I nei o nevi sono il risultato della concentrazione nella pelle delle cellule del pigmento chiamate melanociti. Il termine medico usato è "nevo" o neoformazione cutanea causata da un gruppo di cellule di pigmento, come precisa anche il Dott. Cristiano Biagi. Di solito compaiono durante l'infanzia e l'adolescenza ed è normale averne tra i 10 e i 40 su tutto il corpo. Alcuni rimangono uguali per tutta la vita e altri cambiano aspetto o possono scomparire nel tempo, altri possono essere pericolosi e causare il cancro della pelle, ai quali ci si riferisce con il termine di melanoma. Ogni anno vengono diagnosticati tra 2 e 3 milioni di tumori della pelle, 230.000 dei quali sono melanomi, per questo motivo è di fondamentale importanza fare una mappatura e monitorizzare nel corso degli anni quelli sospetti. Nella maggior parte dei casi, queste neoformazioni cutanee sono benigne.
Si presentano, normalmente, in una tonalità tendente al marrone. Possono essere piatti o in rilievo. Di solito sono rotondi o ovali e di dimensioni minime che non dovrebbero superare quella di una gomma da matita (circa 6 mm).
Quelli comuni si possono trovare su tutte le parti del corpo e soprattutto sulla pelle chiara. Il loro aspetto è dovuto, in generale, all'esposizione al sole. Devi prestare attenzione al loro aspetto e controllare se cambiano forma o colore nel tempo.
Gli atipici sono più grandi del comune e possono essere lisci o ruvidi. Hanno una tonalità beige o marrone e possono apparire da soli o in gruppo, spesso si parla anche di nevo verrucoso e potrebbe essere confuso con una verruca da un occhio non allenato. Si raccomanda di farli esaminare da uno specialista, in quanto di solito aumentano il rischio di melanoma.
Le tipologie di nevi, possono essere classificate in diversi tipi, come spiega il prof. Marcello Monti del centro Humanitas:
Si presentano, normalmente, in una tonalità tendente al marrone. Possono essere piatti o in rilievo. Di solito sono rotondi o ovali e di dimensioni minime che non dovrebbero superare quella di una gomma da matita (circa 6 mm).
Quelli comuni si possono trovare su tutte le parti del corpo e soprattutto sulla pelle chiara. Il loro aspetto è dovuto, in generale, all'esposizione al sole. Devi prestare attenzione al loro aspetto e controllare se cambiano forma o colore nel tempo.
Gli atipici sono più grandi del comune e possono essere lisci o ruvidi. Hanno una tonalità beige o marrone e possono apparire da soli o in gruppo, spesso si parla anche di nevo verrucoso e potrebbe essere confuso con una verruca da un occhio non allenato. Si raccomanda di farli esaminare da uno specialista, in quanto di solito aumentano il rischio di melanoma.
Le tipologie di nevi, possono essere classificate in diversi tipi, come spiega il prof. Marcello Monti del centro Humanitas:
In generale, possiamo dire che un controllo di routine dovrebbe essere fatto almeno una volta all'anno durante una visita dermatologica. Come accennato in precedenza, ci sono casi in cui il controllo deve essere più frequente, ad esempio:
Alcuni sono più difficili da controllare e richiedono quindi un monitoraggio più attento. Sono quelli che sono situati nel cuoio capelluto, sui palmi delle mani, nelle piante dei piedi, sui genitali e nella regione ombelicale.
In ogni caso non bisogna mai allarmarsi, ma piuttosto bisogna consultare un dermatologo immediatamente e senza esitare, soprattutto se si nota uno o più dei seguenti sintomi:
Gli specialisti dell’Associazione Italiana per la RIcerca sul Cancro sottolineano l’importanza della prevenzione e del monitoraggio costante di tutti i nei sospetti e consigliano che per identificare eventuali lesioni maligne e controllare la pelle in generale si deve seguire la regola ABCDE:
Ricorda: la prevenzione gioca un ruolo chiave nello sviluppo di tutte le lesioni cutanee. Utilizza sempre una protezione solare adeguata per proteggere la pelle esposta al sole anche in inverno, prestando particolarmente attenzione ai nei e alle macchie cutanee.
Lo specialista più indicato per l’analisi e la diagnosi di un neo o di qualsiasi lesione cutanea sospetta è il dermatologo, quindi un medico specializzato in Dermatologia e Venereologia.
Tuttavia, spesso si può richiedere un intervento di rimozione chirurgica o laser di un neo anche a un chirurgo plastico o a uno specialista in Chirurgia Estetica.
In ogni caso è fondamentale assicurarsi che il medico di riferimento sia regolarmente iscritto all’albo dei Medici e Chirurghi, che abbia ricevuto la formazione adeguata per questo tipo di trattamenti e che faccia analizzare il neo rimosso tramite un esame istologico per comprovare la reale natura della lesione cutanea.
Non tutti i nei devono essere necessariamente rimossi. Nella maggior parte dei casi, infatti, l'obiettivo della loro eliminazione è più che altro estetico. Ma in ogni caso il dermatologo dovrà sempre suggerire di eseguire una biopsia e un esame istologico del neo rimosso per escludere l'eventuale presenza di tumori maligni e analizzare la vera natura del neo.
Le tecniche utilizzate sono principalmente due: l’asportazione chirurgica e il laser. Tuttavia, questa seconda tecnica - chiarisce il Dott. Antonio Bonadies - ha il limite di non permettere di eseguire la biopsia e l’esame istologico. Questo significa che sarà il dermatologo a decidere se sarà il caso o meno di poter intervenire con il laser, indipendentemente dalle esigenze estetiche del paziente.
Dopo un piccolo intervento di rimozione chirurgica di un neo, il processo di guarigione è in genere veloce e richiede un tempo che può andare da 1 a 3 settimane. Talvolta potrebbe formarsi una cicatrice, ma la sua entità diminuirà con il passare del tempo. Tuttavia, non tutte le persone guariscono allo stesso modo, così come la cicatrizzazione non avviene con le stesse modalità e tempistiche in tutte le aree del corpo. Quindi la dimensione e visibilità della cicatrice dipende da paziente a paziente e non può sempre essere prevista con anticipo.
Ecco alcuni consigli da adottare dopo l'intervento:
In caso di trattamento laser, il medico può raccomandare l’uso di una pomata speciale da applicare. Queste creme migliorano la guarigione e permettono alla pelle di rigenerarsi più velocemente.