Spesso vicino agli angoli delle narici del naso o intorno alle caviglie e sulle gambe (soprattutto cosce e polpacci) si possono notare dei sottili capillari o sottili venuzze, di colore viola, blu o rosso, che diventano visibili al di sotto della pelle. Chi soffre di questo disturbo, a volte, tende a viverlo con disagio e imbarazzo, nascondendo con i vestiti le zone del corpo dove sono più visibili.
Non bisogna però sottovalutare questo fenomeno, che non è soltanto un inestetismo, ma può essere anche un campanello d’allarme per avvisarci che qualcosa nella circolazione del sangue e nel sistema linfatico potrebbe richiedere l’attenzione di uno specialista.
Il termine tecnico per indicare i capillari è teleangectasie. Il Dott. Stefano Martelli avverte che spesso viene affrontato come un comune inestetismo, mentre è importante formulare una diagnosi corretta in modo da valutare se sia presenta anche un’eventuale patologia varicosa.
Inoltre, lo specialista sottolinea che possono essere associati anche alla comparsa di edema o gonfiore. Questo è un sintomo che non deve essere assolutamente trascurato.
I capillari e l’edema possono comparire non solo con la vecchiaia, ma possono insorgere anche in soggetti giovani e spesso può essere presente una predisposizione familiare.
Le teleangectasie del viso e degli arti inferiori possono essere causate da diversi fattori, spiegano gli specialisti del Centro Medico Keiron:
Gambe pesanti, stanche o gonfie sono tutti sintomi che si associano a capillari e varici.
Per quanto riguarda invece la prevenzione, il Dott. Antonino Di Pietro suggerisce:
Infine, si potrebbe chiedere un consigli al proprio medico anche rispetto ad eventuali indumenti che esercitino pressione nelle aree interessate o riguardo a integratori specifici per aiutare a contrastare il problema.
I candidati per i trattamenti (chirurgici o non chirurgici) dei capillari sono tutti quei pazienti, indipendentemente dal genere e dall’età, che hanno problemi a carico dell’apparato circolatorio. Questi disturbi si manifesteranno con dolore o pesantezza alle gambe, lesioni o ulcere della pelle, coaguli di sangue o infiammazioni. Questi disturbi non sempre sono riconoscibili, ma i capillari rotti possono essere visti a occhio nudo quindi quando si dovesse nota la loro presenza bisgona eseguire una visita specialistica.
Per il trattamento dei capillari o teleangectasie bisogna rivolgersi a uno specialista in Angiologia o Chirurgia Vascolare, registrato all'albo professionale dell'Ordine dei Medici e Chirurghi. L’iscrizione all’albo, infatti, garantisce che si tratta di un medico certificato.
Prima di decidere con quale medico eseguire il trattamento, è consigliabile recarsi a una visita preliminare con più di uno specialista o in più di una struttura medica, in modo da valutare diverse possibilità e trovare il professionista che ispira maggiore fiducia.
Come in qualsiasi altra procedura medica o chirurgica, il medico deve innanzitutto far completare al paziente un modulo riguardante la sua storia medica personale e familiare. Questo passo serve per analizzare lo stato di salute generale del paziente e capire quale trattamento sarà più sicuro ed efficace per il suo caso. Inoltre, durante la visita, il medico suggerirà quali esami specialistici realizzare prima dell’intervento, trai quali l’Eco Color Doppler (ECD).
È importante informare il medico riguardo tutte le possibili patologie di cui si soffre, anche perché le teleangectasie potrebbe essere associate ad altri problemi, per esempio patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione, obesità.
Infine, questa questa prima visita rappresenta anche una buona opportunità per il paziente per chiarire tutti i suoi dubbi e definire le sue aspettative rispetto ai risultati che il chirurgo reputa più realistici.
Di seguito sono elencate le procedure più utilizzate nel trattamento dei problemi vascolari:
Le terapie sclerosanti prevedono l’iniezione nel vaso dilatato di una soluzione osmotica o di una soluzione detergente. La soluzione iniettata prima colpisce il vaso malato e dopo esfolia, spiegano gli specialisti ICLID. In seguito si forma un coagulo di piccole dimensioni all’interno del vaso nel quale si è eseguita l’iniezione e dopo 2 o 3 mesi il coagulo si stabilizza provocando la fibrosi e quindi la chiusura del vaso stesso.
La TRAP mira alla cura della parete venosa tramite il restringimento del lume delle vene e il rafforzamento dell’elasticità del vaso sanguigno, spiega il Dott. Gianfranco Barba. In questo caso il medico inietta una soluzione a base di sodio salicilato in tutti i vasi, compresi quelli non visibili a occhio nudo e quelli non colpiti dalla patologia.
I laser utilizzati possono essere diversi, come per esempio il Dye Laser Candela, il Laser ND Yag Deka oppure il Laser Paloma Icon. Il Dott. Massimo Ceva spiega che il laser favorisce la chiusura delle teleangectasie grazie all’azione del raggio di luce che emette e che attraversa la cute fino a colpire l'emoglobina contenuta nel vaso sanguigno. Questo fa sì che l'energia emessa dal laser risulti concentrata nelle pareti dei vasi (vene o arterie) stimolando il riassorbimento e la chiusura del capillare danneggiato. Come anche per gli altri interventi il vaso non si chiude subito, ma impiega alcuni giorni.
Quando si esegue uno dei trattamenti vascolari sopracitati e non un intervento chirurgico, non è necessario osservare alcun particolare riposo. Di solito, infatti, il paziente può tornare immediatamente alle sue normali attività.
Gli specialisti del Victoria Medical Center offrono alcuni consigli sul comportamento da adottare durante i giorni successivi a una seduta di un trattamento contro i capillari:
Nei casi in cui il trattamento viene effettuato a fini estetici, i risultati sono immediati e molto soddisfacenti. Queste procedure minimamente invasive comportano pochissimi rischi. L'autostima delle persone potrebbe migliorare, soprattutto nella scelta dei vestiti non più determinata dalla necessità di voler coprire le lesioni vascolari evidenti. I sintomi come fatica e gonfiore delle gambe spariranno lo stesso gradualmente.
È importante ricordare che se il paziente non cambia il proprio stile di vita (fumo, alimentazione sregolata, vita sedentaria, etc) ci sarà sempre la possibilità che i sintomi, come anche i capillari, si ripresentino anche dopo il trattamento.
Gli esperti del Centro Medico Keiron precisano che dopo il trattamento i capillari su cui si è intervenuti avranno l’aspetto di una crosticina scura oppure di un livido, ma migliorerà nel corso dei giorni e delle settimane.
Gli eventuali rischi che potrebbero verificarsi a seguito della terapia vascolare includono: