Il botulino, noto anche come botox o tossina botulinica, è una proteina utilizzata in Medicina Estetica per paralizzare i muscoli mimici che permette di ridurre le rughe d'espressione. Noto anche per la sua possibile presenza nella muffa oppure in un barattolo di marmellata, di verdure sott'olio o di passata di pomodoro fatta in casa, non deve in realtà spaventarci quando ne parliamo per i suoi usi medici ed estetici.
Viene utilizzato da lungo tempo in oculistica, neurologia e ortopedia, ma fa il suo ingresso in medicina estetica negli anni ‘90, da allora conserva sempre il suo primato di trattamento di ringiovanimento numero uno e il preferito di attrici, star e vip di tutto il mondo. Il grande successo del botox è dovuto alle sue caratteristiche poco invasive (ad oggi non sono conosciute delle controindicazioni significative che impedirebbero l’utilizzo della tossina su soggetti maggiorenni), inoltre permette di esaltare le peculiarità del volto senza modificare o stravolgerne le caratteristiche donando così un risultato finale estremamente naturale.
Questa tossina fu studiata per la prima volta nel 1793 da Justinius Kerner e la storia della sua scoperta è alquanto bizzarra, come raccontato dal Dr. Domenico Centofanti. A seguito di un banchetto nuziale, molte persone rimasero coinvolte in un’ intossicazione alimentare, successivamente si scoprì che la causa del malessere degli sfortunati invitati era dovuta al consumo di alcune salsicce contaminate da un batterio, che da quel momento in poi venne denominato Botox, dal latino «botulus» che significa per l’appunto «salsiccia».
Il BTX è un veleno altamente tossico, che assunto in quantità eccessive può causare una paralisi muscolare letale, proprio per questi motivi i primi studi e utilizzi vennero fatti nei laboratori militari americani. Ancora oggi il botox è ritenuta una delle armi batteriologiche più potenti al mondo.
A partire dagli anni Quaranta si cominciarono a studiare i suoi effetti terapeutici, le prime sperimentazioni furono fatte in ambito oculistico per correggere lo strabismo. Con il passare del tempo i campi di utilizzo del BTX sono diventati molteplici: disturbi del movimento, sudorazione eccessiva, spasticità. Solo recentemente, a partire dagli anni ‘90, si è diffuso il suo impiego in ambito estetico per cancellare le rughe d'espressione.
Secondo il report ISAPS del 2021 si conferma per il diciannovesimo anno consecutivo il trattamento estetico più richiesto al mondo con un totale di 7,312,616 di interventi, ben il 48,2% del totale dei trattamenti estetici non chirurgici effettuati nel 2021. A mantenere il primato da anni sono gli Stati Uniti, da sempre all’avanguardia nell’utilizzo di questa tecnica, con più di 2.520.000 trattamenti effettuati nel 2021, seguiti dal Brasile e dal Giappone. In Italia sono 129.720 le persone che hanno deciso di sottoporsi a questo straordinario trattamento antiage con una percentuale di soddisfazione alta del 72%, come illustrato da LaCLINIQUE Milano.
Ad oggi il suo maggiore utilizzo è quello per scopi estetici, risulta infatti, essere un ottimo antiage che permette di eliminare i segni del tempo garantendo un risultato molto naturale. Ma in cosa consiste il trattamento e come agisce? È necessario specificare che in Italia esistono in commercio solo due tipi di tossina botulinica, il BOTOX, che è il botulino di tipo A, conosciuto anche col nome commerciale di Vistabex, e il Neurobloc, tossina purificata di tipo B.
Viene iniettato a livello sottocutaneo con delle piccole punturine sul terzo superiore del volto, si applica per correggere e cosiddette rughe d'espressione: frontali, perioculari (dette "zampe di gallina"), glabellari, nasali.
La Dott.ssa Paola Gasparetto ci spiega il funzionamento di questa tossina: “Le nostre terminazioni nervose comunicano con i muscoli tramite una sostanza neurotrasmettitore, l'acetilcolina. La tossina ha la capacità di inibire questo dialogo, riducendo l’attività e la contrazione muscolare”. In questo modo le rughe d’espressione risultano distese donando al volto un’espressione fresca e più rilassata, senza apportare eccessive modifiche ai lineamenti.
Viene utilizzato principalmente nella zona superiore del volto, dove si concentrano le rughe mobili superficiali. Massimo Signorini, Presidente dell'Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, conferma che gli effetti più apprezzabili si dimostrano soprattutto “nell' attenuazione delle rughe perioculari e per le rughe della glabella. Più rari gli usi nella zona periorale, nella regione del naso, del mento e del collo.”
Questa sostanza viene prodotta da un batterio, il Clostridium Botulinum. Le tipologie di neurotossine botuliniche sono 8, il tipo A (BTA) e il tipo B (BTB) sono quelli più utilizzati in medicina, e come spiegano K. Gadhia e A. D. Walmsley in un articolo disponibile su Nature, il loro impiego si estende non solo a indicazioni estetiche, ma anche a condizioni come distonia, iperidrosi, scialorrea, strabismo, iperattività della vescica, acalasia e ragadi anali, ipertrofia del massetere, sindrome di Frey e può essere utilizzata anche per alleviare il dolore e gli spasmi emifacciali. La neurotossina utilizzata per fini estetici è quella di tipo A e viene accuratamente purificata nel processo di produzione del prodotto, tale da renderla assolutamente innocua per la salute.
È un trattamento ambulatoriale abbastanza veloce, richiede dai 10 ai 30 minuti per l’applicazione completa. Il primo passo consiste nella ricostituzione del farmaco, ovvero si diluisce il prodotto in polvere in una soluzione fisiologica. Il farmaco ricostituito viene quindi estratto dal flaconcino con l’aiuto di una siringa, così da poter essere poi iniettato direttamente. A questo punto il medico dovrà sterilizzare l’area su cui si vuole realizzare l’iniezione e poi dovrà contrassegnare i siti di inoculazione. In genere, il dosaggio prevede 4-5 unità per ognuno dei siti di inoculazione (zampe di gallina, rughe glabellari, rughe frontali) fino a un massimo di 24 unità a seconda della zona precisa da trattare*.
Come spiegato dalla Dott.ssa Paola Gasparetto, la procedura non è dolorosa, il medico può comunque decidere di applicare un prodotto topico anestetizzante, crioterapia o freddo locale affinché il paziente non avverta il fastidio delle punture. In seguito, con aghi molto sottili per iniezioni intramuscolo (30G) verrà iniettato nelle zone da trattare, precedentemente individuate dal medico.
Dopo la procedura basterà seguire pochi semplici accorgimenti per non alterare il risultato finale:
Per agire correttamente, la tossina necessita di 3-4 giorni, è quindi normale non notare nessuna differenza al termine del trattamento. I primi risultati saranno visibili a partire dal quinto giorno.
*Informazioni riportate sul libretto informativo Vistabex
I risultati non sono immediati, ma è necessario attendere dai 3 ai 4 giorni perchè il Botox faccia effetto e le rughe appaiano visibilmente più distese. Il Dr Leonardo Michele Ioppolo assicura che il trattamento ha una durata che varia dai 4 ai 6 mesi, nll'uomo potrebbe avere una durata inferiore a causa della muscolatura più forte. Le rughe cominciano a ricomparire lentamente, anche se in forma meno accentuata rispetto al pre trattamento.
È possibile ripetere le iniezioni concordando con il proprio medico di fiducia i tempi di intervallo tra una seduta e l’altra e i dosaggi da utilizzare. Il Dr. Iappolo ha potuto appurare come in molti pazienti che eseguono più volte il trattamento con tossina botuinica si genera una progressiva riduzione del volume del muscolo e di conseguenza un’inibizione della sua attività anche in condizioni normali.
Come ci illustra la dott.ssa Caterina Rondinella, "il botox è un trattamento indicato per tutti i tipi di rughe ed è efficace soprattutto per le rughe frontali, le rughe interciliari, le rughe glabellari e le zampe di gallina". I vantaggi dell’utilizzo del botox rispetto ad altre tecniche di ringiovanimento sono certamente dovuti alla bassissima percentuale di controindicazioni.
Questo trattamento, infatti viene scelto per:
Infine, ricordiamo che quando si parla di trattamenti antirughe non bisogna confondere botulino e acido ialuronico: il botulino è perfetto per le rughe del terzo superiore del viso (fronte-sopracciglia-contorno occhi), mentre per il terzo inferiore o per un’azione volumizzante, è più indicato l’acido ialuronico (dagli zigomi alle labbra).
Nel 1990 il National Institute of Health Consensus Development Conference Statement stabilì che questo tipo di terapia infiltrativa era un trattamento sicuro ed efficace per una serie di patologie e trattamenti. Sicuramente, ad oggi, uno dei maggiori vantaggi del trattamento è l’assenza di particolari controindicazioni. Infatti, l’iniezione di botox non è assolutamente invasiva e gli unici effetti collaterali potrebbero essere dovuti a delle reazioni allergiche, oltre all’eventuale presenza di flogosi o infezione del sito di iniezione.
Gli effetti collaterali della BTX-A sono di solito transitori, svaniscono con il progressivo assorbimento della tossina. La maggior parte sono dovuti a una possibile diffusione del farmaco nei gruppi muscolari adiacenti. Alcuni pazienti dichiarano di soffrire di una leggera emicrania nelle ore successive al trattamento, disturbo che tende a scomparire in poco tempo. La sicurezza del suo utilizzo durante la gravidanza, l’allattamento e l’infanzia non è stata ancora del tutto dimostrata.
Il termine Off Label indica l'uso del Botox al di fuori delle applicazioni per le quali è stato originariamente progettato (ovvero fuori dalle zone del terzo superiore del volto). Si tratta di trattamenti che non sono stati testati ufficialmente dalle varie organizzazioni medico-estetiche e che quindi non sono stati approvati. Tuttavia, la maggior parte dei medici esegue anche trattamenti considerati Off Label.
Tramite questa tecnica è possibile intervenire per il trattamento delle bunny lines (rughe ai lati del naso), o delle rughe agli angoli della bocca. Un interessante trattamento off label permette, grazie a iniezioni precise e a basso dosaggio, di intervenire sul cosiddetto sorriso gengivale.
Un nuovo tipo di trattamento che ha trovato ampio spazio nel campo della medicina estetica è il Nefertiti Lift, che prende il nome dalla nota regina egiziana e viene utilizzato per trattare il cedimento in prossimità del contorno mandibolare e del collo. Il Dott. Luca Zattoni illustra la procedura: avviene tramite delle micro iniezioni di tossina botulinica a dosaggi assolutamente precisi che producono un rilassamento dei muscoli che provocano il cedimento dei muscoli del terzo medio e inferiore del viso (guance e mandibola) e del collo. Questo trattamento risulta particolarmente indicato per coloro che desiderino ridefinire l’ovale del volto.
Le applicazioni Off Label richiedono massima cautela da parte del medico, ottima conoscenza dell'anatomia ed un grande informazione del paziente.
La scelta del proprio medico di fiducia per eseguire dei trattamenti estetici è una fase fondamentale per la riuscita del trattamento stesso. È importante instaurare un rapporto di fiducia tra medico e paziente, per questo motivo ti consigliamo di approfittare della prima visita per esporre tutti i tuoi dubbi e le tue domande. L’anagrafe FNOMCeO è un ottimo strumento per trovare il chirurgo estetico o il medico estetico più adatto alle tue esigenze, qui è possibile verificare la licenza dei professionisti italiani e il loro curriculum di studi.
Qual è l'identikit del paziente che decide di sottoporsi a questa terapia? Secondo il report ISAPS i pazienti che richiedono questo tipo di trattamento appartengono alla fascia di età che va dai 35 ai 50 anni, dimostrando come l’uso della tossina tendenzialmente abbia inizio una volta superati i 30 anni.
Secondo Health park Andrea Grimaldi Group, nonostante l’alta percentuale di pubblico femminile, oggi è in continuo aumento il numero di uomini interessati a far uso di BTX per ringiovanire il proprio aspetto. Mentre in Italia la percentuale di donne si aggira attorno al 95%, negli Stati Uniti si è registrato un aumento dei pazienti di sesso maschile, che oggi toccano quota 11%.
Un aumento tanto grande da far coniare il termine “Brotox”, in riferimento alla parola inglese “brother”. Ma quali sono le differenze che intercorrono tra le esigenze di uomini e donne rispetto a questo trattamento?
Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo di questo prodotto anche per il trattamento di alcuni disturbi non estetici, particolarmente richieste sono le iniezioni di botox per il trattamento di bruxismo e iperidrosi.
Il suo utilizzo, anche in altre specializzazioni mediche, permette di combattere problemi legati soprattutto all’attività muscolare ed endocrina. Il Dott. Enis Agolli elenca una serie di settori medici dove questo prodotto viene impiegato con ottimi risultati:
Un rivoluzionario studio pubblicato nel 2006 dal Dr. Eric Finzi, “Treatment of depression with botulinum toxin A: a case series.”, ha fatto da apripista per un nuovo possibile impiego della neurotossina. Il Dr. Dario Rochira sostiene che in accordo alla teoria del Feedback-facciale, i nostri stati emotivi sono legati alle nostre espressioni facciali. Un atteggiamento mimico coinvolto in un sorriso invia al cervello impulsi di felicità, facendoci sentire meno tristi e stressati.
Secondo il Dr. Finzi la capacità del botulino di inibire la contrazione dei muscoli facciali migliora i sintomi di depressione al pari di qualsiasi farmaco antidepressivo, in quanto riduce i segnali che i muscoli inviano normalmente all’amigdala, zona del cervello predisposta al controllo delle nostre emozioni.
L’AITEB mette in guardia dalle molteplici leggende metropolitane legate ai disastri e all’uso di questo farmaco del quale si sente parlare ogni giorno di più, vediamo le più diffuse: