Salve, sono una ragazza di 24 anni, da circa 11 anni soffro di cheloidi dovuti a una difettosa cicatrizzazione dell'acne. Le zone del corpo colpite sono soprattutto le spalle e la schiena. In questi anni ho provato quasiasi tipo di cura sotto prescrizione dermatologica: dalle creme più costose, alle infiltrazioni (che hanno ridotto lo spessore di pochissimo) e, infine, due anni fa avevo intrapreso la cura dell'Isotretinoina ma ho dovuto smettere a causa dell'inizio della pandemia, dato che tale trattamento ha come effetto collaterale quello di abbassare molto le difese immunitarie. Devo dire, però, che nei 6 mesi di Isotrerinoina la pelle è molto migliorata, alcuni cheloidi sulla schiena sono scomparsi del tutto, altri invece sono rimasti, soprattutto quelli sulle spalle. Questi ultimi sono parecchi ed evidenti e questo, a distanza di anni, mi crea disagi e insicurezze non indifferenti in quanto non si tratta più di "acne adolescenziale" (cosa a cui non ho mai creduto) come dicevano alcuni dermatologi a cui mi sono rivolta da ragazzina, ma di un problema vero e proprio che persiste tuttora. No, non è nemmeno un problema ormonale (ho svolto tutti gli accertamenti del caso). Prima di rivolgermi a qualcuno per sapere se nel mio caso esiste la possibilità di intervenire con il laser, vorrei fare almeno un ultimo disperato tentativo non chirurgico in quanto ho notato che alcuni cheloidi, con il tempo, si sono comportati da brufoli: sono maturati con conseguente fuoriuscita di pus. Alcuni in totale autonomia o sotto l'acqua calda della doccia, altri aiutati da cerotti di silicone che ho comprato su consiglio della mia farmacista. Quindi, a discapito di ciò che mi è stato detto dai dermatologi soprattutto in questi ultimi anni, ovvero i cheloidi non sono trattabili e che è meglio evitare di toccarli per non rischiare ulteriori cicatrici, sono certa che se queste "bestioline" sono state in grado di scoppiare da sole o con l'aiuto della sottoscritta (che in materia ha zero competenza), i dermatologi davvero competenti che non vogliono ignorare il caso saprebbero domarle molto bene.
I veri cheloidi possono essere trattati con infiltrazioni di cortisone, con l’obiettivo di migliorarne spessore e consistenza. Se alcune di queste formazioni si sono “aperte” tipo brufolo, evidentemente non erano cheloidi. Si faccia seguire presso il reparto di dermatologia di una struttura ospedaliera della sua zona
Gentilissima se alcune formazioni si sono evolute in cisti purulente non si tratta di cheloidi. La cui diagnosi richiede una visita. Si rivolga ad un dermatologo che lavori presso la clinica universitaria della sua città. Cordialmente. Dottoressa Serafina Ghianda.
Secondo la letteratura scientifica i cheloidi si trattano con le infiltrazioni di Kenacort coadiuvate dal Dye laser o dalla Crioterapia altri trattamenti sono da considerarsi arbitrari. Se qualche cheloide è sparito con l’isotretinoina vuol dire che non era un cheloide. Posso affermare questo non solo perché è una certezza scientifica ma perché tratto cheloidi da 50 anni di cui 35 in ospedale. L’acne è una malattia complessa su base ormonale che va curata da un dermatologo in collaborazione con un ginecologo/endocrinologo la parte dermatologica è il sintomo ma la causa è ormonale. Se ha fatto gli esami e sono normali probabilmente non ha fatto tutti gli accertamenti soprattutto riguardo all’insulinemia.
I cheloidi si trattano con le infiltrazioni spesso coadiuvati dal Dye laser o dalla crioterapia, questo stabilisce la letteratura scientifica. Altri trattamenti sono arbitrari e se i cheloidi sono scomparsi con l’Isotretinoina vuol dire che non erano cheloidi, posso dire queste cose con certezza non solo perché corrisponde a quanto prescritto dalla dottrina ma perché li tratto da 40 anni di cui 30 in ospedale. Per quanto riguarda l’acne è una malattia complessa su base ormonale che va curata da un dermatologo in collaborazione con un ginecologo/endocrinologo perché la sintomatologia è dermatologica ma la causa endocrinologica, se gli esami che lei cita sono normali probabilmente non ha fatto tutti quelli necessari e lo studio dell’insulinemia.
l'unica diagnosi dei cheloidi è visiva. se qualcosa si è aperto vuol dire che probabilmente erano cisti. i cheloidi vengono preferenzialmente sullo sterno e sulla zona deltoidea. si rechi in reparto di dermatologia in ospedale e potrà continuare con i retinoidi orali se erano d'aiuto.
l'unica possibilità per appiattirli e ridurli sono le infiltrazioni di kenacort. dr.Peroni Ranchet
Ciao Noemi, il modo migliore per trattare le cicatrici cheloidee sono le infiltrazioni intralesionali con cortisonici, che devono essere della concentrazione giusta per la lesione e distanziate correttamente nel tempo. A questo si può associare l'applicazione di lamine in silicone. Saluti.
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