Buonasera Dottori, 14 anni fa mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva, all'epoca ero appena 18enne e partivo da una prima ed ero molto magra, percui il medico ha optato per una sottomuscolare neanche 200 qualcosa cc rotonde, ho raggiunto una seconda piena. Non sono mai stata soddisfatta pienamente dell'intervento (anche se esteticamente era bello) perché è sempre stato abbastanza duro al tatto, poco mobile e ovviamente con la contrazione dei muscoli le protesi si separano. Ora ho la protesi destra rotta e occorre reintervenire, il medico che ho consultato mi ha proposto una sottofasciale anatomica perché a suo parere più naturale, devo dire che anche io ho sempre pensato che se avessi collocato la protesi retroghiandolare dove già in natura si sviluppa il seno sarebbe stato più naturale. Io non temo un seno un po' rilassato, anzi più si avvicina alla naturalezza meglio è, ma temo che le protesi si possano vedere, con lui ho espresso i miei dubbi ma vorrei avere altri pareri su questa tecnica. Sono alta 1.70 e peso 53 kg sono molto asciutta perché sportiva.
Gentile Saudana,
la tecnica più indicata, per un risultato naturale e che non peggiori ulteriormente con gli anni, in una donnamagra e con un seno in partenza piccolo, è l'impianto sottomuscolare (pettorale). Personalmente, laddove possibile ma non sempre è possibile, converto una sottopettorale in una vertical plane, che è la mia versione modificata di dualplane. Sulla sottofasciale ognuno ha le sue opinioni ma in aggiunta pensare di sollevare la fascia da un muscolo pettorale già sollevato non farà altro che accentuare la retrazione del muscolo pettorale verso l'alto. La possibilità di avere un risultato più naturale passa per altri accorgimenti che chiaramente una semplice valutazione a distanza non può suggerire.
Cordialmente
dott. Egidio Riggio
Con laa sua struttura meglio impianto retromuscolare
Salve, la sede di collocamento delle protesi dipende dallo spessore dei tessuti di riferimento; se è scarso conviene posizionare gli impianti in sede retropettorale; è molto importante che la tecnica, quasi sempre dual plane, sia eseguita correttamente ( l'"animazione 2 delle protesi, cioè il loro muoversi in alto quando si contrae il pettorale, dipende da vari fattori tra cui tipo di protesi ( e di capsula che la protesi induce) e tipo di dual plane ( se la protesi è "troppo" retromuscolo l'animazione è più frequente).
In conclusione, se Lei avesse negli anni aumentato un po' il suo peso potrebbe valutare un cambio piano cambio protesi e tasca retroghiandola ( la sottofasciale è tecnica di poco differente....).
Serve ovviamente una vista.
un cordiale saluto
Se lei era magra il,posizionamento sottomuscolare era quello indicato.Rimarrei su questo piano anche nel caso di un nuovo intervento. Il sottofasciale ,in una persona magra potrebbe non ricoprire adeguatamente la protesi che verrebbe visibile. Per il tipo di protesi con una anatomica vi è sempre il pericolo della rotazione.Se insiste per una anatomica prenda in considerazione quelle in poliuretano.
Posto che è necessario vedere per capire bene il problema,, mi sembra che lei sia un po’ troppo magra per un posizionamento sottomuscolare , anche in considerazione del fatto che dopo tanti anni ci potrebbe essere una involuzione della ghiandola mammaria. Io propenderei per una dual plane
OCCORRE UNA VISITA DIRETTA E UN COLLOQUIO,PER VALUTARE LA SUA SITUAZIONE E DARE UN PARERE
SALUTI
NICOLA CATANIA
Buongiorno in linea teorica se la ghiandola è poco rappresentata corre il rischio di sentire e vedere la protesi le consiglio il posizionamento sottomuscolare , in questa sede le protesi anatomiche non aggiungono vantaggi, cordiali saluti Dr Malloggi
Solo con una visita è possibile darle una risposta, ma se lei è molto magra è senza dubbio indicato il posizionamento sottomuscolare delle protesi, pena la loro visibilità. Se le protesi non saranno di dimensioni eccessive (come presumo, dal momento che parla di un fisico atletico e asciutto) è possibile inserire protesi tonde ottenendo ottimi risultati, in modo da evitare l’eventuale rotazione delle protesi anatomiche
la magrezza consiglia sempre di posizionare le protesi sotto muscolo. Le sconsiglio le anatomiche, che non aggiungono nulla, se non qualche rischio, rispetto alle rotonde.Dr. Peroni Ranchet
Non c’è risposta senza una visita. Se la ghiandola è piccola c’è alto rischio di visibilità e palpabilita dell’impianto. La soluzione migliore resta sicuramente sottomuscolare come già è stato fatto
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