Per ottenere risultati migliori ogni quanto é meglio effettuare le sedute? Ho letto che è meglio fare le sedute ogni 2 mesi per permettere alla pelle di rigenerarsi al meglio e quindi le varie sedute risultano più efficaci. Confermate?
Salve,
generalmente tra una seduta e l'altra è necessario aspettare 5 settimane, ovviamente se la pelle presenta ancora escoriazioni da trattamento Laser è assolutamente indispensabile posticipare la successiva seduta per permettere alla pelle la rigenerazione dei tessuti cutanei.
Cordialmente.
G.F. Servizi Medici Integrati Srl
Negli anni novanta con i primi QSWITCHED aspettavamo 60 giorni, oggi con macchine più potenti si è ridotto l’intervallo a 45 giorni. Non è un problema relativo alla pelle che deve riparare ma al riassorbimento del pigmento: se si interviene troppo presto si lavora su un pigmento che aspettando sarebbe andato via.
le consiglio di fare sedute ogni due mesi ed in ogni caso l'intervallo tra le due sedute deve essere almeno di un mese.
Cara Valentina, l'intervallo tra una seduta e l'altra è normalmente di un mese.
Saluti Dott Armentano Roberto
Salve, come sempre in medicina non è facile dare la risposta. Tutto dipende dal tipo di tatuaggio dalla sede e dal laser che si utilizza. Nonché dal paziente , che reagisce in maniera sempre differente. Di solito preferisco attendere almeno due mesi perché così l'organismo più tempo per, diciamo , metabolizzare ed eliminare il colore. Cordialmente
Buongiorno, io consiglio 40 giorni anche se un mese potrebbe essere sufficiente
cordiali saluti
dr Roberto Dente
Salve, la mia esperienza conferma i 45-60 giorni.
Cordialmente
gentile Valentina, personalmente prediligo attendere 6-8 settimane ma molto dipende dalla risposta del paziente e dal tipo di tattoo.
cordiali saluti
dr. Graziano
Buongiorno,
generalmente un mese è sufficiente.
Distinti saluti,
Le informazioni contenute in Guidaestetica.it non possono sostituire in nessun caso la relazione tra medico e paziente. Guidaestetica.it non difende un prodotto o servizio commerciale.
