Buongiorno a tutti,
da quasi un anno sto vivendo un calvario. A fine 2018 mi sono operata di mastoplastica additiva, l'intervento è andato bene ma ho avuto una complicanza al muscolo pettorale sinistro: in sala operatoria i dottori non riuscivano a staccarlo, hanno dovuto lavorarlo per un po' (tant'è che ho avuto anche un piccolo ematoma, subito riassorbito). Dopo circa due mesi dall'operazione, ho cominciato ad avvertire forti dolori al pettorale sinistro (quello lavorato in sede chirurgica): il muscolo mi si contrae con dolore se muovo il torace (quindi vietato tossire, ridere, starnutire ecc ecc) e ho forti bruciori che arrivano fino a sotto l'ascella. In questi mesi ho effettuato ben QUATTRO ecografie mammarie, che non hanno evidenziato alcun tipo problema: le protesi sono ben posizionate, il seno è MORBIDISSIMO, quindi è esclusa anche la contrattura capsulare, non c'è siero. Il mio chirurgo ha letteralmente gettato la spugna, perchè visivamente e al tatto il seno è perfetto. Sono in cura da un fisiatra da quasi due mesi, il quale parla di una "infiammazione muscolare cronica", ma non sto avendo grandi risultati. Intanto il dolore persiste e non riesco più ad avere una vita normale. Cosa posso fare? A chi posso rivolgermi? Che esami posso eventualmente fare? Ringrazio anticipatamente per le risposte
Secondo me è una irritazione cronica del nervo pettorale. A volte capita.. le consiglio di eseguire una elettromiografia per valutare i difetti di conduzione nervosa del torace
Difficile esprimersi.. Occorrono certamente una visita e probabilmente degli esami più approfonditi per poter dirimere il quadro.
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
Buonasera necessita una visita accurata per poter arrivare ad una diagnosi corretta.
Provi a fare una elettromiografia, può essere che un nervo sia stato inglobato da tessuto cicatriziale. Se il dolore non tende a diminuire nel tempo ed è ingestibile, probabilmente si dovrà prendere in considerazione, come ultima spiaggia, un reintervento per alloggiare le protesi in sede sottoghiandolare, con tutti i pro e i contro che ne deriveranno.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
Buongiorno signora,
faccia una RMN per togliersi qualsiasi dubbio e inizi una terapia specifica.
Saluti dott. Cardone
salve. la tecnica retropettorale è quella migliore nelle pazienti con grave ipotrofia mammaria e con poco spessore della pelle e del grasso.
i disturbi algici dell regione pettorale dopo la masto possono avere vari cause, come ad esempio una nevralgia o uno "strappo"-lesione del muscolo.
generalmente sono destinati a scomparire col tempo.
Faccia una RMN per scrupolo.
saluti
Da quello che descrive ci sarebbe da supporre che avesse una variante anatomica (non così infrequenti soprattutto a carico delle inserzioni) sul m. grande pettorale “lavorato” che probabilmente lo vedeva fuso al m. piccolo pettorale (questo giustificherebbe la sintomatologia irradiantesi). Il persistere di questa sintomatologia tra l’altro lascerebbe anche supporre una diretta compressione sulle terminazioni nervose che vengono in genere coperte da m. piccolo pettorale. Soluzione? Ridurre il volume delle protesi o decidere di metterle sopra il m. pettorale.
Buonasera, purtroppo penso sia dovuto ad una contrazione muscolare cronica, il muscolo sta reagendo alla forzatura. Le consiglio una visita da uno specialista. Sarà in grado di consigliarle una terapia efficace oppure un diverso posizionamento delle protesi
Resto a disposizione
Cordialmente
Monica Gabetta BB CLINIQUE
Senza visita ed esami difficile darle una risposta
io sono contrari alla sotto muscolare proprio per questi problemi.In natura la ghiandola è sopra il muscolo e comunque la parte inferiore della protesi rimane scoperta dal muscolo, detto questo occorre una visita ed eventualmente cambiare il piano di inserimento delle protesi.
saluti
nicola catania
Difficile aiutarla.. Forse é un neuroma.. Forse altro...
Effetui una visita per cercare di chiarire meglio la situazione
Buonasera, per consigliarla al meglio è necessario visitarla di persona e iniziare un ciclo terapeutico specifico.
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