Trapianto di capelli, come prepararsi e quali cure bisogna seguire

Trapianto di capelli, come prepararsi e quali cure bisogna seguire
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 28 mar 2018 · Aggiornamento: 20 ago 2019
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Più della metà della popolazione maschile del nostro paese soffre di alopecia. Quasi il 60% ha cominciato a perdere i capelli in modo considerevole prima dei 20 anni. Per alcuni, il trapianto è l'unico trattamento possibile per recuperare di nuovo la chioma perduta.

Sono molte le cause dell'alopecia. La più comune è l'atrofia dei follicoli piliferi provocata dal diidrotestosterone (DHT), un ormone originato dal testosterone che si sintetizza anche nei follicoli piliferi. Ma anche lo stress, i problemi emozionali, alcuni cambi ormonali o una dieta povera di vitamina A, B e C, biotina o vitamina H (conosciuta anche come vitamina B/), zinco, ferro, rame, proteine possono provocare la perdita di capelli e la comparsa di calvizie sul cuoio capelluto.

Quando si deve curare la perdita di capelli o l'alopecia si può optare per diverse metodi, da quelli farmacologici fino alla mesoterapia, ma non tutti ottengono i risultati sperati. In alcune occasioni il trapianto di capelli è l'unico metodo efficace per far crescere di nuovo i capelli. Per questo motivo, tante persone chiedono informazioni in centri specializzati in innesti capillari per sottoporsi a un trattamento medico-estetico.

Cos'è un trapianto di capelli?

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Il trapianto di capelli è un'operazione chirurgica che si realizza con anestesia locale e che ha una durata variabile, tra le due e le nove ore, in base alla zona in cui il chirurgo deve intervenire (se il tempo è prolungato, le otto o nove ore sono divise in due sedute). Può durare così tanto perché il trapianto impiega innesti capillari che si impiantano uno a uno nel cuoio capelluto del paziente. La durata dell'intervento quindi dipenderà dall'area da trattare.

Due sono le tecniche più comuni del trapianto di capelli: il metodo FUSS (anche conosciuto come STRIP o micro selezione follicolare) è quello in cui il chirurgo trapianta i follicoli piliferi da una "striscia" di cuoio capelluto precedentemente estratta dal paziente.

Il metodo FUE (l'altra tecnica), invece, è simile a quella precedente senza il bisogno di estrarre strisce di cuoio capelluto dal paziente, ma realizzando una selezione dei follicoli piliferi più idonei per estrarli e inserirli uno alla volta, successivamente, nella zona interessata.

Possibilmente, la zona donante è estratta dallo stesso paziente, ma se non è possibile gli innesti possono essere ricevuti da altri donatori compatibili.

Nonostante la minuziosa operazione, non è un intervento eccessivamente doloroso. Anche se di solito si applica anestesia locale per evitare di far sentire possibili fastidi sul cuoio capelluto durante l'estrazione o il trapianto.

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Come prepararsi per un trapianto di capelli?

Come diciamo sempre, è importantissimo seguire tutte le indicazioni date dal chirurgo nei giorni precedenti l'intervento e in quelli successivi, dato che le necessità di ogni paziente esigono una preparazione personalizzata. Ma esistono delle attenzioni generiche che tutti i pazienti devono conoscere e sono:

  • Sospendere qualsiasi medicinale o complesso vitaminico, a meno che il medico non dica il contrario, soprattutto acido acetilsalicílico e antinfiammatori.
  • Abbandonare l'esercizio fisico e lo sport.
  • Non fumare
  • Non consumare alcol
  • Evitare il consumo di bibite eccitanti come il caffè o il té.

Questi sono delle raccomandazioni da seguire la settimana precedente il trapianto di capelli. Il giorno prima il chirurgo consiglierà al paziente di lavarsi i capelli con acqua e sapone neutro, senza applicare maschere, balsami, creme idratanti, gel fissante, schiuma, ecc.

Dott. Lino Bertolini
La Spezia, La Spezia

Cure durante il post operatorio e il periodo di recupero

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Una volta realizzato il trapianto, il paziente dovrà seguire i consigli dati dal medico per evitare infezioni e affinché i risultati siano quelli sperati.

Il chirurgo prescriverà il consumo di antibiotici per prevenire possibili infezioni durante le 24 ore successive al trapianto. Allo stesso tempo, dovrà prendere analgesici per ridurre possibili fastidi dovuti all'operazione. Dovrà evitare però acido acetilsalicílico o antinfiammatori, che possono provocare emorragie o altre complicazioni.

Il paziente potrà prendere i farmaci prescritti di solito, sempre e quando il chirurgo lo consideri opportuno.

Allo stesso modo, dovrà seguire una dieta adeguata dopo l'intervento, con pietanze leggere che facilitino la digestione. L'alcol e il fumo continuano ad essere vietati durante il post operatorio. Se non ci sono stati problemi, il paziente potrà tornare a fumare o a bere alcolici dopo due o tre giorni, ma sempre con l'approvazione del chirurgo, il quale dovrà verificare se il recupero procede con normalità.

Se prima il paziente praticava sport o faceva esercizio contante, bisogna posticipare queste attività fino a quando il medico lo reputi opportuno. Di solito, se non sorgono complicazioni, si può tornare a fare sport dopo due o tre settimane, ma tutto dipenderà da ciò che dirà il chirurgo in base all'evoluzione di ogni paziente e delle circostanze.

Per quanto riguarda il riposo, lo specialista consiglierà al paziente di dormire con la testa leggermente alzata durante la prima settimana. Se il trapianto è stato effettuato sulla parte posteriore, il cuscino deve essere appoggiato al collo per evitare che la fodera strofini il cuoio capelluto della zona trapiantata.

Dopo due settimane verranno tolti i punti. Solo in quel momento il chirurgo potrà fare una prima valutazione dell'operazione.

Il trapianto di capelli è un intervento efficace che, nella maggior parte dei casi, riesce a far recuperare i capelli persi al paziente, ma tutto dipende da ognuno, dall'origine dell'alopecia e dalla sua storia clinica. Per questo motivo, molte volte si offrono altri trattamenti alternativi prima dell'operazione.

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