Salve, un anno fa mi sono rivolta alla mastoplastica additiva per rimediare ad un disagio creatosi a seguito di un dimagrimento, che mi ha portato ad non avere più un seno. Premesso che tale disagio non era a carattere "dimensioni" (partivo da una quinta e mi ritrovavo con una seconda scarsa), ho chiesto al chirurgo in sede di colloquio di avere al massimo una terza, ma in seguito all'operazione mi sono ritrovata con una quarta, in quanto il medico in sede operatoria ha valutato che fossero le dimensioni adatte alla mia fisicità... Purtroppo tale scelta non è stata discussa nel concreto con me, ed a oggi mi ritrovo a vivere sempre con un certo disagio tale seno... Ho provato ad accettarlo, ma mi ritrovo a nasconderlo il più possibile indossando abiti ampi... Purtroppo è già passato molto tempo dall'operazione, motivo per cui sto valutando se intervenire nuovamente per un cambio di protesi più piccola, e la mia domanda è: tale operazione è come la prima, ovvero stessi tempi di recupero o più brevi, anche sui costi sono perplessa.. Grazie in anticipo Chiara
Gentile consiglio di lasciar perdere perchè è stata già realizzata una una tasca di una certa ampiezza ed in quella tasca le protesi più piccole ' ballerebbero', spostandosi in continuazione, senza contare che la tensione del seno con protesi più piccole sarebbe minore e le mammelle tenderebbero a scendere. In alternativa bisognerebbe effettuare una mastopessi con protesi più piccole ; ma ne vale la pena ?. In effetti il concetto che deve guidare il chirurgo nella mastoplastica additiva non deve essere (come si crede comunemente) quello del 'volume ' del seno, ma quello della 'tensione' del seno.E' fondamentale che un seno abbia una giusta tensione, perchè una 'ipertensione (protesi troppo grosse ) conferisce l'aspetto di un pallone sul punto di scoppiare, mentre una 'ipotensione', (protesi troppo piccole) conferisce l'aspetto di un seno cadente. E siste un 'range' di adattamento che ci permette di agire,entro certi limiti in 'plus' o in 'minus' secondo un generico desiderio della paziente. Cordiali Saluti Dr. C. Martino Specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva
Gentile paziente,
la via migliore è quella di una mastopessi con posizionamento di protesi più piccole.
Si faccia valutare da uno specialista
Cordialmente Equipe Medica CENTRO GENESY
Gentile anch'io le consiglio la sostituzione protesi con mastopessi Scarless Scarless.
Gent, la soluzione migliore è fare una sostituzione protesi con mastopessi con mastopessi Scarless che comporta la sola cicatrice periareolare. Cordiali saluti dr.Peroni ranchet
Per ottenere quello che desidera occorre inserire protesi più piccole ed eseguire una mastopessi, i tempi di recupero sono lievemente più lunghi ma residueranno cicatrici aggiuntive, Dr Malloggi
Chiara deve sottoporsi ad una mastopessi con protesi più piccole! L'intervento non è come il primo residueranno più cicatrici, e il costo più alto! Saluti
probabilmente non necessita di protes ma di mastopessi mandi 2 foto lat e avanti del suo seno capiro' meglio
Gentile, comprendo il tuo disagio, per il tuo problema, che però e' facilmente e' facilmente risolvibile. Occorrerà infatti, nel tuo caso, non solo adottare una protesi più piccola confacente ai tuoi desideri, ma anche ridurre e forse sollevare l'involucro cutaneo con una Mastopessi con protesi. Tale intervento in mani esperte dà ottimi risultati. Cordiali saluti. Dr.A. Capone
Buonasera, vorrei avere un parere. Circa un anno fa mi sono operata di mastoplastica,a distanza di 5 mesi ho cominciato avere fastidio facendo esercizi o semplici pulizie di casa, ho notato che facendo minimo sforzo con le braccia il Seno sinistro mostrava animazione muscolare e fastidio in tale punto. Il chirurgo da cui sono stata operata mi parla di fatto fisiologico con qui si convive, mentre, di recente sentendo altri 2 pareri mi hanno detto era che era possibile risolvere il problema semplicemente incidendo il muscolo, mentre l'altro medico mia ha consigliato di fare una risonanza magnetica alle mammelle.
L'animazione delle mammelle dopo una dual plane è comune... molto dipende dallo spessore della ghiandola che ricopre la protesi, al tipo di tecnica e di protesi usata... e nonostante tutto alcune pazienti (in cui si prendono tutte le precauzioni) continuano a mostrare questo fastidio nel post intervento.
Ci sono soluzioni per ridurre questa situazioni, dal lipodilling per mascherarlo alla denervazione del pettorale nei casi più evidenti.
Cordialmente
Dr. Leonardo M. Ioppolo
Chirurgo Plastico EBOPRAS
Calabria
buonasera, 7 mesi fa mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva per un'asimmetria ( lato sx inesistente lato dx non arrivavo ad una prima) ho aspettato e desiderato l'intervento.(sono stati anni difficili ma sono passati) Sono stata operata da un buon chirurgo, mi ha dato tante spiegazioni ed è stato molto attento ma non sono soddisfatta .. Il miglioramento sicuramente c'è su questo non ci sono dubbi ma vedo sempre il mio seno piccolo ( sto soffrendo psicologicamente più di prima) ne ho parlato con il mio chirurgo ma mi dice di aspettare 2/3 annispaventandomi (posso avere un rigetto e resto senza niente per sempre) non sto bene con me stessa e non so cosa fare, ho paura che qualcosa può andare storto ma desidero stare bene con me stessa.. consigli???
Gentile Faby,
bisognerebbe sapere quanto grandi sono le protesi introdotte, perché, se, come riferisce, lei era "quasi piatta", può accadere che, pur introducendo una protesi importante, la misura non raggiunga le sue aspettative. Mi sembra di capire dalle sue parole che il chirurgo che l ha operata sia competente, esaustivo e presente ed è possibile che abbia agito cercando di accontentarla nei limiti delle possibilità anatomiche soggettive. Ovviamente tutto questo si può valutare solo visitandola.
Cordiali saluti dr.ssa Cristina Bona
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