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15 mar 2024 · Aggiornamento: 15 mar 2024

Intervento poco soddisfacente

Non vale la pena

Buongiorno, ecco la mia spiacevole esperienza. Nel 2020, a febbraio, decido di sottopormi ad un intervento di mastoplastica additiva per sostituire le vecchie protesi impiantate nel lontano 1998. Seguo tutte le procedure, visita presso il chirurgo da me (mal)scelto, analisi del sangue, RX torace, mammografia. Concordiamo per protesi da 300 cc, avevo una terza, e tale volevo rimanesse. Bene, vengo ricoverata in una celeberrima clinica, il mattino dell’intervento il chirurgo arriva con un notevole ritardo. Vengo operata. 4 ore in sala operatoria. Mi risveglio in camera e noto che i seni erano due palloni. Non ho visto il chirurgo, non è nemmeno venuto a vedere se tutto stesse procedendo bene. Ed è a questo punto che inizia l’incubo. Entra nella mia stanza un infermiere *************, prende una fascia elastica e me la stringe sopra al seno all’altezza dei capezzoli. Non mi agito, perché non sento dolori o fastidi, ma il seno mi appariva davvero troppo grosso, ma pensai ad un normalissimo gonfiore. Dimissioni e, dopo una settimana mi presento in studio per la prima visita. Appena il medico vede la fascia elastica nella posizione messa dall’ infermiere sobbalza e mi dice “quella fascia è nella peggiore posizione del mondo”. Controlla e il capezzolo destro è in totale necrosi, sinistro solo parzialmente. Comincia una serie infinita di medicazioni, con cadenza settimanale, durata tre mesi, alla fine della quale, il capezzolo destro aveva assunto una circonferenza di oltre 5 cm e dico 5 centimetri. Era “migrato” nella zona sottostante del seno, ed aveva l’aspetto di un grumo di carne mangiucchiata. Era repellente alla sola vista. Il sinistro se la passava un po’ meglio, ma neanche tanto. Nel mentre, noto che, nonostante l’intervento recente, i seni erano già pendenti, pesanti, avevano un aspetto orribile. Alla mia richiesta di delucidazioni mi viene risposto “ho inserito protesi da 450 cc, mi sembravano più adatte” (avevamo concordato 300cc ricordate?), portandomi ad una quarta abbondante di coppa, totalmente inadatta al mio fisico, sembravo uno scaldabagno mal riuscito. Litigai furiosamente col medico e la responsabile della clinica. Non potei dimostrare nulla e dissero che la fascia nella posizione sbagliata potevo averla messa io. A me nessuno aveva parlato dell’esistenza di quella fascia, e tantomeno potevo sapere a cosa servisse. A difesa del chirurgo dirò che comunque mi ha seguita durante la convalescenza e si è offerto di rioperarmi. Naturalmente senza neanche uno sconto, che ho preteso e che mi ha concesso. Mi sono fatta rioperare da lui perché solo lui conosceva la mia situazione dovuta al precedente intervento. Chiesi un lifting del seno, l’asportazione delle protesi, il riposizionamento chirurgico dei capezzoli. Non volli inserire altre protesi, e tornai felicemente alla mia seconda naturale! La scelta migliore della mia vita. L ‘intervento riuscì bene. Ho avuto altre esperienze di chirurgia estetica: un lifting al viso con blefaroplastica all’estero, ma questa è un’altra storia. Spero di aver contribuito in qualche modo! Lascio le foto dell’operazione!

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Commenti (2)

ciao, posso sapere il nome del chirurgo che ti ha operata? sono anche io di Genova ed avendone visitati tanti, mi sono sottoposta poi anch’io all’intervento avendo una abbastanza buona esperienza (sono passati neanche due mesi, quindi è ancora difficile a dirsi) e con un dottore sicuramente attento
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Mi dispiace tanto
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