Ho una cicatrice ipertrofica allo sterno dovuta a un intervento a cuore aperto fatto 6 anni fa. Volevo sapere se è possibile intervenire chirurgicamente in modo da ottenere una cicatrice sottile e bianca. Ho già fatto una terapia laser e di infiltrazioni di cortisone ma si presenta ugualmente rossa e larga.. Grazie
La pelle della regione sternale viene definita "la regione maledetta", perché è molto comune che le ferite in questa sede guariscano formando un cheloide, come nel Suo caso. Si tratta di una patologia molto difficile da trattare. In casi molto gravi e selezionati in Ospedale abbiamo effettuato l'asportazione chirurgica associata immediatamente alla Radioterapia con elettroni collimati, con risultati discreti......ma certamente non con obiettivi di miglioramento estetico!
Salve per rispondere alla sua domanda è necessario eseguire una visita per valutare il suo caso. La cicatrice è un risultato dell’alterazione del processo fisiologico di guarigione delle ferite cutanee. Se il processo di rigenerazione del tessuto (derma ed epidermide) viene in eccesso si formano cicatrici ipertrofiche; se in difetto (in piccola quantità) si formano cicatrici atrofiche. La cicatrice è formata da tessuto fibroso. La cute cicatriziale deve essere curata in base del tipo di cicatrizzazione presente. Sono numerosi prodotti che vengono utilizzati peeling, needling, mesoterapia, terapia rigenerativa, carbossiterapia, radiofrequenza medica....
Cordiali saluti.
il trattamento chirurgico è da escludere: continui con le infiltrazioni. dr.Peroni Ranchet
Una cicatrice sternale non dovrebbe mai essere trattata chirurgicamente per l’alto rischio cheloideo. L’unico laser che può dare vantaggi è il Dye laser associato a infiltrazioni di Kenacort ed eventualmente a crioterapia
Asportare un cheloide è un errore concettuale. Infiltrazioni ogni 3 settimane ed applicazione di lamine di silicone con compressione.
Gentile signore,
come probabilmente sa e come ha potuto constatare la regione eternale è a rischio per cheloidi e cicatrici ipertrofiche. L'intervento chirurgico è passabile di ulteriore recidiva anche se non è sicura, perchè in questo caso si possono adottare tecniche conservative ed atruamaticahe che diminuiscono il rischio.
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