Verruche plantari, metodi naturali o chirurgia?

Verruche plantari, metodi naturali o chirurgia?
Ilaria Lorio
Dopo gli studi in Giornalismo Digitale mi sono specializzata nella redazione di articoli su salute e medicina, dal 2014 scrivo su moda, bellezza e chirurgia plastica.
Creazione: 8 giu 2015 · Aggiornamento: 8 giu 2015
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Le verruche plantari sono fastidiose escrescenze che, se non curate tempestivamente, possono propagarsi ad altre parti del corpo, vediamo come combatterle.

Le verruche sono neoformazioni superficiali che possono comparire in diverse parti del corpo, ma più frequentemente si localizzano su mani e piedi; sono causate da un'infezione virale da papilloma umano (HPV) e si trasmettono per contatto diretto o per autoinoculazione.

Il contagio è più frequente quando si ha un'alterazione della funzione barriera della pelle, in presenza di abrasioni, ad esempio, oppure di cute macerata dall'umidità. Anche le difese immunitarie hanno un ruolo: in caso di immunodepressione, dopo un terapia antibiotica o a causa di altre patologie, è più facile ritrovarsi colpiti da questo fastidioso inconveniente.

Le verruche comuni appaiono grigiastre e ruvide, di forma arrotondata. Possono essere asintomatiche o causare vari gradi di fastidio, fino al dolore penetrante.

Oggi si conoscono molti rimedi per eliminarle, dalla chirurgia, alla "crioterapia", che prevede l'uso di azoto liquido per congelare la lesione, ai farmaci (a base di acido lattico o acido salicidico), ai rimedi naturali o "fai da te".

Pro e contro delle varie soluzioni

I rimedi naturali, si sa, richiedono un po' più di pazienza rispetto ai trattamenti drastici, ma nel caso delle verruche sembrano essere molto efficaci. L'aglio schiacciato, ad esempio, impastato con olio di oliva e spalmato sulla verruca, riesce a farla scomparire nel giro di qualche settimana, se si ha l'accortezza di tenere costantemente l'impacco coperto da un cerotto e di sostituirlo appena si secca.

Aloe vera, corteccia di betulla, buccia di banana, applicate con modalità analoghe, sembrano essere altrettanto efficaci.

L'olio di ricino è un'altra alternativa naturale, così come la polpa di pomodoro crudo. Da notare che questi ingredienti naturali contengono gli stessi principi attivi impiegati per la produzione di alcuni dei farmaci specifici per la cura delle verruche.

I trattamenti che possiamo trovare in farmacia di solito sono farmaci a base di acido salicilico, acido lattico o altre soluzioni dagli effetti altrettanto "corrosivi", come la glutaraldeide.

Accanto al vasto assortimento di prodotti per togliere le verruche, troviamo anche un trattamento (anti-verruche Wartner) per uso casalingo, che ha un effetto simile al trattamento medico di crioterapia.

Le terapie medico chirurgiche

La crioterapia (terapia del freddo) è la soluzione meno invasiva e quindi proposta più di frequente dai dermatologi: consiste nell'esposizione della verruca all'azoto liquido, che la distrugge per congelamento.

Teoricamente questa tecnica dovrebbe avere risultati equivalenti all'asportazione chirurgica o con laser, ma in realtà questi diversi trattamenti di "cauterizzazione" delle verruche hanno indicazioni specifiche, che devono essere stabilite dal medico specialista.

Le caratteristiche che il dermatologo valuta ai fini dell'applicazione di una fra le varie soluzioni disponibili sono prima di tutto la sede colpita dall'infezione e il numero delle verruche presenti, in secondo luogo l'età del paziente, la sua attività lavorativa e le condizioni generali di salute.

Se il medico osserva la presenza di una lesione di piccole dimensioni localizzata in sede plantare, procederà quasi sicuramente con l'azoto liquido, preferendo invece il laser per trattare altri distretti corporei.

Dopo un intervento di cauterizzazione o di asportazione chirurgica della verruca è necessario attendere la guarigione della ferita residua, poco più grande della lesione rimossa; se invece la rimozione è avvenuta con azoto liquido, si avrà la formazione di una vescica della quale sarà necessario attendere la rottura e la successiva guarigione spontanea.

Come prevenirle?

Quale che sia la metodica con cui le verruche sono state eliminate, è elevatissima la possibilità di recidive. Per evitarle è fondamentale attenersi a alcune regole:

  • tenere la ferita coperta da medicazioni sterili
  • proteggere l'area dal contatto con l'acqua
  • non impiegare saponi o detergenti sulla ferita

Solo a completa guarigione (confermata dal dermatologo) e in presenza di cute completamente integra, si potranno abbandonare queste precauzioni.

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