Buongiorno il 29 novembre scorso (meno di due mesi fa) mi sono sottoposta a una mastopessi con protesi 375cc. Il chirurgo decise di procedere solo con la cicatrice periareolare, senza inserire nemmeno i drenaggi. L'intervento sembrava esser andato bene. Dopo circa 10 giorni dall'intervento la prima visita di controllo per togliere bende. Fin da subito il medico si accorse di una sofferenza al capezzolo sinistro (una macchia nera) ma mi disse che non era preoccupante, di curare con Gentalyn e cerotti. Dopo altri giorni mi sono accorta che aumentava sempre più la macchia nera, era brutta e secca (foto). Mi sono rivolta a un altro chirurgo che conoscevo il quale un po' preoccupato mi disse che si trattava di necrosi e che andava curato con pomata (mi diede Fibrase), garze di fitostimolina e cerotti. Così sono andata avanti fino a qualche giorno fa (sentendo comunque il mio chirurgo il quale concordava su Fibrase e garze e mi ripeteva di star serena che sarebbe passato tutto). Qualche giorno fa è iniziata la febbre e entrambi i seni spurgano pus in continuazione (foto). A quel punto abbastanza arrabbiata e scoraggiata ho richiamato il mio chirurgo per pretendere almeno antibiotico e domandando ancora supporto. Ora lo vedrò venerdì sera per medicazione. Ma ammetto di esser sia a pezzi fisicamente per dolori e quotidiane medicazioni e farmaci che sto portando avanti da fine novembre, che psicologicamente perché non riesco più a guardarmi allo specchio per il brutto seno e la paura di non sistemare bene a livello estetico. Non da ultimo mi ha fatto una mastopessi fatta male (anche a detta dell'altro chirurgo) perché i capezzoli sono molto in basso (sembra quasi già "cadente"). Spero di cuore di trovare conforto e speranza nelle vostre risposte nonché qualche consiglio utile. PS ultima domanda: quando potrei farmi rioperare per sistemare le protesi alla giusta altezza e avere un risultato finalmente ottimale? Grazie mille! Chiara
Salve, purtroppo ha sviluppato una necrosi importante del complesso areola capezzolo; fintanto che le escare ( croste) non si saranno staccate e si sarà formata una cicatrice ( 3 mesi circa) deve proseguire con le medicazioni; personalmente consiglio anche altre terapie, come per esempio ozono terapia ( per via iniettiva), accellerano la guarigione.
a cicatrizzazione completata si potrà reinterevenire.
A disposizione, un caro saluto e --- porti pazienza.
Purtroppo ha avuto una complicanza possibile seppur abbastanza rara.
Consiglio di farsi seguire da un chirurgo di sua fiducia e quando sarà guarita si potrà pensare di rimediare.
Mi dispiace molto.
Una mastopessi ha questa complicazione che è in relazione a quanto erano abbassato i capezzoli.
Spesso non è una ischemia arteriosa ma da difficoltà del ritorno venoso . Abbia pazienza. Si faccia togliere tutti i punti che possono ostacolare la circolazione. Con tante medicazioni la situazione migliorerà e le aree potranno tornare del colore naturale Nel caso tatuaggi dermoestetici correggeranno i difetti.
Far risalire i capezzoli è meglio che farli scendere se troppo in alto. Le protesi se messe correttamente non le sposti ma corregga in anestesia locale solo i capezzoli.
Nel caso
Mandi delle foto e delle misurazioni corrette.
Cordili saluti
Dr Massimo Re
deve continuare le medicazioni con garza fitostimoline e pomata antibiotica fino alla completa guarigione, sempre che non ci siano problemi alle protesi. Poi potrà fare una revisione della mastopessi. Dr.Peroni Ranchet
Salve, deve farsi seguire dal suo medico che le farà delle medicazioni e deve avere pazienza . Tutto andrà per il meglio
Dott. Patrizio Cardone
la necrosi è una complicanza rara ma possibile negli interventi di Mastopessi. al momento deve avere pazienza e farsi seguire dal chirurgo di sua fiducia. una volta che la situazione sarà stabilizzata si capirà come proseguire per migliorare il risultato.
Per ora si deve continuare con le medicazioni e attendere che si delimitino sempre meglio le zone necrotiche, poi, probabilmente tra molte settimane, si capirà meglio il da farsi anche sul resto del seno.
Per ora si deve continuare con le medicazioni e attendere che si delimitino le aree necrotiche, per poi capire meglio, probabilmente tra molte settimane, come intervenire anche sul resto del seno
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