccole, con appunto, zone più piccole da trapiantare.

Cosa ne pensa del fenomeno del turismo chirurgico che propone prezzi stracciati rispetto a quelli che si trovano in Italia?

Sicuramente un vantaggio economico, ma considerando il problema della lingua e quindi della comunicazione medico-paziente e del viaggio da affrontare consiglio di restare in Italia, anche per avere un referente stabile.

È sufficiente eseguire l’intervento in un’unica seduta o bisogna fare dei richiami?

Generalmente non è necessario intervenire nuovamente, a meno che non si desideri cambiare il risultato per diletto personale.

È possibile abbinare l’intervento a trattamenti come il PRP o la carbossiterapia per rafforzare ulteriormente i capelli e il cuoio capelluto?

Il PRP (ovvero Plasma Ricco in Piastrine) rappresenta certamente una ottima soluzione per rinforzare il capello e farlo attecchire al meglio, spesso si associa anche alla carbossiterapia, un trattamento che permette di ottenere un aumento della vascolarizzazione superficiale e dunque una sopravvivenza percentualmente maggiore.

Annuncio

Le informazioni contenute in Guidaestetica.it non possono sostituire in nessun caso la relazione tra medico e paziente. Guidaestetica.it non difende un prodotto o servizio commerciale.