Buongiorno a tutti, due mesi e mezzo fa mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva con tecnica dualplane ed impianto di protesi di 300cc con incisione periareolare. Da subito il capezzolo destro si presentava problematico rispetto all’altro in quanto presentava ematoma subareolare e “guardava in giù” tirato dalla cicatrice. L’ematoma si è riassorbito in pochi giorni, ma il problema della cicatrice è rimasto anche se inizialmente non me ne sono fatta particolare cruccio in quanto era passato poco tempo. Circa un mese fa, quindi a 45 giorni dall’intervento, sempre in corrispondenza del capezzolo dx, cade l’ultima crosticina e sotto di essa c’era un foro di diametro 1-2mm (molto piccolo) con secrezione purulenta alla spremitura. Mi accorgo che sul fondo riuscivo a vedere un punto di sutura; lo faccio presente al mio chirurgo chiedendo se dovessi prendere un antibiotico e se fosse necessario rimuovere quel punto evidentemente non riassorbito, e lui mi dice che era sufficiente disinfettare e che non si trattava di un’infezione. Passano dieci giorni (io nel frattempo prendo comunque un antibiotico perché ero terrorizzata) ed il foro è immutato se non per la secrezione non più presente; ad un certo punto facendo leggera pressione con la garza per pulire, esce un’estremità del punto di sutura che riesco a prendere e togliere senza alcuna resistenza. Erano circa 2cm. Riferisco al mio chirurgo che non fa una piega e che dice che il buchino guarirà. Già dopo 24 ore dalla rimozione del punto noto la differenza ed in profondità finalmente guarisce. Oggi, quasi un mese dopo dalla caduta di quella crosticina, mi trovo ancora con lo stesso foro (allego foto), molto molto meno profondo rispetto all’inizio, ma comunque presente. Credo che i bordi siano ormai riepitelizzati e per questo faccia fatica a chiudersi. Non ci sono secrezioni ed è poco profondo. A due mesi e mezzo dall’intervento la cicatrice inoltre continua a tirare il capezzolo verso giù (sto trattando le aree antistanti al “foro” con gel siliconico), e cosa più preoccupante, quando alzo il braccio deforma notevolmente il seno (allego foto). Mi rivolgo a voi dottori per avere dei pareri in più. Cosa dovrei fare in merito al foro? E per quanto riguarda la cicatrice? Posso stare tranquilla che “guarirà con il tempo”? Vi ringrazio Negli allegati ho messo la foto del foro sia prima (circa un mese fa) che di oggi.
Buongiorno, per quanto riguarda il foro potrebbe mettere la crema Soffargen, che permette una cicatrizzazione migliore. Mi preoccuperei più del capezzolo che se è variato dopo l'intervento deve farlo vedere al chirurgo che ha eseguito l'intervento. Perché potrebbe essere che con il tempo il tessuto cicatriziale si ammorbidisca e migliori la situazione, ma per sicurezza chiederei al chirurgo che saprà sicuramente come meglio agire.
salve, il buchino tenderà a chiudersi, l'aspetto retraente della cicatrice se periste potrà essere corretto in modo semplice.
saluti cordiali
Impossibile rispondere senza averla visitata
Meglio recarsi a visita dal suo chirurgo. Oltre le foto, bisogna "toccare" l'area retraente
Vorrei esprimere un suggerimento, ma non riesco a vedere le foto che dovrebbero essere allegate. Potrebbe ricaricare la foto? Resto a sua disposizione.
non si preoccupi e non faccia più niente: tutto si assesterà spontaneamente. dr.Peroni Ranchet
Deve seguire i consigli del suo chirurgo. La crema siliconica gliela ha consigliata lui? Se non c’è una cicatrice ipertrofica non fa altro che allargare la ferita. Il capezzolo guarda in giù ma non a causa di una cicatrice retraente, sarebbe opportuno sapere come era la mammella prima dell’intervento. Probabilmente ptosica. Si faccia visitare a distanza di qualche mese dal suo chirurgo.
occorre una visita in presenza per valutare la sua situazione e capire il da fare per risolverla
saluti
nicola catania
È molto probabile che il foro guarirà nelle prossime settimane, mentre per quanto riguarda il resto dovrà attendere ancora qualche mese e poi si valuterà se sarà necessario un intervento correttivo o meno. Nel frattempo massaggi energicamente la cicatrice, chiedendo comunque sempre consiglio anche al suo chirurgo
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