Ipertrofia delle piccole labbra

Cos'è l’ipertrofia delle piccole labbra?

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Ipertrofia labbra

La parola ipertrofia indica l’aumento anomalo di un tessuto, quindi si parla di labbra ipertrofiche quando la lunghezza dalla base dalla base al margine libero delle piccole labbra supera i 2,5 cm creando una sproporzione tra le dimensioni delle piccole e grandi labbra.

Si tratta di un inestetismo che causa soprattutto disagio dal punto di vista psicologico ed estetico, in particolare nelle relazioni sessuali, ma talvolta può anche arrivare a creare irritazioni e disturbi fisici come dolore, prurito o arrossamenti dovuti, ad esempio, allo sfregamento dei vestiti sulla pelle o durante i rapporti sessuali.

Cause e conseguenze dell’ipertrofia delle piccole labbra

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Cause e conseguenze

Le cause di questo sviluppo eccessivo delle piccole labbra sono multifattoriali, vale a dire che sono moltissime:

  • cause congenite
  • irritazioni meccaniche dovute ai rapporti sessuali o alla masturbazione
  • parto naturale
  • irritazioni e infiammazioni croniche

Oltre alle ripercussioni estetiche, possono scaturire da questo problema anche ulteriori complicazioni, come ad esempio: micosi ricorrenti e infezioni batteriche dovute alla difficoltà di igiene e alla costante irritazione; irritazioni croniche; dolore durante attività sportive e rapporti.

I trattamenti per ridurre le piccole labbra

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Come ridurre le piccole labbra?

Labioplastica

È una procedura chirurgica eseguita o tramite bisturi o tramite laser che serve per recidere il tessuto cutaneo in eccesso delle piccole labbra e ridurre le loro dimensioni, in modo da ristabilire l’equilibrio con le grandi labbra e fare in modo che non risultino più troppo protuberanti. L’intervento può durare da un minimo di mezz’ora a un massimo di 3 ore, a seconda del grado di ipertrofia. La paziente può tornare a casa il giorno stesso dell’operazione e vedrà i primi risultati dopo circa 3 mesi. Durante il post operatorio bisognerà seguire alla lettera le indicazioni del proprio medico per effettuare una corretta igiene della zona operata al fine di evitare l’insorgere di infezioni o complicazioni. I risultati possono essere molto soddisfacenti e l’intervento non è doloroso né particolarmente complicato da un punto di vista chirurgico.

Ringiovanimento laser

La labioplastica non è l’unica procedura che permette di ringiovanire l’area genitale femminile. Infatti, il laser a diodi permette di ottenere un risultato tonificante e ringiovanente attraverso un trattamento non chirurgico, che permette di ottenere risultati perfettamente soddisfacenti senza bisturi e incisioni. Si svolge in day hospital, dura meno di 30 minuti e in caso di particolare sensibilità è sufficiente l’anestesia locale. Per avere buoni risultati, però, non è sufficiente una sola seduta, ma in genere si consiglia di effettuarne almeno 3 con cadenza mensile. Il laser serve per stimolare la rigenerazione dei tessuti vaginali, quindi anche se non elimina la pelle in eccesso come nel caso della labioplastica, è utile per prevenire un eccessivo invecchiamento dei tessuti e per restituire turgore e pienezza ai tessuti vaginali nel loro complesso. Al termine del trattamento servirà circa 1 settimana per lasciare il tempo necessario alla guarigione e al riassorbimento di eventuali gonfiori. Infatti, trattandosi di una procedura non chirurgica il recupero è molto rapido, non ci sono particolari controindicazioni e i risultati sono visibili gradualmente.

Bibliografia

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