Nel 2014 ho eseguito una mastoplastica additiva che x due anni non mi ha dato nessun problema è andato ttui x il verso giusto. Dopo due anni una sera inizia a farmi male il braccio e il seno sinistro,ed esso si gonfia contatto il chirurgo di mi dice che probabilmente si è formato il sieroma mi ha consigliato di fare l ecografia mammaria ed in effetti risulta il siero,lui mi scrive come terapia il deflan (cortisone ) per un mese.alla fine della cura sembrava che fosse passato il tutto ma ho ancora fastidio e lieve dolore. Come posso risolvere,cosa devo e potrei fare?grazie mille
personalmente sono contrario alle protesi anatomiche, perchè portano più facilmente alla rotazione. Non mi sembra che il suo caso sia da mastopessi. Nella situazione attuale dovrà drenare probabilmente più volte. Dr.Peroni Ranchet
Gentilissima,
può essere che prossimamente debba drenare altro siero. Per ora non dovrà fare altro che continuare a farsi controllare da chi la sta seguendo, sapendo che, qualsiasi sia la strada che dovrà intraprendere, i tempi di guarigione non saranno brevi.
Cordialmente
dott.ssa Arianna Tinti
continui a farsi seguire dal suo chirurgo e dai medici della IEO
Da ex chirurgo IEO posso assicurare che li è in ottime mani. È il centro con maggior esperienza i protesi mammarie in Italia.
Dr. Leonardo Ioppplo
Chirurgo Plastico EBOPRAS
CALABRIA
Gentile paziente,
è stata piuttosto sfortunata, hanno fatto bene i colleghi ad aspirarle il sieroma purtroppo a volte succede che l'aspirazione stessa stimoli l'ulteriore formazione di liquido in una sorta di meccanismo a spirale.
Per ora le consiglieremmo di aspettare e fare riferimento se non al suo chirurgo ai colleghi dello IEO che la hanno già seguita, sarà di sicuro in ottime mani.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
Gentile paziente,
occorre una valutazione diretta.
Faccia riferimento sempre al suo chirurgo.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
Abbia pazienza, può capitare, si risolve autonomamente dopo qualche aspirazione.
Dr. Leonardo Ioppolo
Chirurgo Plastico
Gentile paziente,
non è possibile risponderle senza una valutazione diretta.
Lasci perdere internet e si affidi alle indicazioni del suo chirurgo, che ben sa cosa sia stato fatto e quale sia la reale condizione attuale.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
gentile signora si faccia controllare dal medico che l'ha operata.
Gentile amica ; innanzitutto bisogna fare una valutazione ecografica per vedere la entità della raccolta sierosa e procedere al drenaggio periodico ; in effetti è vero che nella sostituzione di protesi è più frequente il sieroma , perchè vi sono dei germi nel biofilm della capsula protesica che vengono liberati durante la estrazione della protesi e possono dare infiammazione e sieroma arrivando sulla nuova protesi . Spesso la infiammazione scompare con il drenaggio e la terapia antibiotica e tutto va' a posto . In qualche caso sfortunato la infiammazione sierosa si cronicizza e bisogna asportare la protesi , rimanere senza protesi per qualche mese e poi rimetterla ; in tutto questo il medico non ha alcuna responsabilità perchè si tratta di reazioni alla protesi che si determinano nel corso degli anni e che le portatrici di protesi devono conoscere
Gentile, non si può fare una valutazione via mail. Dr.Peroni RanchetRanchet
le consiglio una seconda ecografia per valutare se ancora è presente per poi eventualmente analizzare l'aspirato ed eseguire il drenaggio del sieroma.
Buongiorno,
l'esame ecografico risulta fondamentale per monitorare la presenza, l'entità e l'andamento del versamento che, se confermato come sospetto per sieroma, può essere aspirato sia a scopo terapeutico ma soprattuto per analisi per escludere il linfoma anaplastico. Utile anche una valutazione clinica per escludere altri motivi legati a questo versamento, ivi compresa, se non vi fosse risoluzione del quadro una RMN che controlli lo stato di integrità delle protesi stesse
Gentile, può fare un'altra ecografia e, se risultasse ancora presente del liquido fare un'aspirazione per esaminarlo. Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet
Ritengo molto superficiale la condotta del suo chirurgo. Il suo caso rientra nei cosiddetti sieromi tardivi che possono essere sintomo di linfoma anaplastico a grandi cellule ( ALCL), linfoma raro che costituisce solo il 2% di tutti i linfomi non Hodkin ma del quale se ne è rilevata in questi ultimi anni una frequenza aumentata nelle donne con protesi al seno di un certo tipo ( a superficie tedturizzata cioè non liscia ) le linee guida del ministero della sanità sono di aspirare almeno 20 cc del siero e di sottoporlo ad analisi per l'individuazione eventuale di tali cellule. In caso di positività del risultato bisogna ricorrere al l'espianto e alla capsulectomia ed eventualmente ad altre procedure che è giusto le spieghi il suo medico , cordialità Dr Ponzielli
Torni dal suo chirurgo e faccia un altra ecografia, comunque la sintomatologia soggettiva può restare un po' più a lungo
Buongiorno,
premettendo che in assenza di valutazione è difficile dare delle indicazioni, certamente dopo una ecografia che attesta la formazione di un sieroma e dopo trattamento medico inefficace la strada più ovvia sarebbe quella di eseguire un drenaggio del sieroma stesso, cioè una sua aspirazione tramite puntura con ago, eventualmente anche sotto guida ecografica.
Sarebbe auspicabile una copertura antibiotica. Ma è corretto che tali considerazioni ed eventuali procedure le esegua il suo chirurgo.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
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