Dubbi su mastoplastica sotto ascellare

goccia22
8 mar 2017 · Ultima risposta: 9 apr 2020

Salve volevo informazioni su questa tecnica dato che sono molto confusa. Mi hanno detto che come intervento e meno invasivo perché non si va scrollare ne il muscolo ne ghiandola ma mi domanda dove viene posizionata esattamente la protesi?? Mi hanno anche detto che l effetto non sarà il massimo della estetica perché darà solo volume non modificando la forma del mio seno . Ho visto anche delle foto post operatorie dove vedevo un seno molto simile al mio ( svuotato ) e a dire il vero non mi piaceva tanto come effetto perché vedevo questo rigonfiamento nella parte superiore quasi un effetto "quadrato" e non Capivo se era dato dal fatto che era una seno operato da poco quindi si doveva assestare oppure era proprio l effetto finale dato dal fatto che mi hanno detto che a livello estetico non è il massimo ma come intervento e meno invasivo perché si va solo a dare volume. Sono confusa non ci ho capito niente! Ah i tempi di ripresa sono velocissimi dopo un giorno a casa e poi posso continuare a lavorare subito dopo!! Aiutooooo

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Buongiorno Signora, personalmente non eseguo mai l'accesso trans-ascellare per una mastoplastica additiva per 4 buoni motivi: 1) non mi piace creare cicatrici interne (disturbare) una zona delicata come quella del cavo ascellare ricco in linfonodi; 2) la creazione della tasca protesica soprattutto nella sua parte interna e inferiore è molto difficile e spesso imprecisa anche con l'ausilio di un endoscopio; 3) le cicatrici che si lasciano passando dall'areola o dal solco sottomammario sono nella maggior parte dei casi poco evidenti; 4) infine se c'è bisogno di effettuare un ritocco (sempre possibile in qualsiasi intervento di Chirurgia Estetica) è necessaria una seconda cicatrice a livello dell'areola o del solco (quindi alla fine due cicatrici anziché una). Cordiali saluti

Cara signora , purtroppo dalle sue parole si evince chiaramente che è un po’ confusa . La tecnica ascellare non ha nessun vantaggio sulle altre vie di accesso della mastoplastica additiva . Lo scollamento e’uguale alle altre tecniche , anzi è meno agevole da parte del chirurgo. Non si riesce ad arrivare bene ai quadranti interni della mammella . Inoltre si dominano meno bene eventuali emorragie nelle zone suddette . Non ci sono differenze sostanziali per il postoperatorio. Ciò non toglie che ci siano chirurghi bravi che la praticano con ottimi risultati. Ma non ne vedo la convenienza

8 sedi di Firenze, Milano, Parma...

Gentile paziente,
i colleghi sono stati molto esaurienti nel fornirle risposta alle sue domande.
Ciascun specialista sceglia la tecnica chirurgica in base alla propria personale esperienza e al singolo caso.
Si rivolga dunque ad un chirurgo plastico e se decide di eseguire questo intervento lo faccia con convinzione e si affidi alle indicazioni del suo medico. Non è un trattamento salvavita.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY

Gentile , per riprendere le sue parole 'non ci ho capito niente' mi auguro mi auguro che sia proprio cosi, ovvero che sia lei ad aver frainteso e nessuno ad aver fatto le affermazione da lei riportate. L'invasività, come dice lei, non cambia cambiando la via di accesso. La 'tecnica' ascellare, infatti, altro non è che una variante di via di accesso per il posizionamento di protesi mammarie, tutto il resto non cambia, tempi di ripresa compresi. La discussione poi può spostarsi sui vantaggi e svantaggi dell'una e dell'altra via di accesso, ed allora le dico che il vantaggio di avere una cicatrice ascellare piuttosto che periareolare lo trovo veramente minimo a confronto degli infiniti contro e limiti presentati da questa via di accesso. Le consiglio di confrontarsi con qualche serio specialista per avere delucidazioni complete. Cordiali saluti Valter Degli Effetti

Buonasera la via ascellare è solo l'accesso come la periareolare e inframammaria la protesi viene in ogni caso posizionata o sotto il muscolo come probabile se è svuotato o sottoghiandola in ogni caso occorre creare una tasca quindi è necessario uno scollamento, il tempo di recupero per il lavoro è in media 7 giorni, Dr Malloggi

Buongiorno
In qualsiasi mastoplastica additiva si deve sempre scollare la ghiandola e/o il muscolo dipende dove e come si vuole posizionare la protesi. Quello che cambia è l'accesso, che può essere ascellare, sottomammario o periareolare. Le relative indicazioni per il post- operatorio sono sempre le stesse indipendentemente dalla via di accesso. Le consiglio pertanto di chiarire i suoi dubbi con uno specialista.
Cordiali Saluti

Dott. Angelo Sapuppo
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica

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Domande relative

Mastoplastica additiva periareolare e gonfiore capezzolo

Anonimo
30 giu 2020 · Ultima risposta: 10 nov 2020

Salve, ho 28 anni e mi sono sottoposta ad un intervento di masto additiva periareolare un paio di anni fa. Da subito ho notato un gonfiore ai capezzoli ma il mio chirurgo, di cui mi fido, mi ha rassicurata dicendomi che era normale post operazione avere degli edemi. Col passare dei mesi le cicatrici son guarite abbastanza bene ma il gonfiore era rimasto. A febbraio di quest anno, sono andata da lui, in quanto il capezzolo dx non aveva cicatrizzato molto bene e risultava asimmetrico rispetto al sx. Premetto che i due capezzoli presentavano una specie di filo intorno al capezzolo e al momento del ritocco di quello dx, questo “filo” non l'ho più sentito, infatti il capezzolo dx ora risulta disteso (tanto che non diventa turgido facilmente) e uniforme al seno rispetto all’altro che è ancora rigonfio e non omogeneo al seno (quasi come se uscisse fuori) ed ha ancora questo filo intorno all’areola. Ora siccome il dx post ritocco non ha cicatrizzato bene dovrò ritoccarlo nuovamente a settembre, ma il mio chirurgo mi ha quasi detto di dover scegliere quale tra i due capezzoli avere. Io sono un po’ spaventata ed indecisa su cosa sia meglio e soprattutto se era normale avere un capezzolo rigonfio o si può evitare. Mi mette disagio anche indossare una maglia aderente perché quando non è turgido si nota. Vi chiedo solo per un parere secondario...è normale avere gonfiore anche dopo anni dall'operazione? Può dipendere dal tipo di capezzolo? Cosa si potrebbe eventualmente fare e cosa mi consigliate? Grazie.

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il gonfiore dura di norma qualche mese, ma non due anni. Può farselo togliere tranquillamente. Dr.Peroni Ranchet

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Cicatrice periareolare post mastopessi

Gretar
23 ago 2020 · Ultima risposta: 1 set 2020

Buongiorno, Lo scorso novembre ho effettuato un intervento di revisione delle areole dopo mastopessi additiva per seno tuberoso effettuata 17 mesi prima. La necessità dell'intervento di revisione era dovuta per riduzione delle ampie areole e per ridefinire le cicatrici orribili rimaste dopo il primo intervento. A distanza di 8 mesi ho un'areola accettabile ma quella del seno destro è ancora peggio di prima, perché non solo è rimasto evidente il segno della prima cicatrice, ma ora si vede anche il secondo, in sostanza una doppia linea bianca, con l'aggiunta di un contorno frastagliato dell'areola che doveva essere ridotta ma è ancora molto ampia. Temo che il problema sia dovuto alla scarsa quantità di pelle che è rimasta per effettuare questa revisione. Cosa posso fare ora? Pensare a un nuovo intervento o alla revisione con laser? Grata per un vostro riscontro.

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serve una visita per capire cosa succede. se c'è areola ampia con due cicatrici l'unica soluzione è andare a togliere chirurgicamente le cicatrici e ridurre l'areola, nei limiti del possibile dopo che il seno è già stato tanto lavorato

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Dolori al seno mastoplastica additiva

YanaYana
30 dic 2020 · Ultima risposta: 2 gen 2021

Salve, ho fatto un intervento di mastoplastica additiva 380 cc Polytec, quasi due anni fa. Dopo tre/quattro mesi dal intervento, sentivo dolori, gonfiore e bruciore al seno sinistro. Dopo tante visite al mio chirurgo e 2 visite dal dottore senologo, dove non si vedeva nulla ed era tutto apposto, il mio chirurgo ha deciso di farmi la revisione al seno. Ha trovato liquido che si è formato dentro, dopo quasi 2 mesi il seno si è gonfiato di nuovo ed era visibilmente più grande dal altro. Se stavo senza reggiseno post operatorio mi faceva malissimo. Due mesi fa, ho fatto un altro intervento per cambiarmi la protesi, sperando che questo problema si risolvesse ed invece il medico mi ha detto che c'era un nervo sotto la protesi, responsabile dei miei disturbi e invece no, i dolori non sono spariti, il seno si è rigonfiato di nuovo e ho gli stessi dolori, gonfiore e bruciore di prima. Vorrei chiedere un consiglio, cosa può essere? Perché ho questi dolori?

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difficile dare una risposta senza esami di imaging, eventuale citologico del liquido formatosi ed una visita approfondita

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