L’operazione di aumento dei polpacci o Mioplastica è un intervento di Chirurgia Plastica ed Estetica che serve ad aumentare e rimodellare il muscolo posteriore della gamba, ovvero il Tricipite della Sura, più comunemente detto polpaccio. L'operazione consiste nell’aumento del muscolo tricipite tramite l’inserimento di protesi sopra il muscolo gastrocnemio attraverso un’incisione di circa 5 cm, eseguita al di sotto del ginocchio in modo da creare una tasca tra la fascia e il muscolo sottostante nella quale verrà accuratamente riposta la protesi. L’incisione viene quindi richiusa con dei punti di sutura e avvolta con bende di compressione.
L’intervento dura circa 1 ora e mezzo e avviene in regime ambulatoriale. Di norma viene eseguito in anestesia locale e con sedazione, tuttavia in alcuni casi si può procedere anche con anestesia generale nel caso in cui il medico lo ritenga più opportuno.
Tuttavia, oltre alla protesi, è possibile modellare e aumentare il volume di questi muscoli - chiamati talvolta gemelli - anche con tecniche iniettive, come il lipofilling o il filler di acido ialuronico.
Tutti questi interventi hanno come obiettivo finale quello di ristabilire l’equilibrio e la proporzione degli arti inferiori - sia in pazienti uomini che donne - intervenendo sulla forma dei polpacci insoddisfacente e sulla prominenza dell’elemento che maggiormente influisce sul profilo e sull’armonia delle gambe.
La mioplastica non è l’unico intervento chirurgico che può aiutare ad ottenere maggiore definizione. Infatti, sono principalmente tre le opzioni a disposizione del chirurgo e del paziente:
In Italia sono ancora pochi i pazienti che richiedono questo particolare intervento, al quale al momento si sottopongono principalmente uomini, body builders professionisti e pazienti che hanno sofferto di conseguenze post-traumatiche, come afferma anche il Dott. Mauro Leonardis. Ovviamente, non si tratta di un intervento adatto a chi ha polpacci grossi già di per sé.
L’intervento - sia che avvenga tramite protesi, lipofilling o filler - può essere eseguito su pazienti sia uomini che donne, l’importante è che il paziente abbia raggiunto la maggiore età e il completo sviluppo fisico e che si trovi in un buono stato di salute psico-fisica.
Il paziente che decide di sottoporsi a questo intervento presenta una ipotrofia muscolare che non può essere corretta con i soli esercizi di allenamento in palestra e che talvolta può esercitare anche un impatto psicologico negativo, creando imbarazzo e disagio. Le cause di questo scarso sviluppo possono dipendere da molteplici fattori, come illustra il Dott. Luca Leva: sviluppo disarmonico del muscolo, conseguenze di incidenti o malattie (es. poliomielite) o cause anatomiche o genetiche come per esempio il ginocchio varo o valgo o il piede torto.
L’aumento e rimodellamento tramite chirurgia (mioplastica o lipofilling) è sconsigliato a persone che soffrono di patologie cardiovascolari o patologie gravi, come per esempio diabete, insufficienza renale o respiratoria. Il filler è invece sconsigliato nel caso in cui il paziente presenti un’infezione cutanea in corso, chiarisce il Dott. Leva.
Ricordiamo infine che nel caso in cui si decidesse di procedere al rimodellamento tramite lipofilling, il paziente dovrà risultare idoneo anche all’intervento di liposuzione.
L’AICPE Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica raccomanda di verificare sempre la specializzazione del medico chirurgo a cui ci si affida, sia che si voglia eseguire un intervento di Chirurgia Plastica (come la mioplastica o il lipofilling) sia che si voglia eseguire un trattamento iniettivo non invasivo come il macrofiller.
Qualsiasi sia l’intervento che desideriate realizzare è sempre consigliabile recarsi a una prima visita con diversi specialisti, in modo da non prendere una decisione affrettata e concedersi il tempo di valutare senza superficialità il chirurgo scelto.
Questi sono alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili per affrontare coscientemente il processo di scelta del proprio chirurgo:
Ricordatevi, infine, di rivolgere sempre tutte le vostre domande o dubbi al chirurgo durante le visite di preparazione all’intervento: la fiducia e la sicurezza non devono essere mai trascurate.
Durante la prima visita è fondamentale che il paziente illustri con sincerità allo specialista quali sono le sue aspirazioni rispetto all’intervento, che risultati desidera ottenere e soprattutto se soffre di eventuali patologie che possano compromettere l’intervento e la sua sicurezza.
Il chirurgo, una volta raccolti tutti i dati necessari riguardanti lo stato di salute e le abitudini del paziente, procederà con un esame dello sviluppo del muscolo, in modo da valutare l’entità dell’inestetismo.
Ad alcuni pazienti potrebbe essere richiesto, inoltre, di eseguire anche analisi ematiche (del sangue e delle urine) o esami specialistici come elettrocardiogrammi o ecografie che possano evidenziare eventuali fattori di rischio per il paziente.
Dopo aver completato tutti i suoi accertamenti, lo specialista, illustrerà le diverse possibilità di intervento a sua disposizione e consiglierà al paziente la tecnica più adatta al suo caso: impianto di protesi, lipofilling per volumizzare la zona dei muscoli gastrocnemi o infiltrazioni di acido ialuronico macromolecolare.
A questo punto, quindi, il chirurgo chiarirà al paziente tutti i dettagli riguardanti la procedura chirurgica, gli eventuali effetti collaterali, come affrontare il post-operatorio, i costi dell’intervento e i risultati ottenibili. Nel caso in cui il paziente decidesse di optare per l’aumento tramite impianti di silicone, verrà stabilita anche la dimensione e tipologia delle protesi tramite prove realizzate con sizers, oppure nel caso del lipofilling valuterà da quali zone prelevare l’adipe necessario, come precisa il Dott. Pietro Lorenzetti.
Sia nel caso di aver optato per l’aumento chirurgico che nel caso del trattamento meno invasivo con acido ialuronico è sempre consigliabile recarsi alla clinica o ambulatorio accompagnati da una persona di fiducia. Infatti, è preferibile avere qualcuno al proprio fianco che possa essere disponibile ad aiutare o tranquillizzare la persona che decide di sottoporsi a un intervento o trattamento estetico.
Normalmente è sempre buona prassi smettere di fumare almeno 2-3 settimane prima della data prevista dell’intervento, in modo da favorire la cicatrizzazione dato che il fumo incide sulla capacità di coagulazione del sangue. In più, il Dott. Massimo Rambotti, raccomanda di non assumere farmaci a base di acido acetilsalicilico, come per esempio l’aspirina, durante la settimana precedente all’operazione, perché anche questa sostanza può compromettere la coagulazione e quindi rallentare il processo di guarigione. Lo stesso vale per i farmaci anticoncezionali.
L’intervento durerà circa 1 ora e mezza e si svolge in regime ambulatoriale, quindi le dimissioni avvengono poche ore dopo l’operazione, sempre che il chirurgo operante non ritenga opportuno osservare un periodo più lungo di degenza.
Questo tipo di impianti - come del resto anche le protesi mammarie o glutee - vengono prodotti in diverse misure e dimensioni, in modo che possano adattarsi al meglio all’anatomia del paziente o della paziente in base anche alla massa muscolare.
Il materiale usato per la loro fabbricazione è il silicone: l’esterno è più rigido e resistente e l’interno è invece più morbido e composto da un denso gel di silicone.
Il Dott. Delfino spiega, inoltre, che queste protesi sono disponibili in due forme:
La maggioranza delle aziende produttrici di protesi prevede una garanzia di circa dieci anni sui suoi prodotti, una volta trascorso questo periodo si consiglia di sostituirle in modo da evitare eventuali alterazioni delle protesi dovute all’usura. Le marche certificate e diffuse in Europa includono:
Tutte e tre le procedure descritte permettono di migliorare le dimensioni e la definizione di questi muscoli senza bisogno di un allenamento polpacci estenuante. I risultati, possono però variare a seconda del paziente e delle sue caratteristiche individuali.
Bisogna, inoltre, considerare che la durata del risultato finale dipenderà dalla tecnica impiegata:
Durante la convalescenza il paziente dovrà utilizzare una medicazione o benda compressiva per circa 2 settimane. Subito dopo l’intervento e per i primi 2 giorni il Dott. Fasano suggerisce di rimanere a riposo mantenendo le gambe sollevate, dopodiché raccomanda di alzarsi con l’ausilio di stampelle in modo da evitare di esercitare una forza eccessiva sugli arti inferiori, dal momento che dolore e sforzo eccessivo possono provocare uno spostamento della protesi.
Durante i primi giorni il paziente potrebbe avvertire dei dolori nella zona trattata, ma in questo caso il medico potrà prescrivere degli analgesici per tollerare meglio il fastidio. Potrebbero comparire lividi o gonfiore, ma si riassorbiranno nel corso di qualche settimana.
Il rientro al lavoro e alle normali attività quotidiane potrà avvenire dopo 10-15 giorni (5-6 in caso di lipofilling), mentre attività sportiva, bagni in piscina, sauna, esposizione al sole, sforzi fisici e assunzione di tabacco e alcolici dovranno essere sospesi per almeno 1 mese sia nel caso della mioplastica che del lipofilling.
La mioplastica lascia cicatrici?
La cicatrici, generalmente, sono posizionate nel cavo delle ginocchia, in modo che risultino nascoste dalle pieghe e ombre della pelle e che siano quindi meno visibili. Per favorire la guarigione e cicatrizzazioni si consiglia di iniziare fin da subito a prendersi cura delle cicatrici applicando creme specifiche e massaggi, sempre seguendo le indicazioni del proprio chirurgo. Soprattutto durante i primi 6 mesi è fondamentale proteggere la zona dal sole con una crema SPF 50+.
Tra i normali effetti collaterali dell’operazione possono comparire: gonfiore, ecchimosi, sensazione di tensione e leggero dolore nella zona operata, temporanea ipersensibilità o intorpidimento.
Gli eventuali rischi della mioplastica e del lipofilling, possono includere:
De Fazio D., Lipofilling ai Polpacci, 27 Dic. 2018
Amoroso A., Protesi ai polpacci e bodybuilding: tutto quello che devi sapere, 29 Jun. 2023
Rambotti M., Aumento volume polpacci, 27 Dic. 2018
Lorenzetti P., La Chirurgia Plastica dei Polpacci, 27 Dic. 2018
Fasano D., Aumento del Volume dei Polpacci, 27 Dic. 2018
Leonardis M., Protesi dei Polpacci, 27 Dic. 2018
Bitonti A., Aumento polpacci: intervento correttivo, 27 Dic. 2018