Per cambio di sesso o RCS (Riconversione Chirurgica di Sesso) si intende il cambio chirurgico del genere nella transessualità maschio-femmina e nella transessualità femmina-maschio. Per realizzare questo processo sono necessari diversi interventi chirurgici.
Il termine transessualità aiuta a definire la discrepanza che si crea tra il sesso psicologico e quello anatomico. In altre parole, quando una persona si identifica con il sesso opposto a quello con cui è nata. Ne esistono due tipi:
Transessualità femminile: quando alla persona alla nascita è stato assegnato il sesso maschile, ma sente la propria identità di genere definita come femminile.
Transessualità maschile: quando alla persona è stata assegnata il sesso femminile alla nascita, ma sente la propria identità di genere definita come maschile.
L’iter psicologico, personale e medico a cui è sottoposto un soggetto transgender è complicato e prevede molti step, legati in parte alla propria affermazione personale, in parte al percorso legislativo e burocratico necessario per potersi sottoporre a una RCS in Italia.
Il processo di riassegnazione del genere è un trattamento a lungo termine che dura diversi anni. Solitamente la terapia viene affiancata ed eseguita da un sessuologo, uno psicologo e un chirurgo:
La psicoterapia è alla base di tutto il percorso. È importante avere un sostegno durante tutto il processo del cambiamento, molte saranno le differenze di ruolo nella vita quotidiana nel passaggio da un sesso all'altro.
Una volta effettuata la diagnosi, il Comitato Transgender stabilirà un programma di trattamento e potrà effettuare il cambio di nome in un nome di genere neutro.
Il trattamento ormonale ha lo scopo di modificare le caratteristiche sessuali secondarie per renderle simili a quelle del sesso opposto (androgeni nelle donne, anti-androgeni in combinazione con estrogeni negli uomini). Spesso è necessaria elettrodepilazione per rimuovere la barba.
Gli interventi chirurgici mirano a modificare il sesso del corpo. Negli uomini l'intervento è mirato all'asportazione dei testicoli, nelle donne nell'asportazione dell'utero e delle ovaie. Una volta completato il processo, è possibile richiedere il cambio di sesso all'anagrafe.
Molte persone transgender si accontentano di correggere semplicemente le caratteristiche sessuali secondarie, come la rimozione dei seni, e decidono di non apportare alcuna modifica ai propri genitali.
Questo processo chiama in causa numerosi specialisti, come vedremo nel dettaglio più avanti. Per quanto riguarda le varie procedure chirurgiche, raccomandiamo sempre di rivolgersi a un chirurgo abilitato, esperto e specializzato in chirurgia intima. Gli interventi richiesti per una RCS sono molto specifici, pochi sono i chirurghi in grado di eseguirli.
Prima di tutto ti invitiamo a verificare che il chirurgo da te scelto sia iscritto all’Ordine dei Medici della tua provincia. Potrai effettuare questa ricerca sulla pagina web della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi. Successivamente, ti suggeriamo di cercare in rete commenti e opinioni sul chirurgo di tua scelta, potrai confrontarti con le esperienze di altre persone che hanno attraversato il tuo stesso percorso, chiedere loro consigli e condividere la tua storia. È importante cercare immagini di prima/dopo gli interventi per farsi un'idea del tipo di risultato raggiunto in precedenza dal tuo chirurgo. Se non riesci a reperire foto online, sentiti libero di chiedere di consultare alcune immagini durante la prima consulta con il medico.
Infine, ti suggeriamo di rivolgerti a diversi chirurghi specializzati nel trattamento che andrai a realizzare. Ad esempio un chirurgo specializzato in protesi mammarie potrà esserti di aiuto se vuoi eseguire una transizione MTF o un chirurgo specializzato in rinoplastica / chirurgia facciale per le procedure di femminilizzazione del volto. Allo stesso modo, per le persone che stanno eseguendo una transizione FtM è bene rivolgersi a un chirurgo esperto nella rimozione del seno.
Gli interventi di cambio del sesso non possono essere presi alla leggera, quindi se stai pensando di iniziare questo percorso preparati al meglio prima di intraprendere la trasformazione. Ecco un riepilogo dei passi da compiere per arrivare alla fine del processo:
Per poter realizzare un intervento chirurgico di cambio di sesso, è necessario possedere alcuni requisiti specifici:
L'inizio della terapia ormonale è un momento fondamentale per una persona che decide di intraprendere il percorso di transizione, l’assunzione dei farmaci permette di realizzare i primi cambiamenti visibili sul proprio corpo, che assumerà i caratteri fisici caratteristici di un uomo o di una donna, a seconda della terapia indicata da parte dell'endocrinologo. Esistono diversi tipi di ormoni che si prestano a questa terapia e possono essere somministrati in diverse forme (orale, dermico o iniezioni).
I Trans FtM riceveranno ormoni maschili, principalmente testosterone, mentre le Trans MtF ormoni femminili, cioè estrogeni e antiandrogeni. La cura di estrogeni e testosterone dura in genere per tutta la vita, mentre gli antiandrogeni vengono interrotti dopo l’intervento chirurgico.
È fondamentale creare un rapporto di completa fiducia con il proprio endocrinologo, la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità informa che durante il primo anno di terapia devono essere effettuati controlli clinici con cadenza trimestrale, successivamente l’intervallo diventa di 6 mesi fino all’intervento di RCS. Ricordiamo che le cure ormonali possono comportare gravi rischi per la salute del soggetto, la supervisione medica è fondamentale per non incorrere in gravi controindicazioni.
I cambiamenti sono generalmente abbastanza rapidi, sebbene tutto dipenda molto dal soggetto. Il cambiamento che si genera potrebbe essere paragonato alla fase della pubertà. Vediamo nello specifico quali sono:
È importante sapere che gli effetti della cura ormonale sono reversibili durante i primi mesi, mentre le procedure chirurgiche sono definitive. Inoltre, i trattamenti ormonali rendono il soggetto sterile, tienilo a mente se desideri avere dei figli in futuro. Alcune persone decidono di sottoporsi alla Gonadectomia, ovvero all’intervento chirurgico che permette la rimozione delle gonadi, le ovaie e i testicoli, in questo modo è possibile inibire completamente la produzione fisiologica di ormoni sessuali, entrando nella fase di andropausa/menopausa.
Nei prossimi paragrafi descriveremo i principali interventi chirurgici che possono essere effettuati durante una transizione MTF, vale a dire da uomo a donna. La maggior parte di queste procedure viene eseguita in anestesia generale e può richiedere diversi giorni di riposo e cure post operatorie.
Le principali operazioni per la transizione MtF sono:
È molto probabile che tu abbia bisogno di una serie di interventi per il viso per completare la tua transizione e femminilizzare definitivamente il tuo aspetto. Il Dr. Urtis Clinic ci informa che per dare al volto maschile un aspetto femminile, che sia il più possibile armonioso, sono necessari diversi tipi di interventi, tra cui la rinoplastica, la correzione dell'ovale del viso (che può essere eseguita durante un intervento chirurgico maxillo-facciale o con iniezioni di acido ialuronico), la correzione dei volumi degli zigomi (acido ialuronico o impianti), un filler delle labbra, correzione della fronte e riduzione del pomo d’Adamo. Inoltre potrebbe essere necessario un trapianto di capelli e un accorciamento delle corde vocali per poter modificare la voce e renderla più acuta.
Per completare la trasformazione da uomo a donna, è possibile sottoporsi a diversi trattamenti per modellare la silhouette e rendere le forme del corpo più femminili.
Come per esempio la Mastoplastica Additiva questo trattamento generalmente viene eseguito durante il trattamento ormonale, una volta che le dimensioni del torace si sono stabilizzate. Si può, inoltre, aumentare il volume dei glutei grazie alla Gluteoplastica e definire l'addome e i polpacci con la liposuzione.
Prima di eseguire una vaginoplastica, il paziente deve aver seguito una terapia ormonale per almeno 1 anno. Come per qualsiasi procedura chirurgica, il medico suggerirà al paziente di smettere di fumare almeno 1 mese prima e uno dopo della procedura per facilitare la guarigione e la cicatrizzazione. Inoltre dovrà essere evitata l'assunzione di farmaci come l’aspirina almeno 15 giorni prima dell’intervento. È necessario curare con attenzione l’igiene intima nei giorni che precederanno l’intervento utilizzando prodotti antisettici specifici a base di betadine.
L'intervento dura in media da 4 a 5 ore e si tratta di una chirurgia molto complicata che richiede grandi conoscenze tecniche da parte del chirurgo. Generalmente viene effettuata in anestesia generale, ma su scelta dell’anestesista può essere effettuata anche con un’epidurale.
La procedura si divide in due fasi, la prima di demolizione del corpo cavernoso del pene e dei testicoli, la pelle del pene verrà poi utilizzata nella fase seguente per creare la cavità neovaginale. La parte superiore del glande, che è una parte molto sensibile, viene utilizzata per costruire il clitoride, mentre il prepuzio permette di modellare le piccole labbra. Per quanto riguarda le parti esterne dello scroto, vengono utilizzate per creare la neo vulva e le grandi labbra. Durante la procedura, l'uscita dell'uretra viene accorciata per consentire di urinare dal basso. Questa tecnica chirurgica è chiamata di Inversione di cute peniena, il Dr. Vincenzo Mirone elenca altre tecniche per realizzare una vaginoplastica: Flap peno-scrotale, Tecnica di Perovic e Colo- ed Ileo-vaginoplastica utilizzate solo in caso di fallimento dei precedenti interventi.
La SIAMS ci informa che al termine della procedura, il chirurgo inserirà una protesi di silicone progettata appositamente, che permette di ottenere la profondità e la larghezza vaginale, viene utilizzata negli 8-10 giorni seguenti. Il paziente dovrà rimanere a riposo assoluto per 24 ore, utilizzando un catetere vescicale per 8-10 giorni. Verranno applicati dei drenaggi che saranno rimossi pochi giorni dopo l'intervento chirurgico. Generalmente la degenza dura 12 giorni completi, dopo di che sarà fondamentale seguire alcuni consigli:
Per poter mantenere i risultati sarà necessario utilizzare regolarmente un dilatatore vaginale. Questa fase è molto importante e il tuo chirurgo ti fornirà le indicazioni precise per il mantenimento. Generalmente i dilatatori dovrebbero essere usati per 30-40 minuti al giorno per diversi mesi, aumentando gradualmente la lunghezza e la larghezza, per poter ottenere una dimensione della vagina soddisfacente e quanto più possibile simile a quella di una donna biologica. Nel caso in cui non si dovessero avere rapporti sessuali con penetrazione per lungo tempo è necessario aumentare i tempi di posa del dilatatore.
I risultati sono assolutamente straordinari. La vagina è apparentemente del tutto simile a quella di una donna biologica, inoltre l’utilizzo dei tessuti autologhi permette di provare piacere durante i rapporti sessuali. I pazienti sono generalmente molto soddisfatti del risultato, che consente loro di vivere appieno la propria sessualità e la propria vita da donna.
Tutte le procedure chirurgiche comportano rischi e possibili complicazioni che è necessario conoscere prima di iniziare la procedura. Per quanto riguarda la vaginoplastica le più comuni sono:
Sono molti i possibili interventi durante una transizione FtM, cioè da donna a uomo. Queste procedure sono eseguite in anestesia generale e richiedono da 1 a diversi giorni di ospedalizzazione. Riassumiamo quali sono i principali interventi chirurgici previsti per una transizione FtM:
È possibile eseguire un intervento mirato ad asportare la mammella, la mastectomia. Generalmente i trans FtM utilizzano sin dalle prime fasi della transizione un Binder, ovvero una fascia contenitiva che serve principalmente per appiattire le forme del seno, rendendo il torace più simile a quello di un uomo. L’intervento di mastectomia è molto delicato ed è sempre bene rivolgersi a un chirurgo specializzato in questa tecnica. Durante l'intervento, verranno asportate le ghiandole mammarie e il tessuto in eccesso. Se ritenuto necessario, potrà essere ridotta la dimensione dei capezzoli in modo da dare un aspetto il più possibile naturale e mascolino.
Questa tecnica di riassegnazione sessuale consiste nel trasformare il clitoride in una sorta di piccolo neo-pene. Con l'assunzione di ormoni maschili, il clitoride tende a crescere fino a una dimensione media di 4-5 cm. Alcuni pazienti decidono di ricorrere alla Metoidioplastica piuttosto che alla falloplastica, se le dimensioni del clitoride lo consentono, perché è un'operazione più semplice e con esiti post operatori meno evidenti ed invasivi. Il risultato della Metoidioplastica non consente al paziente di eseguire la penetrazione durante il rapporto sessuale, ma gli consente di mantenere la capacità orgasmica del clitoride.
Questa procedura viene solitamente eseguita contemporaneamente a una scrotoplastica (creazione dello scroto), a una vaginectomia (rimozione più o meno parziale della vagina), a una isterectomia (rimozione più o meno parziale dell'utero) e ad una ovariectomia (rimozione delle ovaie), se questi interventi non erano già stati realizzati in precedenza.
La Falloplastica è l'intervento chirurgico di riassegnazione sessuale che consente agli uomini trans di ottenere un neo pene.
Come abbiamo abbiamo già detto, uno dei requisiti generali per ogni tipo di intervento chirurgico è la sospensione del fumo prima e dopo l'intervento, così come la sospensione di farmaci anti-infiammatori. È probabile che l’ingresso ospedaliero venga effettuato il giorno prima dell’intervento e verrai sottoposto ad un lavaggio intestinale.
È un intervento di chirurgia plastica molto complesso e che richiede grandi doti tecniche da parte del chirurgo, dura tra le 8 e le 9 ore.
All'inizio, l'urologo userà le piccole labbra per ricostruire l'uretra. Poi dalle grandi labbra costruirà uno scroto, che sarà simile a quello di un uomo biologico.
Per costruire il neo pene, il chirurgo usa il tessuto dell'avambraccio, che deve essere stato prima trattato con la depilazione laser. Questo lembo di pelle copre e dà volume al canale interno, che servirà anche per urinare. La zona donatrice dell’avambraccio sarà ricoperta da una cicatrice e apparirà più sottile dopo questa procedura. I risultati sono spesso molto soddisfacenti per il paziente che riesce ad ottenere un neo pene di circa 12-13 cm di lunghezza, con capacità di penetrazione.
Un'operazione di questo tipo richiede 2 settimane e mezzo di ricovero ospedaliero e non sarà possibile tornare al lavoro per altri 2 mesi. Indosserai una fascia di compressione attorno al braccio dove è stato rimosso il lembo di pelle. Dopo alcuni giorni verranno rimossi i drenaggi. Ti consigliamo di seguire le seguenti istruzioni nel periodo postoperatorio:
In generale, i pazienti sono molto soddisfatti dei risultati della loro falloplastica e la maggior parte di essi può tranquillamente urinare in piedi e avere rapporti sessuali con penetrazione, sempre che la giunzione nervosa e l’inserto di protesi vengano eseguiti in modo appropriato, come riportato anche in un articolo pubblicato nel 2017 su Nature. Per quanto riguarda nello specifico la penetrazione, infatti, sarà necessario indossare una protesi erettile, come vedremo più avanti. Per un risultato ancora più naturale e realistico , si potranno tatuare le vene sul neo pene. Solo dopo aver completato la guarigione potranno essere effettuati nuovi interventi per completare la tua transizione.
Tutte le procedure chirurgiche comportano una serie di rischi e potenziali complicazioni che è importante conoscere. Questi includono:
Per dare un aspetto più naturale allo scroto creato chirurgicamente potrai inserire una protesi testicolare, che ne aumenta il volume. Queste protesi sono composte da gel di silicone e esistono in diverse dimensioni. Tuttavia è bene ricordare che si potrà optare per questo intervento solo dopo un minimo di 6 mesi dalla scrotoplastica.
Le protesi erettili possono essere posizionate approssimativamente dai 12 ai 18 mesi dopo una falloplastica, una volta riacquistata la sensibilità nella parte superiore del neopene. Queste protesi consentono di ottenere un'erezione, rendendo possibile la penetrazione. È anche possibile stimolare il pene e persino avere un orgasmo senza indossare questo tipo di dispositivo, ma non avverrà alcun tipo di erezione.
Esistono diversi tipi di protesi, il medico potrà consigliarti per scegliere quella più adatta a te:
Osservatorio Nazionale Identità di Genere. (n.d.)
Società Italiana Chirurgia Plastica ed Estetica (n.d.)
Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (n.d.)
Dott. Giuseppe Rubino
Transgender Network Switzerland
Arcigay Napoli
Nature Reviews Urology