Ciao a tutti! È la prima volta che scrivo e sto cercando consigli su come affrontare al meglio una situazione delicata. Mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario al seno destro poco meno di un anno fa, ho fatto le chemioterapie che hanno dato ottimi risultati, ma non hanno potuto scongiurare l'intervento di mastectomia totale del seno destro. 10 giorni fa ho fatto l'intervento e al risveglio il risultato non era esattamente ciò che mi aspettavo. Premetto che io porto una seconda diventata tale dopo 4 anni di allattamento (due figli) prima era una bella terza. Nel colloquio preoperatorio con il chirurgo plastico chiesi la possibilità di fare una mastoplastica additiva al fine di riavere la mia terza ma il dottore mi disse che non sarebbe stato possibile se l'intervento di ricostruzione si fosse svolto contemporaneamente alla mastectomia, perché secondo lui non vi era sufficiente spazio per una protesi così grande. Al che chiedo allora che venga comunque fatto il possibile per restituire tono e volume a entrambi i seni quindi effettuando anche la simmetrizzazione del seno sinistro. Il chirurgo mi rassicura che mi avrebbe fatto un bel seno così io esco dalla visita tranquilla. Al risveglio dall'intervento mi rendo conto che la ricostruzione è stata fatta solo sul seno destro, con l'inserimento di una protesi definitiva che porta il seno destro ad assomigliare al seno sinistro lasciato naturale. Il problema è che il seno sinistro era già più piccolo del destro a causa di un'asimmetria naturale non molto evidente ed inoltre è praticamente vuoto e cadente. Inoltre ho scoperto che il chirurgo plastico che mi ha operata non era quello con cui avevo parlato, e quindi suppongo non sapesse ciò che avevo chiesto durante il colloquio preoperatorio con il collega. Morale della favola ora mi ritrovo con il seno destro in cui è stata fatta una mastoplastica riduttiva (e non additiva come avevo chiesto) e il seno sinistro nelle pessime condizioni naturali, il seno destro più tonico e voluminoso e il seno sinistro cadente e vuoto. Ho chiesto chiarimenti al chirurgo plastico dopo l'intervento e mi ha detto che eventuali asimmetrie potranno essere corrette in futuro, ma io non mi sento tranquilla e ho il terrore che si rifiutino di sistemarmi il seno. Sono talmente preoccupata e avvilita che non sono nemmeno riuscita a gioire del fatto che il tumore non c'è più. Dopo mesi di lotta contro la depressione e le chemio terapie vedevo in questa occasione un' opportunità di poter riavere un bel seno, potermi sentire più femminile, avere un piccolo riscatto dalla malattia e invece ora mi ritrovo con due seni completamente diversi e non so che fare. So che sono passati solo 10 giorni dall'intervento e quindi devo attendere che il seno operato si sgonfi e la protesi si assesti e inoltre ho ancora la radio terapia da affrontare, ma volevo sapere quali passi sarebbe opportuno fare per richiedere al momento opportuno un intervento di ricostruzione/correzione che preveda una mastoplastica additiva o mastopessi su entrambi i seni per ottenere il maggior aumento di volume possibile senza dover ricorrere agli espansori? Vorrei inoltre sapere se il chirurgo può rifiutarsi di sottopormi all'intervento correttivo qualora io faccia richiesta, e nel caso se è opportuno andare vie legali. In ultimo, è possibile avere una spiegazione della scelta chirurgica del chirurgo plastico che mi ha operata. Grazie mille a chi potrà aiutarmi.
Carissima Elisina, comprendo perfettamente il suo stato d'animo. E' molto difficile superare un momento così drammatico. Io mi interesso di questa patologia da più di quaranta anni e conosco perfettamente tutte le sfumature del vostro animo. Per prima cosa l'obiettivo è guarire! Il mio consiglio personale è di concentrarsi su questo. Ha fatto benissimo il suo chirurgo a non toccare il seno sano perché la mammella operata subirà tante modifiche nel prossimo periodo dovute al normale assestamento e dalle terapie adiuvanti, radioterapia soprattutto. A completamento del percorso di cura e a completo assestamento della mammella operata potrà pensare alle necessarie correzioni estetiche. Il suo chirurgo certamente la seguirà. Una Breast Unit è una cosa seria.
Le invio i miei migliori auguri per una pronta guarigione.
Carlo Magliocca
Specialista in Chirurgia Plastica dal 1985
Presidente della Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) 2021-2022
Cara, concordo pienamente con il parere dei colleghi. In questo momento l'unico VERO obiettivo è la guarigione della malattia neoplastica: è già un grande risultato non essere portatrice di una mutilazione. In ogni caso il collega ha fatto bene a non intervenire sulla mammella sana.
Buongiorno il mio consiglio è di eseguire le terapie del caso, poi una volta curata la sua patologia si occuperà della ricostruzione cercando con colleghi di una breast unit la soluzione chirurgica più idonea al suo caso. Vedrà che il tempo passa veloce e tra qualche mese potrà preoccuparsi solamente dell’aspetto estetico.
Cordiali saluti di cuore
Dott Fabio Michelini
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