nel 2001 mi sono sottoposta ad una mastoplastica additiva, a distanza di pochi mesi la contrattura capsulare; controvoglia ma convinta dal chirurgo mi sottopongo ad un nuovo intervento nel 2003 (capsulectomia bilaterale con sostituzione delle precedenti) L'intervento purtroppo non e' andato bene, il giorno stesso mi hanno sottoposto ad uno svuotamento e drenaggio di ematoma dal seno sinistro. A distanza di pochi mesi, la contrattura si e' ripresentata. Considerati i precedenti esiti infelici, ho continuato a rimandare la rimozione delle protesi, sino a quest'estate quando da una ecografia di controllo e' risultata rotta la protesi sinistra. Non mi resta che rimuovere entrambe le protesi; considerato che portavo una 1^ misura ed ora porto una 2^, posso pensare che il mio seno tornera' come all'origine senza risultare svuotato?
Gent.Alessandra,
se dopo il primo impianto aveva già sviluppato una capsula, sarebbe stato meglio mettere le nuove protesi sotto i muscoli pettorali, così da evitare una ripetizione del problema. Ora sarebbe comunque fattibile questo tipo di intervento, ma se, a causa delle precedenti esperienze, avesse deciso di toglierle comunque, sarà sicuramente necessario fare una piccola mastopessi per eliminare la pelle in eccesso, perchè dopo tutti questi anni, non potrà certamente ritirarsi completamente nella posizione originaria. Le consiglio una mastopessi periareolare (tecnica Scarless) per non avere inutili cicatrici.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet.
Gentile utente, purtroppo il seno molto difficilmente tornerà quello di prima.
Cordiali saluti
Staff medico Biosphera Med
Gent.ma dubito che la situazione possa tornare quella preintervento. Sarebbe utile effettuare una risonanza magnetica per vedere lo stato effettivo della protesi e programmare la sostituzione. L'ideale sarebbe posizionare gli impianti (magari ricoperti di schiuma in poliuretano, utili per i casi di recidiva capsulare come nel suo caso) in sede retromuscolare, questo riduce la possibilità di contrattura capsulare ma non la elimina, inoltre consideri che la capsula periprotesica è una reazione normale dell'organismo ma la contrattura solitamente (anche se ematomi etc possono stimolarla) dipende dalla sua particolare reazione. Qualora però Lei non optasse per le protesi, l'alternativa potrebbe essere una mastopessi oppure una lipostrutturazione con grasso autologo. Queste opzioni però devono essere discusse in sede di visita perchè dipendono dalla presenza o meno di ptosi mammaria (discesa della mammella), dal grado di svuotamento e dal tipo di tecnica più idonea al suo caso (la mastopessi ad esempio può essere effettuata in più modi ognuno dei quali comporta cicatrici diverse). Cordailità
Gentile Sig.ra anch'io non ritengo proprio che il seno possa ritornare quello di prima.
Salve, dopo aver eseguito una risonanza magnetica che certifichi lo stato delle protesi e del loro reale posizionamento e delle capsule peri-protetiche si potrebbe optare per due soluzioni:
A- rimozione delle protesi e loro posizionamento in spazio retro-muscolare
B- rimozione delle protesi senza sostituzione e modellamento della ghiandola residua con sollevamento (mastopessi)
Stà a lei in accordo con il suo chirurgo scegliere.....
Auguri e cordiali saluti
doc.
Gentile Alessandra, non credo proprio che il seno possa ritornare quello di prima, purtroppo. Sarà piuttosto valutabile la possibilità di eseguire un lipofilling (auto-trapianto di grasso autologo) o, eventualmente, una mini-mastopessi periareolare.
Cordialmente
Salve Signora,
Bisognerebbe sapere alcune cose per poterla consigliare al meglio: in particolare le protesi sono al gel di silicone o al poliuretano? La sede di impianto e' retromuscolare o retro ghiandolare? Il seno e' ptosico o no!? Insomma prima di decidere sul da farsi ( rimozione semplice delle protesi; rimozione e Mastopessi; rimozione ed impianto di protesi al poliuretano - meno a rischio di contrattura- ; cambio di piano di alloggiamento delle protesi; Lipofilling etc.) e' indispensabile capire come sta la Sua situazione.
Saluti,
cara amica, bisognerebbe valutare lo stato della pelle del seno (smagliature, tonicità etc). Cmq capisco che sopportare un altro intervento di sostituzione è dura; ma riuscirai ad accettarti senza seno?
Se decidessi di sostituirle, il chè va fatto al più presto in quanto la protesi è rotta, il tuo chirurgo provvederà a posizionarle sotto il muscolo, per evitarecontratture capsulari (o ridurle al minimo). Affidati senza timori ad un chirurgo qualificato
Dott.Albina D'Alessandro
si potrebbe usare un metodo di autoprotesi o lipofilling
E' probabile che rimuovendo le protesi resti un eccesso di pelle per cui il seno andrà rimodellato con una mastopessi che potrà essere periareolare (cicatrice limitata alla areola mammaria) o verticale a seconda della quantità di pelle residua e della forma finale che desidera avere.
Cordiali saluti
Dottor Gianluca Campiglio
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