Buongiorno dottori, non oso postare le mie foto raccapriccianti, ma la mia situazione è veramente drammatica, e non trovo situazioni simili alla mia, né in questo sito, né altrove. In sintesi, causa rapido invecchiamento e continui dimagramenti-ingrassamenti, nel giro di 7-8 mesi mi ritrovo con 2 guance scavatissime e perdita del normale contorno ovale, mentre prima erano piacevolmente paffutelle. Mi sono rivolta ad un chirurgo plastico il quale mi ha iniettato 2 fiale di acido ialuronico e mi ha ingrandito gli zigomi, peggiorando la situazione, dal momento che le guance risultano ancora più scavate e gli zigomi troppo duri, sporgenti e spigolosi. Ho già deciso di ridurre gli zigomi ipercorretti con la ialuronidasi e ho riacquistato deliberatamente diversi chili per tentare di riempire le guance, ma queste sono rimaste scarne e i chili in più sono andati tutti a deturparmi l'addome e i fianchi, per cui mi sono rimessa a dieta. Detto chirurgo mi aveva anche suggerito un lifting per la mandibola e il mento, ma io mi sono rifiutata, non perchè non ne abbia bisogno, ma perchè ritengo che le tecniche attuali riguardo al lifting siano ancora insoddisfacenti, invasive e con risultati molto aleatori. Non so se per riempire le guance sotto gli zigomi dovrei ricorrere a un lipofilling o a fillers o altro. Sono rimasta molto delusa in passato dalla chirurgia estetica, a causa di due rinoplastiche disastrose, ma non ho più alternative, perchè veramente non sopporto più la mia faccia e ho anche tentato il suicidio due anni fa. So già che avere problemi psicologici di questa portata non mi rende il candidato ideale per la chirurgia estetica, che richiede un certo equilibrio mentale, ma neanche 30 anni di cure psichiatriche e di psicoterapie mi hanno portato il minimo giovamento, perchè quando una persona ha grossi difetti fisici reali, etichettarla come dismorfofobica è un modo sbrigativo per ignorare il vero problema e scaricarlo addosso ad altri (psichiatri e psicologi), che non saranno mai in grado di risolverlo alla radice. Se pensate che questa mia domanda possa essere di cattivo esempio per altri pazienti, vi prego di non pubblicarla, ma, vi supplico, qualcuno mi risponda almeno in privato, perchè sto veramente pensando che una vita di sofferenza e solitudine come la mia non valga più la pena di essere vissuta. D'altronde lo scopo etico della chirurgia plastico-estetica, non dovrebbe essere solo quello di rendere ancora più belle persone che già un po' lo erano di base, allo scopo, del tutto lecito, di migliorarne l'autostima, ma anche quello di rimediare a malformazioni e difetti fisici che sono causa di emarginazione, derisione, rifiuto e doloroso isolamento sociale (ho subito bullismo a scuola e mobbing sessista sul lavoro). Il mio oramai è un appello disperato, l'ideazione suicidaria domina da tempo i miei pensieri. Vi prego, qualcuno mi aiuti.
Buongiorno
In questi casi, perché non è l'unica a vivere queste problematiche, il supporto psicologico e il trattamento medico estetico vanno di pari passo.
Interventi chirurgici sono esclusi al momento.
Trattamenti temporanei di medicina estetica pianificati in più sedute possono migliorare la situazione in maniera progressiva.
Durante questa fase è fondamentale non trascurare il supporto psicologico.
Saluti
Francesco Lino
Chirurgo plastico
salve, prima deve fare un bel percorso di natura psicologica, poi eventualmente ritorni alla chirurgia estetica.
saluti
credo che non avrà' mai le sue aspettative
saluti
nicola catania
Probabilmente non ha bisogno di un chirurgo
Credo che una situazione come da lei descritta non possa essere affrontata da parte di un solo specialista. Da quello che capisco lei parla di una storia di condizioni psicologiche già in una forma di trattamento. Le consiglio di rivalutare con il medico che la segue quest'aspetto e, insieme a lui/lei farsi valutare da un medico che consideri, tenendo presente le diverse variabili che lei descrive, come sia più opportuno procedere nel suo caso dal punto di vista estetico. Le tecniche oggi, pur non essendo miracolose, consentono di gestire differenti situazioni ma, ripeto, in un caso come dal lei descritto, un approccio multidisciplinare sono sicuro le potrà dare una valida risposta.
Buongiorno, innanzitutto le consiglio di risolvere questo stato di non accettazione con un valido supporto psicologico, in questo momento così particolare le sconsiglio tecniche definitive come la chirurgia affidandosi a tecniche soft preferibilmente calibrate nel tempo per apportare piccoli cambiamenti che non stravolgano il suo aspetto. I filler per riempire progressivamente le guance possono essere un utile presidio per farla stare meglio, cordiali saluti Dr Malloggi
Gentilissima,
la chirurgia e la medicina estetica non sono scienze esatte, infallibili e magiche, ma tramite esse si cerca di correggere o camuffare alcune caratteristiche fisiche meno piacevoli di altre. Ciò che è fondamentale, però, è capire che di base bisogna sapersi accettare per poi potere apprezzare quei piccoli cambiamenti che la medicina e la chirurgia estetica possono apportare. Se alla base c’è un totale rifiuto di se stessi non si sarà mai soddisfatti, qualsiasi cosa si faccia, qualsiasi tecnica si utilizzi. Nel suo caso le continue variazioni di peso è molto probabile che abbiano anche reso la pelle meno tonica, oltre allo svuotamento, fatto non facilmente correggibile, per cui riempire le guance con filler può essere un metodo, magari da controllare e implementare gradualmente nel tempo adattandolo di volta in volta al tempo che passa. Nel suo caso, almeno finché non si sentirà pronta, eviterei tecniche chirurgiche, che hanno un rischio maggiore di complicanze e di risultati di “non ritorno “.
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