Buongiorno
Ho 25 anni e da 5-6 anni soffro di acne sul viso, petto e schiena. Ho eseguito una visita ginecologia per escludere l’ovaio policistico (che non ho), ho eseguito esami per funzionalità tiroidea (negativi) e ho consultato un dermatologo che mi ha consigliato due pomate antibiotiche da applicare sugli sfoghi (Acneffe e Zindaclin) e delle capsule di regolatori di sebo (liposkin) ma senza esito. Applico creme viso indicate per il mio problema, uso cosmetici di ottima qualità non comedonici e presto molta attenzione alla quotidiana skincare. Inoltre ho praticato un paio di volte delle sedute dall’estetista con spremitura manuale dei comedoni e maschera purificante all’acido mandelico con lieve beneficio temporaneo.
Ultimamente mangio in modo meno attento, forse diminuendo un po’ la verdura e la frutta dalla mia alimentazione, ma gli sfoghi cutanei ci sono sempre stati.
Mi definisco mediamente stressata, sono infermiera e lavoro su turni con logicamente la mascherina sempre addosso, la situazione da quando la utilizziamo è leggermente peggiorata ma non localizzata solo sulla zona coperta dalla mascherina, bensì su tutto il viso, soprattutto tempie, attaccatura dei capelli, fronte e guance.
La situazione su petto e schiena è in peggioramento periodico, d’estate col sole migliora, ma d’inverno mi sento inguardabile e peggiora fino alla primavera, pur indossando sempre capi in fibre naturali e traspiranti.
Mentre in viso posso coprire i rossori che compaiono, sul corpo è impossibile e spesso mi trovo a disagio e rinuncio ad indossare ciò che mi piace per questo problema, rinuncio a uscire o rimando l’andare in centri termali o in piscina finché il problema non lo vedo diminuito. Vorrei risolvere una volta per tutte il mio problema, perché anche a livello psicologico mi sta distruggendo e precludendo tante occasioni.
Dovrei prendere in considerazione la pillola? Inibitori di androgeni?
Grazie.
Gentile signora Elena, il primo consiglio è di indagare la situazione ormonale, incluso il profilo androgenico completo (DHEA, DHEA-S, testosterone totale e libero, androstenedione). Glielo suggerisco perché la probabile causa dell’acne è una disfunzione dell’ovaio nota come “sindrome da policistosi ovarica” (PCOS): l’ovaio fa fatica ad ovulare e produce più ormoni maschili. Questi, a loro volta, stimolano in modo eccessivo:
- le ghiandole sebacee, provocando un aumento della produzione di sebo;
- la cute, causando una cheratinizzazione del dotto escretore che impedisce così, come un tappo, la fuoriuscita del sebo stesso. Questo tappo si chiama comedone, o “punto nero”, e il suo colore scuro è dovuto al deposito di melanina e all’azione ossidante dell’ossigeno.
Tutto ciò aumenta la probabilità di infezioni da parte di germi che normalmente abitano l’ecosistema cutaneo, e di infiammazione del follicolo pilifero e dell’annessa ghiandola sebacea (follicolite), con tutti i conseguenti segni dell’acne: gonfiore, rossore, dolore, lieve calore e soprattutto formazione di pus. Anche se con l'eco non l'ha vista.
Saluti,
Nicola Catania
Salve!Come già suggerito dai colleghi ,ripeta tutti i dosaggi ormonali in maniera accurata e si sottoponga a nuova eco pelvica, naturalmente da un buon ginecologo endocrinologo,con la collaborazione di un dermatologo!
Deve affidarsi a un dermatologo che collabori con il suo ginecologo
L’acne è una malattia complessa su base ormonale che va curata da un dermatologo in collaborazione con un ginecologo/endocrinologo. Bisogna fare diversi esami in vari momenti del ciclo e scegliere la terapia adatta. L’alimentazione non c’entra nulla
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