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Deiscenza che peggiora?

Mar1059
10 mar 2025 · Ultima risposta: 12 mar 2025

Buongiorno, a seguito di una mastoplastica riduttiva e mastopessi (da una nona abbondante ad una quarta), dopo la rimozione dei punti avvenuta a 15 giorni dall’intervento, ho notato sotto al seno una macchia bianca, il chirurgo mi ha comunicato essere fibrina e tranquillizzata molto. Procedo sotto sua indicazione a medicare con betadine e garze, ma la ferita al posto che rimarginarsi, si espande e diventa profonda, dopodiché, sempre sotto indicazione del chirurgo, medico con garze di connettivina e betadine, ma neanche questo purtroppo mi porta a risultati, anzi, la ferita si espande e continua a crescere in profondità. Il chirurgo mi comunica che si sta macerando e dopo aver ripulito la ferita, mette dei punti per richiudere tutto. Sono andata poi a fare una visita di controllo, ma ci siamo accorti che di fianco si stava formando un altro buco, che il chirurgo mi ha detto di trattare con garze Aquacel AG+ extra da inserire all’interno della ferita e mi ha prescritto due antibiotici da prendere due volte al giorno, dandomi come tempistica 10 giorni per la risoluzione. Il buco continua ad espandersi, si sta avvicinando ai punti messi in precedenza ed onestamente comincio ad essere esausta e a non vedere una risoluzione alla cosa. Non capisco cosa stia accadendo, visto che seguo meticolosamente le indicazioni datemi e medico sempre con oggetti sterili e disinfettati. È il caso secondo voi di rivolgersi ad un senologo per un ulteriore parere? Allego una foto per far capire meglio la situazione.

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Risposte (3)

Tutte le risposte a questa domanda sono di dottori reali

Salve, concordo con i Colleghi che mi hanno preceduto, tampone antibiotico terapia mirata e medicazioni; aggiungerei anche - esperienza personale positiva - ozzono terapia iniettiva attorno alla cicatrice. Un saluto cordiale

11 sedi di Belluno, Genova, La Spezia...

Buongiorno, non è possibile capire qualcosa da questa fotografia. Troppo parziale e con colori sbiaditi. Non si capisce la zona ma sembra limitata. Sicuramente deve guarire per seconda intenzione e sotto controllo di chi la ha operata. Può sempre rivolgersi ad un altro chirurgo plastico per un parere, però tenga presente che ridurre una ghiandola di 1 chilo e 350 gr è un grosso intervento di particolare difficoltà e di chirurgia plastica ricostruttiva e non estetica con molte possibili e probabili complicazioni. Oltretutto è un intervento per motivi di salute che è completamente a carico del servizio sanitario nazionale e si può fare in un reparto di Chirurgia Plastica. Non da un senologo.
Le medicazioni dovrebbero essere fatte dai medici del reparto e avere pazienza.
Cordiali saluti, dr Massimo Re

5 sedi di Bergamo, Milano, Monza e Brianza...

Gentilissima, purtroppo le deiscenze di ferite chirurgiche sono complicazioni prevedibili in chirurgia mammaria. Un loro peggioramento potrebbe essere dovuto a contaminazioni batteriche da ndd. Utile sarebbe un tampone di ferita per fare una terapia antibiotica mirata e eseguire medicazioni più appropriate senza magari stressare la ferita chirurgica con altri l’unti di sutura. Aspettare qualche tempo (anche 1-2 mesi) che la ferita guarisca da sola per poi valutare a tempo debito una revisione chirurgica delle ferite ormai consolidate. Previ semplicemente a curarle con Amukina e Iruxol, medicazione semplice ed efficace in attesa di eventuali tamponi colturali.
Si affidi al suo chirurgo e non perda le speranze nella guarigione.

3 sedi di Barletta-Andria-Trani, Foggia, Potenza...
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