Macchie scure, cicatrici da acne, rosacea, ecc. sono i tanti segni lasciati sul viso dal trascorrere degli anni, dal sole e dai cambi ormonali e che danno alla pelle un aspetto più vecchio e sciupato. La medicina estetica ha sviluppato diverse tecniche per aiutare le donne e gli uomini che sognano di cancellare i segni del tempo. Una di queste tecniche è il fotoringiovanimento.
Il fotoringiovanimento mira a migliorare la consistenza e la luminosità della pelle attraverso l’energia emessa dalla luce pulsata o dal laser. Le diverse tecnologie e strumentazioni impiegate per i trattamenti di fotoringiovanimento hanno in comune l’azione che permette di promuovere una migliore distribuzione nella cute del collagene e dell’elastina per facilitare il rinnovamento delle cellule e per dare alla pelle un aspetto più giovane e tonico. Si tratta di un metodo non ablativo, quindi non chirurgico, che non ha necessità di nessun tipo di incisione sulla pelle.
I dispositivi per il fotoringiovanimento emettono calore sulla superficie della pelle, senza però danneggiarla nel corso del trattamento. Questo riscaldamento indotto dall'apparecchio stimola la produzione di collagene - come spiegato anche dagli esperti SIES - innescando un processo di guarigione e di rigenerazione delle cellule cutanee. I principali inestetismi che possono beneficiare di questo trattamento sono le macchie o iperpigmentazioni, ma non solo.
Il Dott. Massimo Corso spiega che questo tipo di tecnica può essere utilizzata per diverse parti del corpo, in particolare viso, collo, décolleté e mani.
Gli inestetismi che possono essere trattati includono:
Per eseguire in sicurezza questo o altri trattamenti estetici è indispensabile rivolgersi ad un dermatologo o a un medico esperto in tecniche laser. È preferibile evitare i saloni di bellezza perché gli estetisti non sono qualificati per gestire al meglio questo tipo di dispositivi.
Per trovare un medico qualificato ti consigliamo di verificare il suo ramo di specializzazione sul portale dell’Ordine dei Medici e Chirurghi e di consultare gli elenchi di specialisti affiliati ad associazioni riconosciute come la SICPRE o l’AICPE. Questi strumenti ti potranno aiutare a trovare medici e dermatologi esperti in Medicina Estetica.
Inoltre, non esitare a consultare i forum per trovare le recensioni dei pazienti che hanno già realizzato questo trattamento e per visualizzare le foto degli effetti prima e dopo le sedute.
Prima di qualsiasi procedura medica, il medico deve stabilire una diagnosi accurata, esaminando lo stato della pelle e le esigenze del paziente. Questo gli permetterà di definire il trattamento più appropriato per ciascun paziente nel rispetto della sua salute.
Ad ogni sessione di fotoringiovanimento il medico, innanzitutto, pulirà accuratamente la pelle nella zona da trattare, per questo motivo si raccomanda di non utilizzare creme o make up prima della visita o del trattamento, così da facilitare il lavoro del professionista. Dopo aver applicato uno strato di gel fresco sull’area interessata, il medico potrà iniziare ad utilizzare il dispositivo nella zona in cui è presente l’inestetismo che si vuole eliminare. I parametri di utilizzo della strumentazione per il fotoringiovanimento (profondità di azione, intensità della luce, ecc.) saranno definiti in anticipo dallo specialista grazie a un software computerizzato in modo che questi parametri possano essere adattati alle caratteristiche individuali di ogni paziente.
Le sessioni di fotoringiovanimento durano dai 15 fino a un massimo di 30 minuti e il Dott. Massimo Corso chiarisce che non si tratta di un trattamento doloroso. Durante la procedura vengono utilizzate diverse lampade policromatiche. Le fonti di luce impiegate possono essere diverse: luce pulsata, lampada istantanea, colorante a impulsi laser, laser Nd YAG e laser frazionato o laser Co2 frazionato (o anche laser frazionale), luce LED, e molte altre.
Il trattamento svolto durante ogni sessione - a prescindere dalla tecnica scelta - consisterà nel diffondere diverse proiezioni di luce con lo scopo di stimolare la produzione di collagene, per ridurre le alterazioni della pigmentazione e i difetti cutanei in modo da rassodare, illuminare e tonificare la pelle.
Non ci sono particolari cure da adottare per questo trattamento e il Dott. Michele Trevisani rassicura che è possibile tornare alla proprie attività quotidiane fin da subito.
Infatti le linee guida da seguire, sia prima che dopo le sedute di fotoringiovanimento, possono essere riassunte in tre punti:
Ogni sessione dura dai 15 ai 20 minuti e il Dott. Michele Trevisani consiglia di eseguire almeno 4-5 sessioni a distanza di un mese una dall’altra, con una sessione di mantenimento dopo circa 3 o 4 mesi dall’ultima. Inoltre, si raccomanda di non superare le 6 sessioni consecutive di fotoringiovanimento per evitare di stressare la pelle.
I risultati di un ciclo di fotoringiovanimento sono visibili fin dalle prime sedute e i miglioramenti continuano a diventare più visibili durante i 6 mesi successivi al trattamento, affermano gli specialisti SIES. Le macchie e le altre imperfezioni saranno meno visibili anche dalle prime sessioni e la pelle avrà una nuova lucentezza e sarà più tonica, senza presentare segni di abrasione.
In alcuni casi è fortemente sconsigliato il ricorso al fotoringiovanimento: