L'addominoplastica è la soluzione per tornare ad avere un corpo più sano in tutte quelle condizioni in cui il tessuto adiposo in eccesso sull'addome lo rende sporgente, o quando ci sia stato un indebolimento della parete addominale, precisa il Dott. Manuel De Giovanni delle cliniche estetiche SCEB. “In questi casi, nemmeno la dieta e l'esercizio fisico riescono a migliorare la situazione, e l'unico modo per affrontare il problema con efficacia è quello di affidarsi alla chirurgia estetica”, afferma lo specialista.
Detta anche Tummy Tuck o dermolipectomia addominale, consiste appunto nella correzione della pancia rilassata o protuberante, per farla diventare nuovamente piatta. Le cause di questo rilassamento dell’addome possono essere diverse, come ad esempio l’eccesso di grasso, un cedimento dei muscoli addominali (dovuto a precedenti gravidanze) o la perdita della tonicità della pelle (dopo un’importante perdita di peso), come spiega il Dott. Alfio Scalisi. Si tratta di un intervento molto comune ed eseguito frequentemente da chirurghi plastici ed estetici, che può apportare un grande miglioramento non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello dell’autostima e del comfort nella vita quotidiana dei pazienti che decidono di sottoporsi a questa procedura.
L’addominoplastica è un intervento che prevede la correzione totale o parziale dell’addome e, in alcuni casi, può essere associato ad altri trattamenti. In Italia ha un costo medio di circa 6.700 euro. Puoi consultare la nostra lista degli specialisti che effettuano questo tipo di intervento e la nostra pagina dei prezzi dell’addominoplastica.
A volte dopo una gravidanza o una forte perdita di peso è difficile ritornare ad avere una pancia piatta in modo naturale, priva di adiposità, smagliature o pelle in eccesso. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, sport, diete rigorose, creme e prodotti dimagranti non sono sempre sufficienti per ritrovare una silhouette armoniosa, e questo può portare a sviluppare complessi e, talvolta, anche una profonda infelicità. È proprio in questi casi, quando nonostante tutti gli sforzi compiuti, non è possibile raggiungere alcun cambiamento, che la chirurgia diventa l'unica soluzione. In Italia, secondo i dati ISAPS, l'intervento di rimodellamento dell'addome è il quinto tipo di chirurgia estetica per il corpo più richiesto e il numero di interventi eseguiti aumenta di anno in anno.
Secondo il Dott. Federico Greco, il paziente ideale per questo intervento è un uomo o una donna che gode di buona salute e che presenta un accumulo di grasso in eccesso sull’addome che non riesce a smaltire né con la dieta né con l’attività fisica. Il Dott. Greco aggiunge che questo intervento è particolarmente indicato per le pazienti che hanno sofferto di un eccessivo dilatamento dei muscoli addominali in seguito a una gravidanza (detto anche diastasi addominale).
In genere si consiglia ai pazienti interessati a realizzare questo intervento di eseguirlo quando si è vicini al proprio peso ideale, al fine di ottenere risultati migliori, vale a dire una pancia piatta e un post operatorio migliore.
È controindicata per le persone affette da un’importante sovrappeso, così come per le donne che desiderano avere in futuro una gravidanza. Infatti, in quest’ultimo caso, i risultati ottenuti con l’intervento potrebbero subire delle alterazioni.
Infine, il Dott. Greco, sottolinea che i pazienti che soffrono di patologie metaboliche, cardiovascolari o polmonari possono incorrere in maggiori rischi, quindi in questi casi è opportuno eseguire visite approfondite con il proprio specialista e seguire i suoi consigli.
Lo scopo di questa operazione, come spiegato dagli esperti della SICPRE, è quello di rimuovere la pelle in eccesso e il grasso in eccesso sulla pancia o addome e nella zona del pube, sia che si tratti di cute rilassata o tessuto cicatriziale (per esempio in seguito a un cesareo).
Questa procedura chirurgica può essere abbinata anche ad altri interventi nel caso in cui la paziente desideri ottenere una maggiore definizione, e può essere quindi realizzato insieme a una liposuzione, come per esempio nel caso del trattamente definito Mommy Makeover, come spiega il Dott. Luca Piombino in uno dei suoi articoli.
Come con qualsiasi procedura di chirurgia estetica, la scelta del chirurgo è cruciale per ogni intervento e per ottenere risultati ottimali.
Come primo passo, consigliamo di eseguire una ricerca sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, per verificare che il chirurgo scelto sia accreditato e specializzato in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.
Nella seconda fase della tua ricerca puoi utilizzare anche altri strumenti forniti dal web: leggi le opinioni dei pazienti già operati e guarda le foto dei risultati per avere un'idea del tipo di lavoro che può svolgere il chirurgo da te scelto. *
È consigliato, inoltre, contattare diversi chirurghi e svolgere diverse consulenze. Questo ti consentirà di ascoltare diversi punti di vista, di conoscere le diverse soluzioni che ti vengono proposte e soprattutto di valutare con quale chirurgo ti senti più sicuro. È importante scegliere un professionista con cui stabilire un rapporto onesto e sincero e che ti faccia sentire a tuo agio. Un intervento di chirurgia estetica si basa sempre su un rapporto di fiducia con il chirurgo.
* Informazioni importanti: tieni sempre presente che il buon risultato di un'operazione passata non garantisce il successo o i risultati del tuo intervento in futuro.
Durante la visita iniziale, il chirurgo avrá bisogno di conoscere tutta la storia clinica del paziente e condurrà un esame approfondito che prenda in considerazione i parametri morfologici, le caratteristiche della pelle, la condizione dei muscoli dell’area addominale e il volume di grasso da rimuovere, precisa il Dott. Mario Dini, il quale sottolinea il carattere altamente personalizzabile di questo intervento.
Alla fine di questa prima consulenza, il chirurgo sarà in grado di stabilire una stima accurata del risultato ottenibile e spiegherà tutti i dettagli su come avviene l’addominoplastica o dermolipectomia della pancia. Spiegherà quale tecnica sará più adatta ad ogni caso, quali linee guida seguire prima dell’intervento e quali nel periodo post-operatorio.
Sentiti libero di approfittare di questa consulenza per porre tutte le tue domande, parlare dei tuoi dubbi e delle tue paure, e chiedere al chirurgo di vedere le foto dei suoi precedenti pazienti.
Spesso si consiglia di fare uno o più colloqui prima di eseguire un qualsiasi intervento chirurgico, in modo che si abbia la possibilità di rivolgere tutte le vostre domande allo specialista e avere quindi una migliore preparazione prima dell'intervento chirurgico.
Per coloro che desiderano sapere se possono avere una copertura del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sarà necessario parlare di questo argomento con il chirurgo durante la prima visita. In alcune strutture sanitarie e in alcune regioni d’Italia è infatti possibile richiedere la copertura di questa operazione a seconda delle condizioni specifiche del paziente.
L’intervento permette al chirurgo di trattare tre elementi principali dell’addome:
Non tutti i chirurghi eseguono lo stesso tipo di procedimento, alcuni preferiscono una tecnica piuttosto che un’altra, ed è importante chiarire ogni dettaglio con il chirurgo prima dell'intervento.
In alcuni casi, è necessaria la sola rimozione della pelle in eccesso sull’addome, specie se il paziente presenta solamente un allentamento della cute, in particolare dopo la perdita di peso.
Coinvolge la pelle, il grasso addominale e i muscoli addominali, quindi tutti e tre gli elementi che abbiamo visto in precedenza. In questo caso, il chirurgo esegue prima una liposuzione, per poi stringere i muscoli della parete addominale e rimuovere la pelle in eccesso. Il Dott. Carmine Martino, precisa, che in questo caso si può eseguire anche una plastica ombelicale. Può includere anche un disegno degli addominali per renderli più evidenti e marcati.
Questa procedura è indicata per i pazienti che presentano un modesto eccesso di pelle nella zona sopra il pube e sotto l’ombelico e per i pazienti longilinei, chiarisce il Dott. Massimo Corso. Durante l'operazione l’ombelico viene abbassato di massimo 1 o 2 cm e la cicatrice è più corta di quella della tecnica classica.
Detta anche addominoplastica circonferenziale, a differenza delle altre tecniche ha come obiettivo quello di modellare l’intera porzione inferiore del tronco, come chiarisce il Dott. Antonio Iodice, quindi permette di eliminare sia il tessuto cutaneo che adiposo in eccesso localizzato non solo sull’addome, ma anche sui fianchi, sulla parte inferiore della schiena, sui glutei e sulle cosce. Questa procedura viene spesso abbinata alla liposuzione ed è particolarmente indicata per i pazienti che hanno avuto una perdita di peso importante.
Questa è una tecnica recente che viene impiegata non solo per avere una pancia più piatta, ma anche per sollevare la pelle delle cosce con un effetto lifting, come spiega la Dott.ssa Alessia Glenda Buscarini, che chiarisce come con questo intervento è possibile eseguire un taglio più in basso rispetto alla procedura tradizionale, permettendo quindi al chirurgo di ancorare il tessuto delle cosce con quello dell’addome.
Nei giorni precedenti all’intervento, si consiglia di consultare il chirurgo almeno due volte, così da risolvere tutti gli eventuali dubbi prima di affrontare l’operazione, ma soprattutto per prepararsi al meglio per l'ingresso in sala operatoria.
Il Dott. Federico Greco ricorda che non si devono assumere farmaci come l’aspirina o anticoagulanti nelle due settimane precedenti, perché possono favorire il sanguinamento e aumentare il rischio di incorrere in possibili complicanze. Per lo stesso motivo bisognerà smettere di fumare per almeno 2 settimane prima dell'intervento. Inoltre consiglia di interrompere l’assunzione di farmaci contraccettivi per almeno 1 mese e di evitare il contatto con persone affette da raffreddore o altre malattie infettive.
L'addominoplastica o tummy tuck si esegue sempre in una sala operatoria in presenza di un anestesista e avviene in anestesia generale e dura in media 2 ore. Nella maggior parte dei casi, dopo l’operazione, il paziente avrà bisogno di una o due notti di ricovero.
Qui descriviamo tutti i passaggi:
1. Liposuzione
Innanzitutto il chirurgo eseguirà la liposuzione dell'addome e dei fianchi. Oltre ad essere un passaggio essenziale per dare buoni risultati, poiché il chirurgo rimuove il grasso in eccesso e ridefinisce la pancia, la liposuzione crea dei tunnel nel tessuto adiposo che faciliteranno la separazione della pelle durante il secondo passo dell'intervento. È importante notare che questa fase riduce i rischi dell'operazione.
2. Distacco e sollevamento della pelle dell'addome
Durante questa fase, il chirurgo eseguirà un’incisione di circa 15 cm nella parte inferiore dell’addome, necessaria per semparare la pelle e riposizionarla. Il Dott. Greco spiega che spesso il chirurgo deve realizzare due incisioni: la prima al di sopra della linea dei peli del pube e la seconda intorno all’ombelico. Questa seconda incisione servirà per riposizionare anche l’ombelico.
3. Rafforzamento dei muscoli addominali
Il chirurgo stringerà i muscoli alla parete addominale per farli diventare nuovamente forti, ma soprattutto per appiattire la pancia, e la zona dello stomaco. Si ricorre a questa tensione dei muscoli in particolare per la cura per la diastasi addominale che, come abbiamo visto in precedenza, si può verificare dopo la gravidanza.
4. Rimozione della pelle in eccesso e suture
È in questo momento che il chirurgo taglia la pelle in eccesso per eliminare eventuali allentamenti cutanei e creare una sutura nel basso addome, che ri-tende automaticamente la pelle addominale. La Dott.ssa Simona Gallo precisa, inoltre, che prima dell’intervento viene fatto provare al paziente o alla paziente uno slip in modo da realizzare l’incisione in corrispondenza dell'orlo, corsí da nascondere il più possibile la cicatrice generata dalla ferita.
5. Trasposizione dell'ombelico
Infine, il chirurgo creerà un nuovo foro per posizionare correttamente l'ombelico, che altrimenti risulterebbe troppo in basso una volta che la pelle è stata tesa.
La ripresa dopo un intervento di addominoplastica non deve destare preoccupazioni, spiega il Dott. Manuel De Giovanni, chirurgo della clinica SCEB. Il post-operazione non è doloroso - precisa lo specialista - è possibile avvertire indolenzimenti e una certa tensione a livello della cicatrice, che tenderanno a sparire dopo poco tempo. Il regime di ricovero, prosegue il dottore, è “one day surgery“ con degenza cioè di una notte in clinica. Seguendo le indicazioni date dal chirurgo sarà possibile riprendere in breve tempo tutte le normali attività quotidiane, conclude il Dott. De Giovanni.
Dopo l’operazione il paziente dovrà indossare una pancera contenitiva per circa 4 settimane, sia durante il giorno che durante la notte. I punti di sutura applicati durante l’operazione sono riassorbibili e non sarà quindi necessario rimuoverli.
È un intervento invasivo, ma i dolori sono variabili e tollerabili. Il chirurgo prescriverà analgesici e trattamenti appropriati per affrontare il vostro post-operatorio. Il Dott. Umberto Napoli rassicura che il recupero è rapido e dopo poche ore dalla fine dell’intervento il paziente può alzarsi e camminare, ma consiglia di osservare un periodo di riposo di almeno 2 o 3 settimane. Una volta trascorse tra le 2 e le 4 settimane sarà possibile tornare a lavoro, mentre per l’attività sportiva è meglio aspettare almeno tra le 4 e 6 settimane. Inoltre, durante il post intervento il chirurgo potrebbe consigliare l'utilizzo di indumenti compressivi, come una guaina o una fascia.
Dopo l’operazione è possibile che si formino edema e gonfiore nell’area interessata dall’operazione, che potranno persistere durante i primi 3 mesi.
L’idea di avere una cicatrice molto visibile sull’addome tende a spaventare chi sta prendendo in considerazione l’idea di sottoporsi a questo intervento, infatti la cicatrice residua tende a svanire poco a poco, anche se non potrà mai scomparire del tutto, e il suo sviluppo dipenderà dalle caratteristiche soggettive della pelle di ciascun paziente, come avverte anche la SICPRE.
È importante sottolineare che le cicatrici potrebbero essere due: una cicatrice sovrapubica (ovvero sopra il pube), e una cicatrice periombelicale (intorno all’ombelico) nel caso in cui venisse eseguita anche la trasposizione dell'ombelico. Il Dott. Campisi precisa che la prima è orizzontale e vicina alla zona pilifera del pube, la sua estensione dipenderà dalla quantità di tessuto asportato, ma potrà essere coperta dallo slip. La seconda cicatrice invece sarà meno visibile, perchè con il passare del tempo si andrà a confondere con la piega naturale dell’ombelico.
La cicatrice sarà rosa durante i primi 3 mesi e si evolverà gradualmente per un periodo compreso tra 1 e 3 anni. Si consiglia di evitare l'esposizione diretta al sole durante i primi 3 mesi e di utilizzare successivamente una crema ad alto fattore di protezione. Per migliorare il processo di cicatrizzazione e di guarigione è consigliabile evitare di fumare.
Se la cicatrice dovesse creare disagio o imbarazzo è possibile utilizzare varie tecniche per aiutarla ad attenuarsi, come per esempio il laser o creme e oli specifici consigliati dal proprio medico da applicare una volta completata la guarigione.
I risultati sono immediati e visibili dal primo giorno: la pelle del ventre è tesa, il ventre è più piatto e assottigliato, anche se sarà gonfio durante i primi mesi.
I pazienti sono generalmente molto soddisfatti del risultato - afferma il Dott. Cristiano Biagi - perchè è uno degli interventi che ha una maggiore influenza sullo stile di vita, permettendo a chi lo realizza di poter tornare ad andare in spiaggia con il bikini senza sentirsi a disagio o di poter indossare più liberamente diversi capi d’abbigliamento.
I risultati finali saranno duraturi e visibili dopo 1 anno e la cicatrice continuerà ad evolversi per i 2 anni successivi. Tuttavia, per poter mantenere i risultati ottenuti è imprescindibile un cambio di stile di vita da parte del paziente o della paziente: curare l’alimentazione, praticare attività fisica ed evitare repentini e bruschi cambiamenti di peso.
Non si deve comunque omettere che esiste la possibilità che a volte il risultato non sia sempre quello atteso o sperato da parte dei pazienti. Soprattutto per quanto riguarda la cicatrice, che potrebbe essere troppo visibile, asimmetrica, irregolare e in alcuni casi potrebbe arrivare a trasformarsi in un cheloide. Un’altra possibilità è che l'ombelico risulti eccessivamente proiettato verso l’esterno o venga malposizionato, rendendo il risultato innaturale. Nel caso in cui si dovessero verificare queste eventualità sarà possibile intervenire nuovamente con un ritocco a partire da 1 anno dopo l'intervento, in modo da correggere questi difetti.
Come con qualsiasi procedura chirurgica, esiste l’eventualità di incorrere in rischi e complicazioni, anche se uno studio dal titolo “Abdominoplasty: Risk Factors, Complication Rates, and Safety of Combined Procedures” ha evidenziato che questa procedura può presentare una percentuale maggiore di complicazioni rispetto ad altri interventi, soprattutto quando viene eseguita insieme ad altre procedure. Possiamo distinguere i classici rischi legati all'anestesia generale e quelli relativi alla procedura chirurgica in sé. Scegliendo un professionista accreditato, qualificato e competente, i rischi dell'intervento diminuiscono drasticamente, anche se non scompaiono mai del tutto.
Possibili rischi e complicanze:
Tra gli effetti collaterali, che possono essere di maggiore o minore entità, indica invece i seguenti: