Mi sono affidata al dottore per un intervento di mastoplastica additiva il 16 maggio. Dopo una breve video call a febbraio dove mi spiega brevemente l’intervento, decido di affidarmi a lui spinta dalla sua filosofia di naturalezza delle forme. Inizialmente fissiamo l’intervento il 23 maggio. Dopo aver prenotato voli e bnb, scrivo a una delle assistenti conferma sulle dimissioni per il treno del ritorno e mi risponde che l’intervento deve essere anticipato o rimandato per “un’urgenza” Dirlo prima? Se non avessi scritto io, quando sarei stata avvisata? Spostiamo quindi l’intervento al 16, perdendo i soldi del volo. Mi dicono che nel servizio è incluso il driver per andare e tornare dalla clinica e che una settimana prima dell’intervento mi avrebbero fatto sapere per il pick up. Arriviamo al 15 maggio, nessuna chiamata. Chiamo quindi nuovamente l’assistente e mi conferma che la macchina sarebbe arrivata alle 7 del mattino davanti al mio bnb. Il 16 mi sveglio, mi preparo, esco di casa alle 7 e nessuno. Aspetto fino alle 7.30. Al che chiamo nuovamente e l’assistente mi dice che la macchina ha avuto “un’urgenza” e non poteva venire e di prendere un taxi e andare in clinica. Taxi che poi mi è stato rimborsato. Arrivo in clinica, mi accompagnano alla mia stanza e arriva prima una dottoressa, assistente di dottore, molto carina che mi chiede taglia, mi fa due foto e poi mi dice che a breve sarebbe arrivato il dottore per fare una lunga chiacchierata. Dopo una decina di minuti arriva anche l’anestesista a cui devo fare i miei complimenti perché mi sono trovata divinamente. Dopo un’oretta entra il dottore, che dopo letteralmente cinque minuti, come se tutto fosse scontato, se ne va. Non mi fa vedere le protesi, non mi prende le misure, mi chiede giusto taglia e da dove entrare e, nel momento in cui vado un attimo in palla, torna indietro e mi dice “eh ma se non parli” Ma devo parlare io o devi parlare tu? A fine intervento, il giorno dopo vengo dimessa con bendaggi, che il dottore, a parole sue mi dice che mi deve togliere entro 5 giorni. Chiedo gentilmente se ci fosse stata la possibilità di vederci a Milano e mi risponde che lunedì (dopo due giorni) mi avrebbe fatto sapere. Intanto la dottoressa nel momento in cui me ne sto andando mi dice che comunque sul foglio delle dimissioni hanno segnato già la data del controllo a Roma, foglio che era in valigia e che, controllando in stazione, non aveva nessuna data scritta. Aspetto lunedì e nessuna chiamata. Chiamo io e mi dicono che fino al 27 maggio il dottore non era disponibile e che non sarebbe venuto a Milano, ben 11 giorni dopo l’intervento. Dico che 11 giorni con i bendaggi per me era impossibile perché troppo stretti, tanto che poi mi sono venute delle piaghe. Mi dicono di sentire il dottore. Gli scrivo, spiego la situazione e mi risponde che, solo a fine settimana avrebbe saputo se la prossima settimana sarebbe stato a Milano o Roma. Gli dico che se non fosse riuscito a vedermi lui, sarei andata da un suo collega, dopo aver speso ben 11 mila euro di intervento. Da lui non ci sono più andata e per fortuna ho trovato un medico che umanamente ha compensato la mia situazione. Detto questo, chirurgicamente nulla da dire, seni super ma, basta questo per far sì che un medico sia davvero un buon medico? Ad oggi non so ancora che tipo di protesi mi abbia messo, a parte due foto di etichette, né dove. Spero che questa recensione possa aiutare i prossimi.