Buona sera, ho 54 anni, corporatura regolare, uomo. Ho subito un intervento di resezione anteriore del retto con ileostomia di protezione e sono emersi un laparocele mediano, da sopra l'ombelico per circa 10 cm, con diastasi degli addominali ed un secondo piccolo varco si è aperto nella cicatrice dell'ileo. Per risolvere il problema mi è stato suggerito da un chirurgo plastico e generale un intervento di addominoplastica ed il posizionamento di opportune reti correttive. Vorrei sapere, per favore, quali problemi si potrebbero avere se l'operazione non dovesse riuscire come dovrebbe e se tali eventualità sono reversibili. Grazie!
Gentile Luigi,
Credo che la soluzione migliore al Suo caso, così come Lei lo descrive, sia proprio il posizionamento di una rete contenitiva. Se ben collocata i rischi di palpabilita' ( a meno che lo spessore del pannicolo adiposo addominale e della cute non siano molto sottili) sono remoti.
Saluti
Dott Cristiano Biagi
Gentile Luigi, le consiglio di affidarsi totalmente al chirurgo che l'ha in cura.
Cordiali saluti
Staff medico Biospehra Med
Egregio Signor data la complessità del suo caso ed i rischi connessi le le consiglio una visita da un medico che sia specialista in Chirurgia Plastica sia Ricostruttiva che Estetica
Gentile Luigi,
ho realizzato frequentemente interventi correttivi analoghi a quello di cui lei ha bisogno sia in pazienti obesi che non ed è possibile che si possa addirittura evitare il ricorso a reti di rinforzo della parete addominale. La necessità o meno di una rete, secondo la mia esperienza, è quasi sempre da valutare nel corso dell'intervento chirurgico e non a priori, a meno che non ci si trovi davanti a un addome particolarmente disastrato.
Le consiglio pertanto di effettuare una visita portando con sé tutta la documentazione in suo possesso.
Cordiali saluti.
Gentile paziente, premessa fondamentale è che l'intervento che ha subito non riguarda la chirurgia estetica o plastica, ma la chirurgia generale-oncologica, che in ogni caso può essere gravata da sequele post-operatorie come laparocele, diastasi dei retti, ernie. Sicuramente l'approccio corretto al suo caso è la risoluzione della diastasi addominale e la chiusura dell'ernia peri-ileostomica, con un ulteriore intervento chirurgico. La valutazione dell'apposizione di reti protettive per evitare ulteriori erniazioni viene effettuata anche in base alla esperienza del chirurgo, alla anamnesi del soggetto da operare e alla obiettività della lassità dei tessuti in questione. Le reti sono biocompatibili e generalmente ben tollerate e non palpabili, pertanto non vedo particolari problemi al loro utilizzo a scopo preventivo e risolutivo.
Cordialità la Direzione Scientifica
Gentile Sig.Luigi,
Premetto che il suo chirurgo avrebbe dovuto fornirle tutte queste informazioni e qualora le abbia detto che non ve ne sono le consiglierei di cambiare chirurgo. I pazienti fumatori e diabetici hanno un altissimo rischio di complicazioni.
I problemi possibili potrebbero essere : infezione ( della ferita o della rete protesica) che potrebbe richiedere la rimozione della rete; recidiva del laparocele dovuta a parete troppo sottile ( non correggibile) oppure a rottura dei punti di sutura ( correggibile con revisione chirurgica). Problemi comuni a vari interventi: trombosi venosa ed embolia polmonare.
Cordiali saluti
Dr. F. Di Francesco - Eklund
Specialista in Chirurgia Plastica
Verona
Buon pomeriggio. Quanto costa generalmente l'addominoplastica? Giusto per avere un'indicazione delle fasce di prezzo plausibili per un buon intervento. Grazie
Gentilissima Signora al fine di consigliarla al meglio e solo per darle un’idea ma deve eseguire visita accurata , mininvii foto , le garantisco la non diffusione e anonimato. Cordialmente grazie
Dott Marco Gerardi
Gentili dottori,vorrei avere delle informazioni in merito ad un secondo intervento di addominoplastica a distanza di 6 mesi. A febbraio ho subito un intervento di chiusura diastasi, ernia ombelicale e eliminazione pelle in eccesso. A distanza di 1 mese "si è scoperto" che il nuovo ombelico è fuori asse e, al momento,ho un'infezione nella zona ombelicale (a detta del chirurgo che l'ha dedotto semplicemente toccando) . Per risolvere il problema mi è stato suggerito secondo intervento fra 8 mesi in cui verrà riscollata la pelle e sistemato l'ombelico. Tutto questo, ovviamente,ad un costo ulteriore. Vi scrivo per avere da voi ulteriori pareri . Il primo riguarda l'infezione. È davvero possibile capirlo semplicemente toccando? 7 GG di antibiotico bastano per curarla? Premetto che ho molto gonfiore,rossore e fortissimi dolori. Sono al terzo giorno e non sto avendo alcun miglioramento. Per quanto riguarda l'intervento, scollare nuovamente i tessuti a distanza di poco che conseguenze può avere sul risultato estetico finale? La cicatrice sarà "bella" e sottile come quella attuale? La pelle staccata e nuovamente"incollata" non cederà diventando "molle"? E infine, è giusto pagare ulteriormente quando non ho colpe ma sono la vittima di un errore o della "sfortuna" ? Grazie a tutti per la disponibilità.
si affidi al suo chirurgo e segua le sue indicazioni
saluti
nicola catania
Due anni fa, mi sono sottoposta ad un intervento di addominoplastica e a distanza di un anno dall'intervento, mi sono sottoposta ad un secondo intervento correttivo per migliorare l'aspetto dell addome molto irregolare. Il chirurgo ha aspirato del grasso per eliminare uno "scalino " tra la zona superiore ed inferiore della cicatrice. Ad oggi mi ritrovo la zona centrale della cicatrice che tira verso l'interno ed ha un aspetto orribile, oltre ad essere infossata, si è allargata ed ha l'aspetto di un tessuto strappato. Vorrei sapere se c'è la possibilità di intervenire e come?
occorre una revisione chirurgica della cicatrice e forse una liposuzione. Dr.Peroni Ranchet
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