Buonasera, dal 2021 mi faccio seguire dal dermatologo che lavora nell’ospedale del mio paese e periodicamente faccio visite di controllo. Mi sono recata da lui perché avevo un neo vicino all’ombelico sul lato sinistro che mi insospettiva dalla forma irregolare, grandezza e colore che aveva, ma il dottore mi disse che si trattava di un nevo atipico ma che non dava problemi. Facendo vedere gli altri nei, mi disse che quello che avevo sulla guancia sinistra non gli piaceva e che mi consigliava di asportarlo. (Entrambi i nevi erano presenti sul mio corpo da quando ne ho memoria). Intestardendomi ho fatto la visita da un altro dermatologo fuori paese, che mi disse che non era nulla di allarmante ma comunque di tenerlo sotto controllo e di continuare a farmi seguire dal collega. A novembre dell’anno scorso sempre lo stesso dermatologo mi disse che il pigmento del neo sulla guancia (anch’esso a sinistra) era leggermente cambiato e che bisognava asportarlo anche perché vi era una correlazione con l’adenoma ipofisario che devo rimuovere chirurgicamente. Comincio a contattare chirurghi ma mi tiro indietro volendo prima fare la visita da una dermatologa molto conosciuta sui social che magari mi avrebbe prima consigliato di fare l’epiluminescenza. Tuttavia i tempi d’attesa erano “lunghi” e quindi decido di non fare più niente fino a quando verso marzo di quest’anno comincio ad avvertire prurito e dolore al neo vicino all’ombelico. Mi allarmo e prenoto una visita dal chirurgo che mi fissa l’intervento per il 22 di giugno. Decido così di prenotare a pagamento a maggio la rimozione diretta del neo che avviene il 9 di giugno, soltanto che faccio notare al chirurgo che il dermatologo mi disse che era prioritario togliere quello sulla guancia (nonostante il chirurgo mi disse che secondo lui entrambi non erano da rimuovere). Parlandone col chirurgo e confrontando le carte del dermatologo mi convinco a rimuoverli entrambi, quello vicino all’ombelico con asportazione totale mentre l’altro a shaving e poi laser (suppongo la radice) con l’aggiunta di un punto. Naturalmente quello sul viso non volevo rimuoverlo perché mi piaceva tanto, troppo forse ed infatti me ne sono pentita già nell’istante stesso in cui l’ha rimosso ma con le premesse poco auguranti del dermatologo mi sono sentita “forzata” di agire di conseguenza anche se sapevo che non ci fosse altro sotto ma mi sono ripetuta che il dottore sarà esperto nel suo lavoro che non mi avrebbe allarmata inutilmente. Qualche giorno fa ho ricevuto l’esito di entrambi gli esami istologici ed entrambi erano benigni (nevo melanocitico). Ovviamente sono contentissima che vada tutto bene ma sono rimasta contrariata perché adesso mi ritrovo un buco sul viso al posto del mio bellissimo neo ed il solo pensiero che mi possa rimanere così a vita mi devasta, oltre a destabilizzarmi ogni giorno in quanto non riesco a riconoscermi nell’immagine riflessa. Ci sto malissimo per sta faccenda, so bene che in teoria si tratta di qualcosa di irreversibile però non riesco a pensare ad altro, soldi spesi a vuoto e autostima ai minimi storici. Tra l’altro io applico la protezione solare 50+ ogni giorno e ogni 2 ore quindi non capisco perché il dottore non mi abbia fatto fare l’epiluminescenza. Ho letto che alcuni nei possono rinascere se asportati col laser ma vorrei sapere se vale lo stesso per quelli tolti con “shaving” e con laser? E crescerebbero identici a prima o brutti e bizzarri? Ho letto anche che i tempi sono abbastanza lunghi. Ed il monitoraggio come avverrebbe se la radice, presumibilmente, è stata bruciata col laser? Eventualmente, tatuarlo sarebbe un errore? Concludo dicendo che volevo un confronto diretto col dermatologo per tutta sta faccenda e non solo mi ha ribadito tutto ciò che mi disse a novembre ma mi ha anche liquidata con una scusa dicendomi: ”Tralasciando il fatto che il neo sarebbe potuto o meno diventare un melanoma comunque sarebbe ugualmente cresciuto per via degli ormoni da lei prodotti in quanto donna e ciò costituisce un fattore antiestetico” Mi domando se tutto ciò è attribuibile alla professione o meno di un dermatologo, quello eventualmente nel futuro, escludendo variazioni a livello clinico del neo, sarebbe stata una mia decisione da prendere. Vorrei sapere la vostra opinione a riguardo e mi scuso per essermi dilungata così tanto. Inoltre vi allego di seguito le foto delle cicatrici, la prima sulla guancia e la seconda vicino all’ombelico. Vi ringrazio per l’attenzione.
Buonasera mi capita di togliere nei con il laser Co2, perché meno invasivo ,le dico per esperienza di cercare un collega che sappia usare il laser Co2, per fare piccole stimolazioni ,io userei anche dell'acido ialuronico su entrambe.
Cordialmente Dottoressa Maria Franca Marceddu
segua i consigli del suo dermatologo
saluti
nicola catania
Buongiorno bisogna che si faccia seguire da uno specialista in un centro di elezione per la prevenzione e cura dei tumori cutanei. Lì sapranno indicarle i Nevi più a rischio da asportare ed esaminare al microscopio.
Cordiali saluti
Dott Michelini
Si rivolga al dermatologo dell'ospedale e segua le sue indicazioni
Buona giornata
Dottoressa Serafina Ghianda
Lei è la dimostrazione lampante che cambiando medico si ottiene il peggior risultato possibile. Inoltre aver usato il laser nell’asportazione di un neo è assolutamente proibito dalla letteratura scientifica internazionale accreditata. La garanzia che il neo non recidivi (nevo fantasma) la da solo l’esame istologico dove deve essere scritto:” margini di resezione esenti da neoplasia”. Torni dal dermatologo ospedaliero che certamente avrà più esperienza e segua il suo consiglio senza andare in giro
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