La luce pulsata o fotoepilazione è un trattamento mirato sia all'eliminazione dei peli superflui che al rallentamento del loro processo di crescita.
È una tecnologia non ablativa utilizzata da ormai trent’anni, spiega il Dott. Paolo Sbano. Non ablativa significa che il trattamento è non chirurgico, quindi non invasivo e non danneggia i tessuti circostanti all’area trattata. Il dispositivo si basa sull’uso del sistema IPL (Intense Pulsed Light) e funziona grazie a una lampada allo xeno, la quale produce un'energia compresa, generalmente, tra i 500 e i 1200 nm. Attualmente, però, esistono anche dei dispositivi che possono coprire un raggio tra i 390 e i 1200 nm. La lunghezza d’onda di questa energia prodotta dall’apparecchio IPL viene regolata dal medico in base al fototipo del paziente e alle sua caratteristiche individuali, e per regolarla deve utilizzare dei filtri realizzati con quarzi speciali che permettono di bloccare l'intensità delle lunghezze d’onda emesse.
Il Dott. Mario Dini aggiunge che il processo descritto permette di aumentare la temperatura all’interno del follicolo, quindi il calore emesso viene assorbito dal pigmento della melanina del pelo e anche dal derma. Come risultato si avrà che le cellule incaricate della ricrescita del pelo verranno danneggiate, e quindi la loro ricrescita verrà inibita e l’effetto della depilazione sarà pertanto più prolungato rispetto ai metodi tradizionali e casalinghi.
La depilazione con luce pulsata può essere eseguita sia da uomini che da donne, l’importante, come per altri trattamenti estetici è che si esegua dopo il raggiungimento della maggiore età e al completamento del pieno sviluppo fisico.
Non esistono particolari limitazioni di età per questo trattamento, tuttavia, come ricorda anche il Dott. Massimo Laurenza, la luce pulsata non risulta efficace sui peli bianchi, i quali è preferibile che vengano trattati con altre tecniche, come l’elettrocoagulazione.
I casi in cui la depilazione a luce pulsata viene controindicata includono:
La depilazione a luce pulsata viene spesso proposta anche nei centri estetici, non solo negli studi medici. Tuttavia, è sempre preferibile rivolgersi a un medico specialista in Dermatologia o con una preparazione certificata in Medicina Estetica.
Anche se la luce pulsata non è un trattamento invasivo o con particolari controindicazioni, non è comunque esente da effetti collaterali, come per esempio eventuali bruciature o alterazioni della pigmentazione. Inoltre, non tutti i tipi di pelle potrebbero rispondere allo stesso modo al trattamento: il medico è l’unico esperto in grado di valutare i vantaggi e gli svantaggi dell’applicazione di qualsiasi trattamento estetico. Quindi è consigliabile verificare il curriculum dell’operatore a cui ci si affida, in modo che la seduta possa non solo dare i risultati sperati ma, soprattutto, essere eseguita in sicurezza.
All’inizio della seduta il paziente viene fatto stendere sul lettino e si applica sulla zona da trattare un gel appositamente studiato per questo trattamento e che ha la funzione di conduttore per facilitare la penetrazione dell’energia emessa dal dispositivo e veicolata tramite il manipolo.
La durata della sessione dipenderà dall’estensione dell’area da trattare, a seconda che si vogliano eliminare i peli sulla schiena, sulle gambe, sulla zona inguinale o sul viso per esempio, ma in genere dura circa 30 minuti.
Generalmente, un ciclo di almeno 6 sedute con cadenza mensile per eliminare circa l’80% dei peli. Inoltre, suggerisce di seguire anche un percorso di mantenimento realizzando 2 o 3 sedute all’anno, perchè anche se i risultati della depilazione sono a lungo termine non si può parlare di depilazione definitiva.
Al termine della seduta si può tornare subito a casa e alle normali attività. La pelle, subito dopo l’applicazione della luce pulsata potrebbe apparire leggermente arrossata.
L’unica accortezza da seguire è quella di non esporre la zona trattata ai raggi solari e applicare una crema ad alto fattore protettivo per tutta la durata del ciclo, come spiega la Dott.ssa Anna Scevola.
I risultati della depilazione con luce pulsata sono duraturi, ma non definitivi. Infatti l’epilazione progressiva mira a raggiungere il risultato massimo possibile in base alle caratteristiche soggettive della persona che esegue il trattamento. L'epilazione definitiva deve essere considerata come impossibile dal punto di vista fisiologico.
Un altro fattore da considerare per quanto riguarda i risultati è che l’efficacia del trattamento aumenta se eseguito su pelle chiara con peli scuri.
La luce pulsata è una tecnologia utile non soltanto per la depilazione progressiva e l'eliminazione dei peli superflui. Infatti, come ci spiega la Dott.ssa Anna Scevola, la luce pulsata può essere impiegata anche per contrastare molti altri scopi, trai quali:
I meccanismi di funzionamento su cui si basano il laser e la luce pulsata sono diversi, i due apparecchi non sono quindi assimilabili, anche se gli usi in campo estetico sono simili.
Il Dott. Giuseppe Sito afferma che anche se i due sistemi sono molto diversi tra loro, i risultati raggiunti dopo la depilazione laser o la depilazione con luce pulsata, invece, possono essere considerati simili.
Questo significa che quando si ha il dubbio se scegliere tra una o l’altra tecnica, quello che si deve fare è rivolgersi a uno specialista esperto in epilazione progressiva e seguire il suo consiglio, in modo da eseguire il trattamento più adatto sia al proprio fototipo che alle caratteristiche della propria pelle.
Il Dott. Mario Dini rassicura che gli effetti collaterali possono essere lievi ed includere un leggero eritema della pelle e una sensazione di bruciore. Però, aggiunge lo specialista, possono presentarsi anche altri effetti collaterali, sebbene più raramente: